C'era scritto:
"Cucciola non devi pensare a tutte le cose che mettono in mezzo le fan, la stampa, i giornali e i paparazzi, prima di prendere decisioni affrettate e stare male, parlane con me. Ti giuro che ti dirò sempre la verità. Con Selena non è successo niente non siamo usciti da soli, c'erano anche i ragazzi e il suo fidanzato, Justin, ci hanno solo ripreso da soli per fare un po' di pubblicità. Quindi tesoro fidati di me e ricordati che ti amo."E beh dopo quel messaggio ero piú che confusa e non sapevo decisamente che fare. La mia testa pensava che erano solo scuse. Il mio cuore diceva ti ha scritto "ti amo", sembrava sincero, hai già vissuto queste scene: i paparazzi che cercano di "incastrare" i ragazzi per fare pubblicità.
Ero nel panico e non sapevo ancora cosa fare, allora svegliai B.
B: che vuoi Sharol sono le tre e mezza di notte, dormi.
Io: B è importante, Niall mi ha mandato un messaggio.
B: dammi qua, fammelo leggere.
Si prese il telefono e lesse il messaggio.
B: Sharol che pensi di questo messaggio?
Io: penso che non è la prima volta che i paparazzi li fotografano in situazioni ambigue con ragazze. E uccidono piú della metà della popolazione.
B: allora lo credi?
Io: perché non dovrei?
B: secondo me è sincero, però fargliela sudare un po'.
Io: in che senso.
B: rispondigli domani, hai visualizzato, basta e avanza.
Io: ma... Mi dispiace.
B: no Sharol, non ti dispiace, lo so che lì dentro c'è una piccola stronza, hai solo paura che se non gli rispondo subito si scoccerà. È questo che devi capire, se ci tiene davvero.
Io: va bene. Grazie B, adesso dormiamo, che sto morendo dal sonno.
B: buonanotte piccolina.
Ci addormentammo così, una abbracciata all'altra. La mattina seguente la sveglia suonò e noi ci alzammo.
Andammo giù a fare colazione e poi salimmo sopra per lavarci. Mi accorsi che sullo schermo del mio telefono c'erano tantissime notifiche, le guardai e vidi che erano tutti messaggi e chiamate di Niall. Lo ignorai.
Presi i vestiti e andai in bagno con B. Ci lavammo e ci vestimmo, poi andammo in camera mia e lì lei mi truccò. Prendemmo zaini e telefoni e scendemmo, salutammo e ci incamminammo verso scuola. Entrammo in quell'inferno e ci incamminammo verso la nostra classe. All'interno c'era il professor canffrey che parlava con il prof. di musica. Ci sedemmo al nostro banco, dopo circa 15 minuti che i professori stavano parlando tra loro, bussarono alla porta. Io e B non ci facemmo nemmeno caso, io ero girata verso B e non avevo neanche visto chi era entrato dalla porta.
Prof: brooks devi uscire dalla classe, c'è una persona che deve parlare con te.
Mi alzai e uscii dalla classe. Quando vidi chi era mi spuntò un sorriso sul volto. Era Niall, era venuto per vedermi. Gli saltai a dosso. Non volevo staccarmi da quelle braccia.
N: sei cattiva che visualizzi i messaggi e non mi rispondi.
Io: scusa, ma mi hai fatta stare di merda.
N: scusa tesoro, ma già ti ho detto che con Selena non è successo niente.
Io: giuro che la prossima volta chiederò prima spiegazioni a te. Ma per favore non farlo mai piú.
N: shh, adesso sono qui con te.
P: brooks devi tornare in classe.
Io: arrivo professore.
N: amore ci vediamo dopo. Ti vengo a prendere.
Io: ok ciao cucciolo, a dopo.
N: ti amo, ricordatelo.
Io: anche io.
Mi lascio un bacio sulla fronte e se ne andò.
Io entrai in classe e tornai a posto.
B: chi era?
Io: indovina?!
B: non dirmi che era Niall.
Io: è invece era proprio lui.
P: signorine la finite di chiacchierare!
Io: ci scusi professore.
