30 "I Want To Hug Her. God, How I Would Like To Hug Her."

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Abbasso lo sguardo.

-Gi..Ginger..- balbetto trattenendo le lacrime.

Alza lo sguardo e si avvicina per poi abbracciarmi.

-Oh Natalie..ma cosa ci fai qui..tu..perché?- dice tenendomi sempre più stretta a se.
-Lascia perdere..è un casino..mamma..-
-Cosa ha combinato? Cosa ti ha fatto? Natalie.?!- dice staccandosi di scatto.
-Ginger..Calmati...in pratica..non so come dirtelo.-
-Natalie..ho già capito. Sei incinta del ragazzo che lei odia e ti ha sbattuto fuori di casa. Un classico. Da lei me lo aspettavo. Bhe diciamo..sia da papà che da mamma...- Fa una smorfia cercando poi di nasconderla.
-Ginger..cambiamo discorso. Ti prego...parliamo di te. Sei stupenda. Sei più...più...-
-Più grande?- dice sorridendo.
-Sì vabbhe..ma dico..hai qualcosa di diverso. Anzi no.. sei totalmente diversa. Sei bellissima.-
-Grazie Nat..-

Dopo aver parlato delle "news", si fa per dire, iniziamo la visita.

Ci mettiamo un ora.

-Vabbhe Natalie... a me sembra tutto a posto. Vai pure a casa tranquilla...-
-Oh grazie al cielo. Grazie ancora Ginger.-

Apro la porta e trovo Austin in sala d'attesa che mi aspetta.

-Oh..e quello è il tuo ragazzo..- sento dire alle mie spalle.
-Em..si..non ti convince.. -dico preoccupata.
-Ma sei pazza? È un figo della madonna. Ora vai però, ti sta aspettando da un po'.- dice ridendo.
-Okai. Grazie Ginger. Di tutto, davvero.-
-Prego. Ah Natalie. Ricordati di venire il mese prossimo.- Mi abbraccia e poi mi lascia andare da Austin.

Gli vado in contro e lo abbraccio.

-Tutto bene..?- mi chiede.
-Sì si.. andiamo...- dico andando verso la porta di uscita con Austin dietro le spalle.

Saliamo in macchina e torniamo a casa di Austin.

-Ma!..siamo tornati.- dice Austin buttando il giubbotto di pelle sul divano.
-Sì...io e papà abbiamo già mangiato. Vi sto riscaldano il pranzo.-

Sento Austin che continua a parlare con sua mamma ma non li sto ad ascoltare e vado al piano di sopra per posare lo zaino e anche per andare a cambiarmi.
Ho i vestiti che puzzano di ospedale.

Prendo un maglione blu e dei jeans strappati.

Mi guardo allo specchio e noto che la pancia non è ancora cresciuta.

Bhe in un certo senso, meglio.

-Prova a metterti il maglione nero, ti sfilerebbe di più...secondo me.-

Alzo la testa e mi giro di scatto. Questa era la voce di Holly.

-Oh andiamo. Natalie. Svegliati.- Mi ripeto dandomi dei colpetti sulle guance.

-Anzi no, metti quella maglia che ti avevo regalato io, quella con il pizzo.-

Ma che cazzo? Da quando sento le voci?

Mi giro e vedo Holly.
Mi gira la testa.

-Holly?- Rimango con la pelle d'oca.
Non so se andare ad abbracciarla o piangere come una bambina.

-Dimmi?-
-Holly, ma tu...t-tu sei..m-orta..-
-si..lo so..-
-Ma io come faccio a vederti..tu..io..no okai. Sono pazza.- -Ohi calmati..Natalie..- Fa per abbracciarmi ma mi allontano.
-No tu sei morta!? Okai?! Tu sei morta e io non..non posso vederti. Andiamo. Dimmi che è uno scherzo.-
-No..Natalie. Io sono morta e non so perché. La tua immaginazione mi ha portato qui...-
-Holly..perché?..Perché mi fai questo..- Mi appoggio al muro e piano piano scendo fino a rimanere seduta per terra.
-Nat. Sono io. Holly. Non me ne potrò andare finché tu non smetterà di volermi. Il nostro legame è più forte della distanza che ci separa...-

Holly è morta. Io non posso vederla...io sono viva..sono pazza...non posso...

-Holly ma lo capisci che tu sei Morta?! Devo chiamate aiuto. Domani vado da uno bravo a farmi controllare.-

Sento qualcuno che sale le scale.

-Amò. Tutto bene? Stavi gridando.-
-No..em..- guardo Holly che mi fa gesto come per dire "io non esisto...shh".

-Che stai guardando?- mi chiede incuriosito.
Si avvicina e guarda il vuoto.

-Oh em.. niente..-
-oookai..vabbhe..vieni giù che è pronto.-
-okai..Cinque minuti e arrivo.-

Mi da un bacio e va al piano di sotto.

-Holly. Lui non ti vede...-
-Te l'ho detto. Solo tu mi puoi vedere. Questa è la tua immaginazione. Ora vai..che ti aspettano.- Sì mette a ridere.

Scendo le scale. Mi giro per guardare se Holly ci sia ancora ma è sparita.

-Oh eccoti finalmente..- dice Austin con le labbra tutte sporche di Ragù.
Mi metto a ridere e prendendo un tovagliolo gli pulisco le labbra.
Poi, lo bacio senza un motivo.

Mangiamo e poi andiamo subito in camera di Austin.

-Con chi parlavi prima?- dice appoggiandosi al muro di camera sua.
-No niente..parlavo da sola..-
-Okai..se lo dici tu...-

Sono già le 3.00

-Natalie..- Mi sento chiamare dal piano di sotto.
-Mh?- dico rimanendo, con lo sguardo, al telefono.
-Sono le 3.00. Ora vado al campetto per gli allenamenti. Ci sentiamo dopo Amo.-
-okai..ciao.- lo saluti e dopo poco scendo le scale e vado in salotto.

Trovo la mamma di Austin che fa un Sudoku e il padre che legge il giornale.

-Hai bisogno?- mi chiede la mamma senza alzare lo sguardo.
-No...tranquilla..vado in cucina a prendere una barretta.-
-fai pure.-

Faccio per aprire la barretta che mi arriva un messaggio.
È Jack.

-Ciao Nat. ti va di uscire?-

Sinceramente non ne ho voglia ma allo stesso tempo non voglio stare a casa tutto il giorno.

Gli rispondo di si e poi vado a prepararmi.

Mi guardo allo specchio e mi sistemo un po' il trucco quando..

-Ah esci con Jack..-

Faccio un salto per lo spavento.

-Cazzo Holly avvisami quando sbuchi dal nulla.-
-Mmm...- alza le spalle e poi va in camera di Austin.
-Perché esci con Jack?- mi chiede urlando.
-Bha..non so cosa fare..-
-Bhe..guarda..potresti stare con me e non uscire con uno come quello.-
-Se stare con te vuol dire stare con la mia immaginazione e diventare pazza...preferisco uscire con Jack.- dico mettendomi gli orecchini.
-Va..bhe..questa te la concedo.- dice sbucando fuori dalla stanza ridendo.

Ci guardiamo per un po'.

-Non sai quanto ho sofferto per te..- dico cercando di non piangere.
-Da quando non ci sei più...la mia vita fa schifo.- aggiungo.
-Ma ora sono qui..- Si avvicina piano piano e mi fa un piccolo sorriso.

Vorrei abbracciarla.
Dio quanto lo vorrei.



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