Natale

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Quella giornata passò in fretta e il giorno dopo appena ci svegliammo ci preparammo e preparammo la casa per gli ospiti.
Io: buon natale a tutti ragazzi.
N: anche a te piccola.
Li: i nostri genitori dovrebbero arrivare fra poco.
Io: mamma stava venendo.
Dopo poco sentimmo bussare alla porta e andò ad aprire Harry.
H: buongiorno Samantha e auguri. *le diede un bacio*
S: ciao harry e auguri anche a te, Rufus e riccardo stanno prendendo delle cose in macchina e arrivano.
Io: ciao mamma. *la andai ad abbracciare*
Dopo qualche minuto entrarono Rufus e riccardo e andammo tutti in cucina a preparare.
R: allora quando arrivano gli altri, io ho fame.
Io: stanno arrivando, un altro po' di pazienza.
Mentre parlavamo bussarono alla porta e liam andò ad aprire.
Arrivarono i genitori dei ragazzi e ci mettemmo a tavola.
Ru: auguri a tutti e buon appetito.
Doo aver finito di mangiare ci sedemmo sui divani.
L: sono pieno.
Io: anche io.
M. Di Niall: allora ragazzi che ci raccontante di bello?
N: nulla di che, questi mesi sono stati un po' pesanti  e questa pausa ci serviva proprio.
H: tu stai zitto che solo per noi sono stati pesanti, dato che ci siamo dovuti sorbire la tua ragazza, che si lamentava perchè tu non c'eri.
Io: ehi, ma a me mancava Ni.
N: sei bellissima. *mi diede un bacio*
M. Di harry: siete troppo carini.
Restammo tutta la giornata insieme e la sera le mamme dei ragazzi se ne andarono.
M: tesoro noi andiamo, ci vediamo in questi giorni. *mi diede un bacio*
Io: ciao mamma.
Restammo da soli e ci mettemmo comodi a vedere la tv.
Dopo poco bussarono alla porta.
N: vado io. *si alzò e andò ad prime la porta*
V: buonasera. *disse entrando*
Io: ciao vincent.
V: come stai tesoro? *mi diede un bacio sulla guancia*
H: ciao vin.
V: ciao ragazzi. Posso parlarti un attimo sharol?
Io: certo, dimmi.
V: vorrei parlarti in privato.
Io: vieni andiamo sopra. *lo presi per mano e lo portai di sopra*
V: ho bisogno di parlarti. *si sedette sul letto*
Io: dimmi tutto tesoro. *chiusi la porta*
V: ho avuto una brutta notizia.
Io: che cos'è successo?
V: mamma...mamma sta in ospedale.
Io: perchè che è successo? *mi misi accanto a lui*
V: ha auto un incidente ed è in condizioni critiche. *si mise le mani sul viso*
Io: si risolverà tutto, ne sono certa.
V: non ne sono tanto sicuro.
Io: la sei andata a trovare?
V: non ancora, non ho la forza.
Io: vuoi che ti accompagni?
V: mi farebbe piacere avere una persona accanto.
Io: ti sarò vicina.
Scendemmo giù e dissi ai ragazzi che sarei uscita.
N: dove vai?
Io: a fare un servizio.
N: il giorno di natale?
Io: il giorno di natale.
Senza aspettare che rispondesse uscii da casa con vincent.
V: non dovevi litigare con Niall.
Io: in questo momento hai la precedenza su tutto.
Arrivammo in ospedale e andammo verso la camera dov'era la mamma.
Io: sei pronto per entrare?
V: si. *mi strinse la mano*
Entrammo nella stanza e rimasi scioccata.
C'era una donna che io avevo sempre ammirato su un letto di ospedale ridotta male, con ferite profonde e ormai irriconoscibile.
V: mamma. *si avvicinò a lei e le strinse la mano*
Da quell'immagine ormai era passato più di un mese.  E nulla era cambiato, Isabelle, la mamma di Vincent stava solo peggiorando.
Io: tesoro sei sicuro che non vuoi andare a casa?
V: no, le devo stare vicino.
Io: ma non vai a casa da parecchi giorni, resteranno tuo padre e tuo fratello con lei.
V: e se succedesse qualcosa?
Io: solo il tempo di riposarti e mangiare qualcosa.
V: d'accordo.
Uscimmo dall'ospedale e lo portai a casa mia.
N: tutto bene? *mi guardò negli occhi sperando che non fosse successo il peggio*
Io: tutto bene. *lo rassicurai*
Feci mettere vincent a letto e dopo poco si addormentò.
Dopo scesi giù e mi sedetti sul divano accanto a Niall.
N: vieni qui piccola. *mi fece appoggiare sul suo petto*
Io: sono stremata.
N: riposati un po'. *mi cominciò ad accarezzare i capelli*
Neanche il tempo di chiudere gli occhi che il mio cellulare squillò, e quando lessi il nome di chi mi stava chiamando andai nel panico, era il papà di Vincent .
Io: pronto. *risposi alla chiamata*
C: sharol sono Christopher.
Io: dimmi, qualche novità?
C: si Isabelle si è svegliata.
Io: davvero?
C: si davvero, è un miracolo e non ha avuto danni celebrali.
Io: vado a dirlo a Vincent e arriviamo subito. *dissi posando il telefono*
N: che è successo tesoro?
Io: Isabelle si è svegliata e sta bene.
N: è fantastico piccola, vai a dirlo a Vincent.
Corsi di sopra e svegliai Vincent, gli dissi quello che era successo e subito dopo andammo in ospedale di corsa.
V: mamma! *le corse in contro*
I: piccolo. *lo abbracciò*
V: come stai, ti ricordi tutto?
I: si amore, sto bene e mi ricordo tutto.
Restammo tutto il resto del giorno in ospedale e la sera io tornai a casa, lasciando Vincent e la sua famiglia lì.
H: come sta Isabelle?
Io: si è svegliata e sembra stare bene, ma è successo tutto così velocemente.
N: andrà tutto bene piccola. Vieni qui.
Mi sedetti sul divano e mi accoccolai sul petto di Niall.
N: starà bene e tutto questo finirà. *mi diede un bacio sulla spalla*
Io: che ne dite di andare a dormire?
Li: dico che sono d'accordo.
N: forza. *si alzò e poi mi caricò sulle spalle*
Io: grazie.
Salimmo in camera, ci lavammo e alla fine ci mettemmo a letto.
Io: finalmente.
N: ti amo piccola.
Io: anche io.

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