Ustioni

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Dopo il concerto tornammo a casa.
Io: amore devo dirti una cosa.
N: dimmi tesoro.
Io: ho fame.
N: dio, menomale che lo hai detto tu, perché io sto morendo di fame.
Io: dove possiamo trovare del cibo, sono le 3.
N: possiamo ordinare su just eat.
Io: va bene.
N: che ne dici di ordinare e mentre arriva noi ci facciamo una bella doccia?
Io: d'accordo.
Andammo di sopra, ci spogliammo e entrammo in doccia.
N: sei bellissima. *mi baciò*
Io: tu sei bellissimo. *gli baciai il collo*
N: tesoro non adesso, tra poco dovremmo asciugarci e scendere giù.
Non lo ascoltai, e continuai a baciargli il collo.
N: baby ascoltami, tra poco dovremmo aprire la porta a qualcuno e vorrei essere presentabile.
Ci lavammo e uscimmo.
Ci asciugammo e ci mettemmo una cosa comoda, e scendemmo giù.
Mentre Niall stava in cucina e io in salone bussarono alla porta, così andai ad aprire.
Io: buonasera. *aprii la porta*
F: buonasera, questo è il cibo che avete ordinato. *mi diede una busta e mi guardò dalla testa ai piedi*
Io: grazie mille, arrivederci. *chiusi la porta*
N: sharol?
Io: che c'è piccolo?
N: sharol hai aperto la porta e sei praticamente nuda.
Io: ho la camicia addosso.
N: non hai il reggiseno, dalla camicia ti si vedono gli slip, mi stai prendendo in giro?
Io: ma ho aperto la porta, era solo il fattorino.
N: lo sai che sono geloso, perché mi devi far arrabbiare?
Io: Nì, io non volevo farti arrabbiare, ho agito d'istinto, ero piú vicina e ho aperto.
N: se io aprissi la porta in mutande e ci fosse una ragazza davanti a me, tu come reagiresti?
Io: io...mi dispiace.
N: la prossima volta, pensaci prima. *se ne andò*
Io: Nì, ehi. *lo seguii*
N: voglio stare da solo.
Io: piccolo, per favore, fammi almeno scusare.
Niall non proferì neanche una parola, ma si fermò.
Io: mi dispiace, hai ragione ho sbagliato, e hai ragione sul fatto che se fosse successo il contrario mi sarei incazzata. Scusa tesoro.
N: grazie per esserti scusata, grazie per aver capito.
Io: non devi ringraziarmi, sono stata una stupida.
N: ti amo tanto.
Io: anche io, e mi dispiace. *gli misi le braccia intorno al collo*
N: basta scusarti, ora andiamo a mangiare, che sto morendo di fame. *mi diede un bacio e andò in cucina*
Lo raggiunsi in cucina e dopo aver preso il cibo lo portammo in camera.
N: che ne dici di vedere un film?
Io: d'accordo.
N: vado a prendere il computer. *si alzò*
Niall prese il computer e dopo poco salì. Ci sistemammo sul letto e cominciammo a mangiare.
Io: mi piace quando dopo aver litigato facciamo pace.
N: anche a me piccola, anche se non mi piace litigare. *mi diede un bacio*
Dopo aver finito di mangiare e dopo aver finito il film, mettemmo apposto, ci lavammo e ci mettemmo a letto.
N: buona notte piccola.
Io: notte amore.
Ci addormentammo e la mattina dopo Niall mi svegliò.
Io: mhhh...non voglio andare a scuola mamma.
N: amore dobbiamo partire. *mi diede un bacio e sorrise*
Io: mhh. *mi stiracchiai*
N: buongiorno baby. *mi diede un altro bacio*
Io: buongiorno.
N: vieni baby andiamo a fare colazione. *mi prese per mano*
Scendemmo al piano di sotto e mentre ero intenta a preparare la colazione e a parlare con Niall, mi ustionai la mano.
Cominciai ad urlare e piangere dal dolore.
N: ehi ehi, va tutto bene, ora mettiamo un po' di dentifricio e passa tutto, ok? *disse cercando di calmarmi*
Niall mi mise i dentifricio, ma il dolore non passava.
Io: per favore fallo smettere. *dissi continuando a piangere*
N: io non so come aiutarti, vogliamo andare all'ospedale?
