Il mattino dopo mi alzai e trovai Niall affianco a me.
N: buongiorno amore mio. *mi diede un bacio*
Io: mi è mancato questo risveglio.
N: anche a me piccola.
Dopo esserci fatti un po' di coccole, ci alzammo e andammo giù a fare colazione.
N: mi piace questa calma e questo silenzio.
Io: anche a me. *bevvi il latte*
N: sei bellissima. *mi prese la mano*
Io: mi sei mancato tanto.
Quando finimmo di fare colazione andammo di sopra e ci preparammo.
N: pronta piccola?
Io: si. *uscii dal bagno*
N: ma io sono geloso del fatto che tu vada a scuola cosi ben vestita.
Io: e tu che esci con questi bicipiti scoperti. *mi aggrappai al suo braccio*
N: muoviti che è tardi come sempre. *mi diede una pacca sul sedere*
Scendemmo giù e Niall mi prese lo zaino.
Io: posso portarlo anche da sola. *gli sorrisi*
N: perché dovresti farlo se ci sono io.
Io: che ho fatto per meritare questo ragazzo perfetto?
N: fortuna. *rise*
Entrammo in macchina e arrivammo fuori scuola.
Io: cazzo hanno chiuso i cancelli.
N: ora che si fa?
Io: non so se tu mi puoi fare il permesso, visto che non hai la mia custodia.
N: vabbè proviamo lo stesso, al massimo oggi non vai.
Parcheggiò e scendemmo dalla macchina. Arrivammo fuori alle porte e Niall cominciò a parlare con una persona in segreteria.
X: io non potrei farla entrare, ma può provare ad andare in classe e parlare con il professore di turno.
N: va bene, grazie mille.
Gli feci vedere dov'era la mia classe ed entrammo.
Io: buongiorno. *aprii la porta*
N: buongiorno.
Vedi tutta la classe sbiancare alla vista di Niall.
P: le sembra l'ora di arrivare Brooks?
Io: ha ragione prof, ho fatto tardi, ma in segreteria mia hanno detto di venire in classe accompagnata e parlare con lei.
P: ma lei è Niall horan?
N: si, molto piacere. *gli strinse la mano*
P: prego brooks siediti.
Io: grazie professoressa.
N: ciao amore, ci vediamo dopo, va bene?
Io: d'accordo, ciao tesoro. *gli diedi un bacio sulla guancia*
P: vuole rimanere?
N: mi farebbe molto piacere.
Ogni professore che veniva in classe restava sbalordito alla vista di Niall in classe. E la voce per la scuola girava e c'erano un cinquantina di persone fuori dalla classe.
Io: finalmente è finita quest'ora.
N: sei stanca piccola?
Io: un po'.
N: vieni qui. *mi prese il viso e mi baciò*
P: ragazzi! *entrò in classe*
N: scusate professore.
P: ma lei è Niall horan?
N: si.
P: che ci fa qui?
N: ho accompagnato la mia ragazza e la professoressa della prima ora mi ha invitato a rimanere.
P: io sono il professore di musica.
N: piacere di conoscerla.
P: vuole raccontarci qualcosa della sua vita da cantante?
N: con piacere.
Niall cominciò a raccontare un po' della sua vita e poi finì l'ora.
P: ragazzi potete andare, è stato un piacere conoscerla signor horan.
N: pacere mio.
Io: arrivederci professore.
P: arrivederci sharol.
Uscimmo dalla scuola ed entrammo in macchina.
Io: finalmente torniamo a casa. *mi sedetti in macchina*
N: come mai sei così stanca?
Io: non lo so, so solo che sto morendo di sonno.
N: allora torniamo presto a casa. *mise in moto*
Arrivammo a casa e parcheggiammo.
N: buongiorno ragazzi. *entrò in casa*
Io: ma non c'è nessuno.
N: può esserci che sono di sopra. *disse salendo le scale*
Io: neanche qui c'è nessuno.
Scendemmo di sotto e ci mettemmo sul divano.
N: ti amo tanto. *mi baciò*
Io: anche io. *continuai a baciarlo*
N: ho bisogno di te. *mi baciò il collo*
Io: e se tornassero i ragazzi?
N: non è piú eccitante?
Io: i ragazzi ci odieranno.
Niall cominciò a spogliarmi e io gli tolsi la maglietta.
Mi cominciò a lasciare una scia di baci per tutto il corpo.
N: qui ci sono dei vestiti di troppo. *mi tolse il reggiseno*
In quel preciso momento la porta di casa si aprì.
H: buongiorno ragazzi. *entrò dalla porta*
Li: ma...voi. *disse un po' sbalordito*
N: cazzo. *mi mise la sua maglia*
M: buongiorno.
Io: che ci fai qua mamma?