Le due ore con il professore canffrey passarono in fretta e arrivò l'ora di ricreazione, uscimmo tutti dalla classe e io andai in classe di Riccardo.
*toc-toc*
P: avanti!
P: ah buongiorno signorina.
Io: buongiorno professore.
Era il mio professore di musica, io lo adoravo.
Io: potrei chiedere una cosa a mio fratello?
P: chi è tuo fratello Sharol?
Io: Riccardo, perché non lo sapevate?
P: ah no, comunque prego.
Io: grazie professore.
Mi avvicinai a Riccardo e mi accorsi che tutti i suoi compagni mi stavano guardando dalla testa ai piedi.
Io: richy oggi non mi aspettare.
R: con chi te ne vai?
Io: con B.
R: da sole? Non se ne parla vi accompagno io.
Io: non ti preoccupare.
R: no Sharol, da sole non ve ne andate. Discorso chiuso.
Io: ok c'è un mio amico.
R: chi?
Io: non te lo dico.
R: Sharol apri quella bocca e dimmi chi è.
Io: Niall.
R: ma non era partito e non avevate litigato?
Io: è tornato e abbiamo fatto pace.
R: va bene ma non è responsabilità mia.
Io: grazie.
Uscii dalla classe e ritornai nella mia. Passarono in fretta le ultime ore e quando tutti si prepararono per uscire e suonò la campanella tutti si affrettarono a uscire. Io andai verso l'uscita ma ad un certo punto, come non succedeva da un po', mi sentii stringere il polso. In poco tempo mi ritrovai con le spalle al muro e con Klaus di fronte.
K: bambolina non ci vediamo da un po'. Che fine hai fatto?
Io: non sono affari tuoi.
K: che c'è oggi sei arrabbiata?
Io: ti ripeto che non sono affari tuoi.
K: mi hai rotto le palle, non provare piú a rispondermi così.
Mi cominciò ad insulare. Io nel frattempo avevo la testa bassa, ma ad un certo punto non sentii piú la sua presa stringermi i polsi. Alzai la testa e vidi Niall. Stava picchiando Klaus e gli disse che non si doveva piú avvicinare a me. Io intanto ero seduta per terra, con la testa tra le gambe. Klaus se ne andò e Niall corse da me.
N: ehi è tutto apposto, adesso ci sono io con te.
Io: ho paura.
N: no, non dire così, io sono qui con te e non ti mollo.
Lo abbracciai e lui mi prese in braccio e mi portò nella sua macchina, parcheggiata lì davanti. Per tutto il tragitto restammo in silenzio. Poi arrivammo sotto casa sua e mi fece scendere. Aprimmo la porta e c'erano i ragazzi che ci stavamo aspettando.
H: che è successo? Avete fatto tardi.
N: Klaus.
H: ancora riesce a camminare?
N: da domani non penso che ci riuscirà.
H: l'hai picchiato?
N: si.
Io mi allontanai da Niall e mi andai a sedere vicino a Harry e mi accoccolai sul suo petto.
L: tesoro vuoi mangiare qualcosa?
Io: no grazie, non voglio niente.
L: sicura?
Io: certo lou.
N: adesso lei viene un attimo in camera con me.
L: Niall non la violentare.
N: Louis!
L: scherzavo Nì, scherzavo.
Salimmo di sopra e lui mi fece sedere affianco a lui.
N: Sharol io devo fare qualcosa, non posso fare finta di niente.
Io: Nì di cosa stai parlando?
N: di Klaus.
Io: non si può fare niente.
N: va bene, cucciola scendiamo giù.
Scendemmo giù. E mentre i ragazzi mangiavano mi squillò il telefono e quando capii chi era rimasi un attimo perplessa.SPAZIO AUTRICE
Spero vi piaccia e se non fosse così, scusate ma è un periodo di merda. Quindi chiedo ancora scusa.
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My hero
FanficMi chiamo Sharol brooks. Vivo a New York con mia mamma, Samantha e il suo nuovo marito, Rufus, visto che mio padre se ne è andato quando io ero piccolina e adesso non lo vedo spesso. Rufus ha un figlio di nome Riccardo, io lo considero come un frate...