Io: si, per favore.
Niall prese la macchina e andammo in ospedale.
Il medico mi disse che era un'ustione di secondo grado, mi pulì la ferita e mi fasciò la mano.
Io: mi fa tanto male. *dissi continuando a piangere*
N: non potete darle qualcosa, per farla stare meglio! Siete medici, il vostro compito è quello di fare stare meglio le persone, e lei non sta bene.
M: posso darle del paracetamolo.
Io: sono...allergica.
M: le posso dire che deve cambiare la benda imbevuta d'acqua fredda ogni ora.
N: va bene, arrivederci. Vieni piccola. *mi aiutò a scendere dal lettino*
Uscimmo dall'ospedale ed entrammo in macchina.
Io: per favore, fallo smettere. *continuai a piangere*
N: amore mio non ce la faccio a vederti così, vogliamo tornare a casa nostra? Prendiamo l'aereo.
Io: si, per favore.
Andammo verso l'aeroporto e prendemmo il jet.
Dopo essere decollati Niall chiamò Gerry.
G: pronto Niall.
N: ciao Gerry, ti devo chiedere un favore.
G: dimmi tutto.
N: ho lasciato le valigie a casa, perché abbiamo avuto un problema e quindi stiamo ritornando a casa. Me le potresti portare quando venite a New York?
G: certo tesoro, ma è tutto apposto?
N: non proprio, sharol si è ustionata una mano e io non ce la faccio piú a vederla stare male.
G: mi dispiace, ma non le hanno dato niente in ospedale?
N: no, hanno detto che le potevano dare il paracetamolo, ma lei è allergica.
Ad un certo punto mi venne una fitta alla mano e cominciai ad urlare.
N: ti devo lasciare Gerry. *disse staccando*
Niall corse da me e mi abbraccio da dietro.
N: shh, shh, va tutto bene, ci sono io qui, è tutto apposto.
Dopo 4 ore, interminabili, di fitte e dolore acuto, atterrammo.
N: siamo arrivati piccola. *scendemmo dall'aereo e entrammo in macchina*
Dopo poco tempo arrivammo a casa.
N: buonasera ragazzi. *entrò dalla porta e si diresse in cucina con me*
H: ciao ragazzi, hei piccola che è successo?
N: si è ustionata una mano, e in aereo abbiamo scoperto, che anche l'altra è un po' scottata.
Li: ciao ragazzi. Che hai fatto alle mani?
L: piccola stai bene?
N: si è ustionata tutte e due le mani. In ospedale non le hanno dato niente, sta soffrendo da cinque ore.
H: andiamo in ospedale qui, sono molto piú preparati.
Prendemmo la macchina e andammo in ospedale.
Shepherd: sharol, che ci fai di nuovo qui?
N: lei si è ustionata le mani.
S: fammi vedere. *mi prese le mani*
Io: mi fanno malissimo.
S: vieni, chiediamo un consulto.
Andammo in una sala e due dottori vennero a visitarmi.
T: buongiorno io sono la dottoressa Torres.
Dopo avermi vistato le mani mi disse che non era grave, e non dovevo operarmi, ma dovevo stare a riposo.
T: ti posso dare qualcosa per il dolore?
Io: si, per favore.
T: certo, ti posso dare del paracetamolo.
Io: sono allergica al paracetamolo.
T: ti posso dare dell'ibuprofene?
Io: basta che mi faccia stare meglio.
Dopo avermi dato l'antibiotico, uscimmo.
N: come stai piccola?
Io: la dottoressa Torres mi ha dato un antibiotico e sto meglio.
H: meno male.
Li: adesso torniamo a casa.
Io: arrivederci dottor shepherd.
N: arrivederci e grazie mille.
Uscimmo dall'ospedale e tornammo a casa.
Io: ma tu non dovevi partire?
H: si, infatti stavo andando e poi siete arrivati voi.
Io: quindi quando parti?
H: stasera.
Io: almeno abbiamo un po' di tempo insieme.
Ci sedemmo tutti sul divano e io mi accoccolai sul petto di Harry.
H: come stanno le mani?
Io: per ora abbastanza bene.
N: spero non sia solo l'effetto dell'antibiotico.

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