M: cosa ci faccio io qui? Questa è l'unica cosa che riesci a dire?
Io: non è come sembra.
L: allora com'è?
Io: è colpa di Niall. Io gli avevo detto che sareste tornati.
N: grazie tesoro.
H: per favore ragazzi se lo dovete fare, fatelo in camera vostra.
Io: hai ragione hazz, scusate.
M: no, sharol vieni subito con me. *mi prese per il braccio*
Io: mamma ti posso spiegare.
M: no sharol, stai zitta. Tu me lo dovevi dire.
Io: cosa? *dissi confusa*
M: so come funzionano queste cose, e tralasciando il fatto che sono incazzata perché ho trovato mia figlia fare sesso con il suo ragazzo, ho una certa età e ci sono passata anche io. Ma la cosa che mi fa piú arrabbiare, è che tu non me l'abbia detto.
Io: è successo la notte del mio compleanno.
M: dimmi solo che usate abbastanza precauzioni.
Io: certo mamma.
M: mi devi dire tutto.
Io: va bene.
Tornammo di là e preparammo il pranzo.
Ci sedemmo a tavola e pranzammo.
M: comunque io ero venuta per parlare con Liam.
Io: grazie mamma, per la considerazione che hai di me.
M: le ho mandato tutte le pratiche e lei ha accettato.
Li: senza fare problemi?
M: no, non mi ha posto neanche un problema.
Li: questa è un'ulteriore conferma del fatto che ho preso la decisione giusta.
Io: forse hai preso davvero la decisione giusta.
Li: grazie dell'appoggio tesoro.
H: non mi siederò mai piú sul quel divano.
N: non l'abbiamo fatto. Ti puoi ancora sedere.
H: vi odio.
Io: non è vero, mi ami.
H: non piú.
N: perché sul nostro letto non vi sedete? È la stessa cosa.
M: ma fate finta che io non ci sia.
Io: abbiamo passato tre anni insieme, era anche arrivata l'ora.
N: ecco, io ne avevo bisogno sono pur sempre umano.
M: basta parlare di questo argomento, non riesco a pensare a mia figlia che fa sesso.
N: scusa.
Dopo un po' che mamma parlava con noi, se ne andò.
M: fatti sentire piú spesso. *mi abbracciò*
Io: va bene mamma.
Dopo ci sedemmo tutti sul divano a vedere la tv.
H: no che schifo non ce la faccio. *si alzò*
N: vi state alterando, non ci abbiamo fatto niente, ci siamo solo baciati.
H: mi fa schifo l'idea.
N: tu non l'hai mai fatto con una ragazza sul divano?
H: si, ma è sharol.
N: si, ed è la mia ragazza.
H: ed è la mia piccola. Non sopporto l'idea.
N: Harry è la mia ragazza, stiamo insieme da tre anni. Non è sesso è amore. È un concetto diverso.
H: prima che ti metta le mani addosso, chiudiamo questo discorso.
N: Harry sei ridicolo, stai facendo una scenata.
H: Niall ti sto per picchiare, è meglio che chiudi quella cazzo di bocca.
Io: ok, d'accordo, abbiamo tutti bisogno di un po' d'aria. *presi harry per il braccio e lo portai fuori*
Lui restò in silenzio.
Io: mi dici cosa ti è passato per la testa?
H: mi sta facendo saltare i nervi. *sbuffò*
Io: ho capito che lo fai per proteggermi, ma è Niall, non l'ho fatto con il primo che passa.
H: non sopporto il pensiero che lui ti possa fare male.
Io: hazz è Niall, il nostro Niall. Quell'angelo non riuscirebbe, neanche se volesse, a farmi del male.
H: ma tu sei così piccola...
Io: è solo la dimostrazione del nostro amore.
H: mi dispiace piccola, ho fatto una scenata.
Io: sei il mio uomo. *lo abbracciai*
H: andiamo dentro, e chiariamo questo malinteso.
Entrammo dentro e raggiungemmo i ragazzi che erano vicino a Niall.
H: mi dispiace Niall, sono stato uno stupido, ho fatto una discussione inutile. E mi dispiace essere arrivato a quel punto.
N: dispiace a me harry, capisco che lo fai per proteggerla. *lo abbracciò*
H: ti voglio bene nialler.
N: anche io harold.
Io: ora tocca a me. *mi sedetti su niall*
N: ti amo tanto.
Io: anche io. *gli diedi un bacio*

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My hero
FanfictionMi chiamo Sharol brooks. Vivo a New York con mia mamma, Samantha e il suo nuovo marito, Rufus, visto che mio padre se ne è andato quando io ero piccolina e adesso non lo vedo spesso. Rufus ha un figlio di nome Riccardo, io lo considero come un frate...