86"Adolescence Idiot"

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-Fammi capire. Ma esattamente dove stiamo andando?- dico spostando delle borse ingombranti sul sedile, al mio fianco.
-Oh Nat. È dalle sette del mattino che me lo chiedi ed è passata mezz'ora.Te l'ho detto sei volte. Stiamo andando in una delle ville di sua proprietà. Venti minuti e siamo li..- dice guardando la strada.
-Stai tranquilla Nat. Ti piacerà.- aggiunge Daniel ridendo, continuando a guardare la strada.
-Okai..- dico andando all'indietro con la testa, per poi iniziare a guardare fuori e osservare le macchine che passano.

Dopo circa cinque minuti, Daniel accende la radio e inizia a cantare a squarcia gola, insieme a mia mamma una canzone degli anni novanta.

-Dai Nat. Questa la sai. Canta con noi!- dice mia mamma che con la mano mi tocca il ginocchio per qualche secondo.
-No mamma, non la so..- la fulmino con lo sguardo.
-Dai Nat. Non ti devi vergognare.. andiamo..- dice per poi riprendere a cantare.

Li osservo. Mentre cantano e si divertono. Sembrano felici.

-Oh al diavolo..- dico per poi iniziare a cantare a bassa voce pure io.
-Vedi? Lo sapevo!- aggiunge Daniel girandosi verso di me per qualche secondo, per poi guardare mia mamma e subito dopo la strada, con un sorriso stampato sulla faccia.

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-Allora.. al piano di sopra c'è camera nostra..- dice dandomi un bagaglio leggero da scaricare.
-E camera mia?-
-c'è una camera sotto e una sopra, decidi tu..-
-Uh okai. Penso di prendere anche io quella sopra..-
-Vabbhe dai, pensiamo ad entrare. Tanto per una notte..-aggiunge mamma.

Daniel apre la porta di ingresso, e subito dopo entriamo.

-Oh mamma mia..- aggiungo rimanendo a bocca aperta.
-Che c'è non vi piace? ..- chiede Daniel appoggiando le chiavi sul tavolino dell'enorme salotto alla nostra destra.
-tesoro, è stupenda..- dice mia mamma andando a scoprire la casa.

Daniel prende i borsoni e li porta al piano di sopra, passando per una scala bianca, semi trasparente, con rifiniture nere, posta tra la cucina e il salotto.

-Vieni Nat. Ti mostro la camera al piano di sopra.- aggiunge fermandosi a guardarmi.
-Arrivo..- dico osservando il divano in pelle bianca.

Vado al piano di sopra e con lo sguardo perso, osservo tutti i dipinti incorniciati, appesi su ogni muro spoglio. È pieno di luce, grazie alle finestre enormi poste alla fine del corridoio.
Perdo di vista Daniel e apro una porta a caso, davanti a me.

Un letto a una piazza e mezza di forma leggermente arrotondata è posto tra due finestre enormi. Sopra di esso un quadro astratto di un pittore a me sconosciuto. Sotto, un tappeto che richiama il colore delle lenzuola e di molti particolari, come i cassetti della scrivania e le tende, ovvero il rosso porpora. Un armadio enorme è attaccato al muro e al suo fianco uno specchio attaccato alla parete, e dall'altra parte della stanza, delle mensole con sopra cornici vuote e piccoli vasi di fiori.

La porta si apre di scatto e una mano viene appoggiata sulla mia spalla.

-Ti piace?- chiede mia mamma.
-Bhe si, tanto è per sta notte, poi domani sera partiamo, no?- dico buttandomi all'indietro con il letto, per poi prendere in mano il telefono.

Mi guarda e annuisce, per poi uscire dalla camera, con un andatura molto veloce.

Subito dopo, accendo il telefono e guardo i messaggi persi.

Ma cosa ti costa scrivermi "ciao". Cosa ti viene la cancrena al pollice?!

Mi arrivano i soliti messaggi da Jack e uno da Andrew

-Ma che diavolo..- dico aprendo la chat di quest'ultimo.
-Nat ascolta, in questi giorni ho notato che Austin..- inizio a leggere ad alta voce cercando di accorciare il poema il più possibile. -Lo vedo diverso e io e Jack abbiamo pensato che comunque, tu gli manchi e che magari potresti parlargli. Rivolgiamo il nostro amico..- Finisco di leggere e inizio a sbuffare. Spegnendo il telefono e lasciandolo cadere dalla mia mano, per poi farlo finire sul morbido letto su cui sono sdraiata.

-Anch'io rivorrei il mio ragazzo..- dico per poi girarmi su un lato.
Chiudo gli occhi e lentamente, mi addormento.

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Un rumore proveniente dalla porta mi infastidisce.
Il cigolio mi fa aprire gli occhi e la voce di mia mamma mi rimbomba nelle orecchie.

-Natalie.. vieni a mangiare?- chiede avvicinandosi a me, per poi sedersi sul letto.
-Sì...arrivo..- dico alzandomi per poi seguirla fino alla sala da pranzo al piano di sotto.

Una cucina enorme comprende anche la sala da pranzo, composta da un tavolo per sei persone, fatto in vetro e rifinito i marmo. Le sedie invece, sono bianche, con rifiniture che riprendono il colore del marmo.

-Siete pronte ad assaporare la mia cucina?!- dice tenendo una vaschetta profonda di alluminio con dentro della pasta.
-Uh non vedo l'ora..- dice mia mamma ridendo, per poi guardare intensamente Daniel.
Lui le fa l'occhiolino e lei arrossisce.
-Questa cosa è rivoltante..per favore..- dico bevendo un sorso di acqua frizzante.
-Oh.. okai dai mangiamo..- aggiunge Daniel servendo su i tre piatti, la sua pasta.

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-Penzo di poter scoppiare con un solo altro boccone..- dico allontanando con la mano, il piatto con sopra mezza torta di cioccolata, con all'interno una fila di marmellata ai mirtilli e sopra una spessa matassa di cioccolato.
-Bhe, a me è piaciuto un sacco questo pranzo in famiglia..- dice mia mamma appoggiando una mano sulla mia e una su quella di Daniel.

Faccio un piccolo colpo di tosse e guardo per aria, notando anche la faccia insicura di Daniel, che cerca di nascondersi dietro al tovagliolo, per pulirsi la bocca sporca di rimasugli di cioccolato.

-Nat.. ho notato che hai un tatuaggio! Un regalo dei tuoi?- chiede dopo un piccolo colpo di tosse, per cambiare discorso.
-Oh no.. è stata una idea mia e di Austin.. con mia mamma non ne ho mai parlato..-
-Pensa che non l'ha neanche fasciato nella pellicola..e non ha neanche fatto il modulo con almeno il mio consenso..- aggiunge mia mamma.
-Mamma ne abbiamo già parlato..ti prego..-
-Caren guarda che non mi scandalizzo. Anche io da giovane ero molto lunatico e facevo cazzate...-dice mostrando un tatuaggio sull'avambraccio.
-E questo che è?-
-Un adolescenza idiota..- dice per poi ricoprirsi il braccio nascondendo quell'obrobio intrecciato di un tatuaggio.

Mia mamma si mette mette a ridere e subito dopo ridiamo anche io e Daniel.

-Andrete molto d'accordo voi due..- aggiunge mamma.

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