31 "I Will Not Complain Of Pain."

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Mi preparo sotto lo sguardo di Holly.

Mi arriva un messaggio da Jack.

-sono sotto. Scendi.-

-ciao.. Holly, io vado..- prendo la borsa, mi guardo un ultima volta allo specchio e scendo le scale.

Ma lo so che sto parlando da sola vero? Bha...

Saluto i genitori di Austin ed esco di casa.

-Ciao Natalie...- Mi sento dire non appena mi giro per guardare Jack.

Mia mamma?

Mi giro di scatto.

-Cosa ci fai tu qua?- chiedo sobbalzando. -Jack perché è qui?- aggiungo con un tono di rimprovero.
-Scusa Natalie...ha insistito affinché la aiutassi a chiarire con te..-
-Io non ho nulla da chiarire!- mi allontano da loro.
-Tesoro..aspetta..- mia madre mi chiama con un aria da cane bastonato.
-No. Non aspetto. Non chiamarmi tesoro, anzi non chiamarmi proprio.- cammino invano andando sempre dritto.

Con la coda dell'occhio vedo mia mamma che abbraccia Jack.

Sto facendo la cosa giusta? È sempre mia madre...non posso.. si ma lei mi ha voltato le spalle nel momento del bisogno. Ho fatto un errore e ne sto pagando le conseguenze ma lei non fa che peggiorare le cose.

Vicino a casa di Austin c'è un piccolo boschetto.

Corro e vado a nascondermi li. Voglio pensare e stare sola.

Mi siedo su una pietra abbastanza comoda e inizio a guardare il nulla.
Sento le voci di Jack e mia mamma che mi chiamano.

-Non aggiusterai le cose stando seduta a piangere...-

Mi giro di scatto e vedo Holly.

-Mi potresti avvisare quando fai le tue entrate da moralista?- dico sobbalzando.

Alza le spalle e va a sedersi davanti a me.

-Che hai?- mi chiede prendendo un bastone e disegnando cerchi sul terreno umido.
-Niente..-
-Sì sì certo e io ci credo... Andiamo Nat non sei brava a mentire.-
-È solo che... non so.. lei vuole risolvere con me ma io ho paura..-
-Paura?- si alza e va a raccogliere un fiorellino bianco.
-Sì...paura..che le cose tornino come prima...che io prenda decisioni sbagliate...che mi faccia prendere decisioni sbagliate...ho paura di dovermi allontanare d Austin solo perché lei lo desidera...ho paura..-
-Ma..Natalie...è sempre tua madre..-
-Infatti....ho paura anche di farla soffrire.-
-pensaci su..sei una ragazza intelligente...saprai prendere le tue scelte da sola..- Sì alza e se ne va.
-Aspetta..- Mi giro e non c'è più.

Mi alzo e vado verso casa di Austin, con le braccia incrociate, le guance rosse, gli occhi bassi e qualche foglia tra i capelli.

-Oh Natalie...finalmente..- dice Jack abbracciandomi.- perché sei scappata...?- chiede Dandomi una carezza sul viso.
-Dov è mamma?- chiedo cercandola invano.
-Mamma?...tua mamma..?Credo sia a casa..perché?-
-Ma se era qui..meno di dieci minuti fa..era con te..-
-Natalie...io sono venuto da solo..tua mamma non so dove sia...- Mi guarda con un aria spaventata.

Ma io..io l'ho vista...io..

-Nat..sei sicura di non aver battuto la testa?- chiede Jack preoccupato.
-No..niente..tranquillo...-
-Ti va di andare a bere qualcosa..- cerca di cambiare discorso.
-Emm..si..andiamo..- Faccio un mezzo sorriso.

Arriviamo a un bar, in centro città.
Entriamo e ci sediamo negli unici posti liberi, davanti al bancone.

-Che vi porto?- chiede la barista, sfoderando le sue tette davanti a Jack.
-Emm..eh..- sono gli unici versi che escono dalla bocca di Jack.

Gli tiro una gomitata e mi metto a ridere.

-Oh emm..si ecco...per lei un tè freddo.- dice strizzandomi l'occhio.
-e per me.. -
-Un mojito al lime..- aggiungo io ridando la lista delle bevande alla barista.

