84 "Remorse"

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-Bhe, io continuo a pensare che siate la coppia più bella della scuola...- aggiunge Jack, alla fine del mio discorso.
-Jack, non mi aiuti.-
-Okai. Allora. Vediamola da un altro punto di vista..-
-Ovvero?-
-Bhe non lo so, il ragazzo è il tuo..-
-Ah grazie..- rido sarcastica.

Mi guardo intorno e vedo la cameriera arrivare con la nostra comanda.
Ci lascia i drink e il mini aperitivo sul tavolo, che si trova in un angolino, a pochi metri dal bagno delle donne.

Jack prende la sua bibita e inizia a bere per poi posarla e iniziare a fissarmi.

-Che hai ora?-
-Cos'ho ora? Niente, anzi, tutto.-
-Ookai Nat. Sta calma.-
-Come puoi pretendere che io stia calma.-
-Nat. Okai. Hai ragione scusa.-
-Ma scusa, perché poi questa mattina, è venuto a prendervi? Non l'ha mai fatto a parte quella volta che la macchina di tuo padre non partiva eccetera..-
-Sinceramente.. non ne ho idea. Ha insistito su questa cosa..-
-Ah. Perfetto. Vuol dire che è proprio uno stronzo!- dico dando una manata sul tavolo.

-Jack. Perché non stai zitto una buona volta..- aggiunge lui ad alta voce, guardando il cielo.
-Oh tranquillo. Tanto, davvero credi che la gente che ti dimostra del bene, te ne voglia davvero. Avanti. Non facciamo i finti tonti. Se mi vuole, bene se no..-
-Nat non iniziare a fare la melodrammatica.. è una piccola lite.. con Holly ne ho avute un sacco...e abbiamo sempre chiarito..-
-Sì infatti, finchè tu non l'hai scarica.- sbotto.

Si da uno schiaffo sulla faccia e alza gli occhi al cielo bisbigliando qualcosa.

-Va bhe, come va con Loura?-
-Ah bene.. davvero.. dopo la festa è rimasta a dormire da me insieme a i miei amici.-
-Ha passato tutto il week end?-
-No, solo quella notte.-
-E i tuoi che ti hanno detto?-

Sicuramente di non metterla incinta come ha fatto un tuo amico con la tua migliore amica.

-Le solite cose. Dato che erano via, gli ho detto che sarebbero rimasti solo dei miei amici maschi.. che conoscono e niente..-
-Hai fatto qualcosa con lei!?-
-Ehm.. no. Non siamo andati più in là di qualche bacio con la lingua, ero troppo sbronzo.-
-Ah.. farò finta di crederci..- dico dopo aver terminato la bibita usando la cannuccia.
-Te lo giuro. E poi Loura è molto attenta a queste cose..-
-Cosa vorresti dire?-
-Che.. bhe prima di farlo, se avessimo voluto, si sarebbe informata..-
-Informata? Siete voi che dovete metterlo, non noi.. dovreste ricordarvi voi.-
-Sì ma io dico che comunque lei sarebbe più..-
-Responsabile di me? Più..-
-Nat ascolta..non voglio più parlare di sta cosa.. cambiamo discorso dai.- dice facendo un mezzo sorriso.
-Va bene. Continua a dare ragione al tuo amico va. Non ho più voglia di sentirvi dire altro.-
-Nat ascolta io non volevo dirti questo.. aspetta.-
-Ormai, quel che è detto è detto..-
Dico prendendo la mia cartella e correndo verso l'uscita del locale.

Esco e vado verso casa, iniziando a camminare sempre più velocemente.

--

Apro la porta e dopo aver salutato i genitori Skennor, mentre guardano la tele, corro in camera mia, lasciando la porta spalancata.

Mi sdraio con la pancia sotto e la faccia giarata leggermente verso la scrivania.
Il telefono inizia a vibrare per dei messaggi.

