Il giorno dopo mi svegliai tra le braccia di Vincent.
V: buongiorno piccola. *mi diede un bacio sulla guancia*
Io: ciao vin.
V: come stai?
Io: non lo so.
V: andrà tutto bene piccola, io sono qui con te.
Io: grazie vin.
V: vieni andiamo a fare colazione.
Io: non voglio alzarmi da questo letto.
V: forza tesoro. *mi prese in braccio*
Io: dai mettimi giù. *risi*
V: non finché non saremo giù in cucina. *uscì dalla camera e scese le scale*
Io: ora puoi farlo.
V: prego signorina. *mi mise giù*
H: giorno ragazzi.
Io: giorno Harry.
Li: vi ho preparato la colazione.
Io: grazie tesoro.
V: io purtroppo devo andare.
Io: perchè?
V: devo andare a fare dei servizi tesoro, ci vediamo oggi.
Io: dai rimani qui.
V: non posso tesoro.
Io: sei cattivo.
V: a dopo. *mi diede un bacio sulla guancia e se ne andò*
Il resto della giornata la passammo in casa e ci rilassammo.
Ma questo periodo di pace finì presto e dopo poco iniziò la scuola.
Io: buongiorno prof, scusate il ritardo. *entrai in classe e mi sedetti al mio posto*
P: sharol è da sette anni che ti conosco e ti ho visto entrare in orario circa due o tre volte.
Io: scusate prof.
B: è successo qualcosa sharol? *mi guardò*
Io: nonna da un po' di tempo non sta molto bene.
B: oh tesoro mi dispiace, oggi vuoi venire a a studiare da me?
Io: va bene.
B: mio dio la scuola è iniziata da un paio di mesi è già siamo stressate.
Io: non ce la faremo mai.
La giornata finì e io tornai a casa con B.
Julia: ciao sharol, come stai? *mi sorrise*
Io: bene Julia.
B: mamma noi ci mettiamo un po' sul divano, quando è pronto chiamaci.
J: va bene tesoro.
Mi stesi sul divano e Blair si sedette affianco a me.
B: ho fame.
Io: anche io.
Mentre parlavamo mi squillò il telefono e vidi che era Ní.
Io: ciao amore.
N: come stai tesoro?
Io: bene.
N: dove sei?
Io: sto da Blair.
N: dopo passo a darti un bacio.
Io: va bene. *sorrisi*
N: ci vediamo dopo.
Io: ciao Ní.
B: che ti ha detto di così bello? Ti sei illuminata.
Io: ha detto che dopo passa a salutarmi.
J: ragazze è pronto. *urlò dalla cucina*
Ci alzammo e andammo in cucina a pranzare.
A tavola parlammo della giornata e appena finimmo di mangiare andammo di sopra a studiare.
Io: basta non ce la faccio più. *chiusi il libro e mi andai a stendere sul letto*
B: abbiamo studiato abbastanza. *si mise vicino a me*
J: Blair c'è un ragazzo.
B: fallo salire mamma.
N: ma ciao ragazze. *entrò in camera*
Io: Ní. *mi alzai e andai ad abbracciarlo*
N: ciao amore. *mi diede un bacio*
Io: ce l'hai fatta a venire.
N: te l'avevo promesso.
Io: mi sei mancato.
N: tra un po' devo andare. *si sedette sulla sedia della scrivania*
Io: già? *mi sedetti in braccio a lui*
N: devo finire di fare delle cose, poi devo andare da tara e fare un altro miliardo di cose che non riuscirò mai a fare.
Io: devi andare da Tara? *lo guardai male*
N: mi deve aiutare con delle cose.
Io: va bene noi ci rimettiamo a studiare. *mi alzai*
N: aspetta. *mi tirò verso di lui*
Niall se ne andò e io e Blair studiammo un altro po' e poi io tornai a casa.
Io: mamma sono tornata. *entrai in casa e chiusi la porta*
M: ciao tesoro. *venne in salone*
Io: come sta la nonna?
M: non bene amore. *abbassò lo sguardo*
Io: io vado in camera. *salii di sopra ed entrai in camera mia*
Non stavo bene in quel momento era preparata al peggio e sapevo che presto o tardi mia nonna se ne sarebbe andata, ma la cosa che faceva stare peggio era vederla stare così male e soffrire in quel modo. Lei c'era sempre stata per me, era la persona con cui parlavo di più in famiglia e non c'era momento in cui lei non ci fosse, quando ne avevo bisogno lei c'era sempre.
Non mi resi conto che mentre ero immersa nei miei pensieri mi addormentai e mi svegliai direttamente il giorno dopo.