Annuisce e dopo poco ci porta da bere.

-Ecco a voi..-
-Grazie mille..-

Alzo lo sguardo e vedo Emily entrare nel locale.

-Guarda che è arrivata.- dico tossendo.
-Chi? Oh..- dice alzando lo sguardo con il bicchiere sulle labbra.
-Da quando accettano Cagne in questo locale?- dico girandomi verso Jack.
-Ah bho.- Ci mettiamo a ridere.

Dopo poco vediamo Emily venirci in contro..

-Arriva..- dico tirando su dalla cannuccia.
-Oh signur.- dice Jack quasi implorando.

-Hei..ma ciao Jack...- gli va incontro e gli da un bacio sulla guancia.
-Ciao..Emily...- la ringrazia del bacio pulendosi la guancia con la manica della felpa.
-Hehem...- tossisco.
-Oh ci sei anche tu..- dice guardandomi con un sorrisetto falso.
-Sì ciao..- Mi giro cercando di non vomitare.-

Rimane impalata a guardarci.

-Oddio..aspetta..non volevate dirmelo. -
-Ma che roba?- chiede Jack incuriosito.
-vuoi due state assieme..di nascosto..-

Sputo quel poco di te che avevo in bocca e Jack per poco non si strozza.

-Noi due..ma smettila.- dico cercando di tagliare corto il discorso.
-Sarà..- Sì avvicina a me e cerca di toccarmi il pancione ma con uno scatto mi giro dall'altra parte.
-Vabbhe hai bisogno di dirci qualche altra cazzata?- chiede Jack mostrandosi alterato dalla sua presenza.

Mi sembra fin troppo Gentile...

-Oh una amica come me non può satre con voi?- chiede battendo le ciglia.
-Allora mettiamo in chiaro una cosa. 1 non sei nostra amica. E fin lì non ci piove. 2 no, non puoi stare con noi. Hai scartravetrato le palle da quando ci conosciamo. 3 non abbiamo bisogno di te. E se permetti, io me ne vado.- dico prendendo la borsa e andando verso la porta di uscita.

Jack senza dire una parola mi segue, prima però lascia il conto alla barista.

-Cosa hai detto?- dice Emily seguendomi.

Esco dal locale e vado verso casa si Austin.
Mi sento strattonare da dietro.
Mi giro di scatto.

-Mollami troia!- dico gridando cercando Jack.

Jack corre verso di me e ci separa.

-Ringrazia che sono incinta. Puttana.-
-Vieni..Andiamocene...- dice Jack prendendomi la borsa da terra.

Non faccio in tempo a girarmi per andate via che Emily mi spinge da dietro e cado a terra.

-Ma sei cretina?- dice Jack spingendola via.
-Nat come stai?- si siede vicino a me e poi cerca di tirarmi su.
-Bene..tranquillo..- sento una fitta pazzesca alla schiena.
-Andiamocene.-

-Toccala ancora una volta e vedi.- sento dire dalle mie spalle.
È Austin.

-Austin..io..non ho fatto niente..- Si giustifica.
-Ma vaffanculo.- dice correndo verso di me.

Sì avvicina e mi abbraccia.
-Tutto bene?- mette un mano sulla mia pancia e la accarezza.
-Sì..tranquillo..- dico quasi mentendo con un sorriso.
-Andiamo...ringrazia solo che sei femmina.- dice Jack girandosi di spalle.

Austin mi prende in braccio e mi porta fino alla sua macchina.

-Jack vieni con noi?- chiedo
-Sì si okai..-

Saliamo in macchina e andiamo fino a casa di Austin.

-Ma non avevi gli allenamenti? Chiedo durante il tragitto.
-Sì..ma ho finito prima...-
-Ah ecco..-
-Come facevi a sapere che eravamo li..-
-Non lo sapevo...volevo solo andare a bere qualcosa..-
-Ah..- Sorrido.

Ci mettiamo a ridere.
Quando sento una fitta.

-Ahi.- grido
-Tutto bene?- chiedono in coro spaventati.
-Sì...tranquilli..-

Non voglio lamentarmi del dolore che provo.







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