-Non voglio vederti così.-
-Gabriel vattene.-
-Che ho fatto io?-
-Tu, lo fai apposta. Sei innamorato di me  e per questo fai il bravo ragazzo della 'camera' accanto..-
-Ma che diavolo..-
-Ammettilo almeno. Sono un fallita. Ma che diavolo ci faccio qui! Dovrei essere a casa mia, a guardare la televisione insieme a mia madre e a mio padre, mentre sono felici e contenti. Senza Daniel e senza Jack o Austin o tu o Holly.. è colpa mia. Per tutto..- dico iniziando a piangere.
-Natalie, ma che diavolo stai dicendo..- dice avvicinandosi, per poi accarezzarmi, partendo dal bacino fino ad arrivare al collo.
-Sì Gabriel. Io sono una di quelle che se la prendono per tutto, si incazzano e poi ci rimangono male per come hanno trattato gli altri. Sono quella che ripensa alle sue azioni di giorno e con il rimorso va a dormire la notte.-
-Nat.. tutto abbiamo dei rimorsi che ci perseguitano..-
-Bhe, i miei non mi perseguitano. Vivono con me da sempre.- dico singhiozzando.
-Perché mi sono messa con lui! Perché non ho detto di no quella sera porca vacca. E io che non mi ricordo niente.-
-Natalie lo so che adesso non è il caso di dirtelo perché da come ho capito non vorresti neanche sapere chi sono, però... io ci sono se hai bisogno..-

Annuisco e torno a guardare il vuoto.

-Nat posso farti una domanda?-
-Dimmi..-
-Tu lo ami?-
-Sì, che domande..-
-Bhe, allora non dovresti pensare di stare con lui solo perché non hai più una vita la fuori..-
-Okai. Grazie.. ora ti prego..lasciami..-
-Sì.. okai..- Mi interrompe.
-Ti lascio sola con i tuoi rimorsi..-

Faccio un piccolo sorriso sotto i baffi per poi ributtarmi all'indietro con la schiena e finire per guardare il soffitto.

--

Non avevo fame, eppure qualcosa, anzi qualcuno, mi aveva convinto a scendere e stare tutti insieme.
Mi sarebbe piaciuto un suo commento sul mio stato, ovvero; mascara sbavato e occhi rossi ma non ci furono parole tra di noi.
Mi ha guardato e poi se ne è andato al piano di sotto, per cenare.

Faccio le scale e vado in sala da pranzo, dove trovo il tavolo apparecchiato e le persone, ovvero la famiglia Skennor, erano sedute attorno. Austin era lì, al suo posto, con gli occhi bassi, e continuava a pasticciare con la forchetta una povera fetta di carne.

-Eccoti..- dice il padre.
-Guarda. Sta sera c'è pure Gabriel con noi..- aggiunge la madre.

Gabriel mi guarda e mi fa l'occhiolino per poi tornare serio.

-Mamma smettila..- borbotta subito dopo.

Vado al mio posto e con un finto sorriso stampato sulla faccia, prendo una fetta di carne dalla pentola, posta al centro e dell'insalata.

-Ha detto tua mamma che si ferma a mangiare da Daniel..-
-Ah..e sta notte?-
-Molto probabilmente dormirá da lui.. non penso che con i nuvoloni che stanno venendo fuori e con il buio, si faccia quasi quaranta chilometri in macchina per dormire qui.-
-Ah okai..-
-Mi sembrano una bella coppia.-
-Gia.. ma non credo sia qualcosa di così serio.. non si conoscono da tanto..-
-Oh bhe, io conosco Daniel, da quanto Caren mi ha raccontato, si frequentavano da giovani e poi lei si è messa con tuo padre e da li non ha più avuto sue notizie.
Un mese dopo anche lui era fidanzato ed è andato a vivere dalla sua ragazza..-
- tu e sua madre parlate della vita degli altri.. I cavoli vostri?- la interrompe Gabriel.
-Anch'io conoscevo Daniel, l'ho detto prima. Alcune cose le so da me e ascoltami e shht, fammi finire..-
-Poi bho, si sono lasciati.. lui è diventato avvocato e la continuazione la sapete già..- dice per poi sedersi al suo posto.
-Bhe, gli avvocati guadagnano un sacco..di solito..I genitori di Jen, sono avvocati e hanno una mega villa..- aggiunge Gabriel.
-Allora di a tua madre di tenerselo stretto..- mormora Austin.



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