M: amore sei sveglia? *entrò in camera e si sedette sul letto, accanto a me*
Io: *mugolai per la stanchezza*
M: amore ti devo dire una cosa.
Capii cosa stava succedendo ma volevo sentirlo.
Mamma mi disse che la nonna se ne era andata stanotte.
Cominciai a piangere e mamma restò con me. Ma dopo un'oretta decisi di alzarmi e andare a fare colazione. Quindi scesi le scale e andai in cucina.
Ru: giorno piccola. *mi diede un bacio*
Continuai a mangiare i cereali restando impassibile.
Dopo poco suonarono alla porta e io saltai per lo spavento.
M: chi è? *si avvicinò alla porta*
N: noi.
M: ciao ragazzi. *chiuse la porta*
N: mi dispiace tanto Samantha. *l'abbraccio*
M: vai da lei che ha bisogno di te.
H: ci dispiace davvero Samantha.
N: ciao piccola. *si avvicinò a me*
Io: *lo guardai restando in silenzio*
N: io sono qui. *mi abbracciò*
Io: no, non mi abbracciare.
N: baby lasciati aiutare.
Io: vattene. *salii in camera mia*
H: niall è sconvolta, quando ne avrà bisogno te lo dirà lei.
N: non vuole il mio aiuto.
M: non sta bene Niall, insisti, perchè quando cadrà tu dovrai essere lì.
Niall salì in camera mia.
N: posso? *si affacciò alla porta*
Io: *annuii solamente*
N: va bene, non c'è bisogno di parlare. *si mise sul letto affianco a me*
Io: non penso di farcela. *gli passai il braccio intorno al busto e poggiai la testa sul suo petto*
N: insieme ci riusciremo. *mi baciò i capelli*
Restammo così e dopo poco ci addormentammo. Quando ci svegliammo era ora da pranzo e mamma ci venne a chiamare per mangiare.
Io: no, non ho fame.
M: dai tesoro solo qualcosa, non puoi restare digiuna.
Io: adesso non ho fame.
M: va bene tesoro di lascio un piatto di polpette nel forno. *uscì dalla stanza*
N: sei sicura che non vuoi mangiare?
Io: no, non voglio.
N: va bene così, quando avrai fame mangerai. *mi strinse*
Io: lei me le faceva sempre le polpette. *lo guardai*
N: lo so, ma è solo un bel ricordo che hai di lei.
Io: per adesso fa solo tanto male.
N: spero che questo dolore si affievolisca pian piano.
Io: grazie.
N: non devi ringraziarmi.
Io e Niall restammo tutto il giorno in camera mia finché non venne sera e anche i ragazzi salirono di sopra.
H: possiamo? *bussò alla porta già aperta*
Io: si.
Li: ciao piccola.
L: possiamo restare un po' qui?
Io: non dovete chiedermelo.
I ragazzi dormirono da me e il giorno dopo ci svegliammo e andammo a fare colazione.
M: vi ho preso i cornetti ragazzi.
N: grazie Samantha.
Pochi minuti dopo bussarono alla porta.
M: vado io. *andò verso la porta e aprì*
V: ciao Samantha, ho appena saputo e mi dispiace tanto.
M: grazie Vincent, vieni entra.
V: c'è anche Blair.
B: giorno Samantha, mi dispiace.
M: grazie ragazzi, adesso andate da sharol è in cucina. *chiuse la porta*
V: giorno principessa. *si avvicinò a me e mi diede un bacio*
Io: ciao ragazzi.
B: ciao tesoro. *mi abbracciò*
Io: grazie di essere venuti.
H: tesoro noi andiamo un po' a casa, ma nel pomeriggio torniamo.
Io: va bene ragazzi, non vi preoccupate io sto bene.
Li: ci vediamo oggi tesoro. *mi diede un bacio*
Io: vai anche tu? *guardai Niall*
N: no tesoro, io resto qui.
Io: vai un po' a casa, poi torni tra qualche ora, ci sono loro.
N: vado però tra un'ora sono di nuovo qui.
Io: va bene.
N: vieni qui. *mi prese il viso e mi baciò*
Io: torna presto.
N: te lo prometto.
I ragazzi andarono via e io, Blair e Vincent salimmo di sopra.
V: se vuoi puoi parlarne. *si stese sul letto*
Io: penso di non essere ancora pronta.
B: non è un problema.

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My hero
FanfictionMi chiamo Sharol brooks. Vivo a New York con mia mamma, Samantha e il suo nuovo marito, Rufus, visto che mio padre se ne è andato quando io ero piccolina e adesso non lo vedo spesso. Rufus ha un figlio di nome Riccardo, io lo considero come un frate...