66"Males Do Not Understand Us"

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-Allora.. vi do cinque minuti e poi, interrogo uno di voi..- dice la professoressa di italiano, guardando l'ora dal cellulare.

Allora. Com'era quella roba la? Non guardare il professore negli occhi o lui ti chiamerà? Okai. Perfetto. Natalie. Leggi e concentrati.

-Allora.. questo lo so.. questo lo so.. questo pure.. questo no, a no, si so pure questo..- sento bisbigliare da Austin, nel banco, al mio fianco.
-Potresti stare zitto?- chiedo irritata, staccando per soli due secondi gli occhi dai libri.
-Non è colpa mia se tu non hai studiato..- borbotta.
-Ho studiato.. solo che sto ripassano come tutte le persone normali dovrebbero fare..- dico facendo un sorriso a denti stretti.
-Gne gne..- dice facendomi la lingua per poi tornare a leggere.

-Allora. Chi viene per primo?- chiede la prof. guardandoci dopo a malapena due minuti.

Alzo leggermente gli occhi per vedere le persone disposte a suicidarsi, cioè, a essere interrogate.

Che strano. Nessuno..

-Mh..calmi..non affrettatevi..-dice sarcastica l'insegnante.

Abbasso nuovamente gli occhi per continuare a leggere.

-Vediamo.. vabbhe dai. Handerson. Vieni tu?-dice quasi ridendo.

Cazzo. Come dire. Anche no?

-Va bene..- dico con un cenno della testa.

Stephanie si gira e mi guarda.

-Potresti anche farti avanti tu, idiota di un fidanzato.- Bisbiglio ad Austin.

Lui si fa scappare una risata.
Cammino verso la cattedra per poi guardare negli occhi Stephanie e girarmi di nuovo.

-Dai su.. parlami di quello che vuoi..naturalmente...inerente a quello che vi ho spiegato..- dice durante la mia camminata.
-Aspetti. Prof.-sento dire da una voce femminile alle mie spalle molto familiare.
-Vengo io! Al posto della Handerson.- Mi giro e vedo Holly.

Cazzo. Non di nuovo..

-Cosa ci fai qui? Vai via.- mormoro rimanendo girata.
-devo parlarti.-
-Adesso? Non vedi che sono nel bel mezzo di un interrogazione? E poi che cazzo dici che ti fai interrogare. Qui nessuno ti vede..- dico alzando gli occhi al cielo.
-Perché sentendo questa frase tu ti saresti girata di sicuro..-

Sento tossire alle mie spalle.

-Natalie.. quindi? Vieni o no?-
-Vengo io prof.- Austin si alza e passa attraverso Holly per arrivare davanti a me.
-I ringraziamenti dopo..-dice per poi sorpassarmi.
-Va bene.. Handerson.. puoi andare a posto..- dice sbuffando.
-Ma.. io..-
-Nat. Ti devo parlare!- dice Holly dopo aver avuto un attimo di giramento di testa per colpa di Austin.
-Handerson? Vuoi che ti ci accompagni?- dice ridendo.

Diciamo che il ridere della mia professoressa equivarrebbe a un movimento di ben un millimetro degli angoli delle labbra.

-Io.. posso andare al bagno?- dico quasi imbarazzata.
-Ossignore.. vai in bagno..- dice indicando la porta per poi alzare gli occhi al cielo.

Sotto lo sguardo incredulo dei miei compagni, a passi veloci, uscii dall'aula per dirigermi in bagno.

-Non potevi aspettare? Invece di farmi fare un figura di merda? Già mi odia, ora mi reputa pure pazza..- dico entrando in bagno sapendo della presenza di Holly alle mie spalle.
-Oh che palle. Ascolta. É da un po' che non ci sentiamo e mi dispiace per l'ultima volta...- dice mordendosi più volte il labbro.
-E..-
-Ascolta. Dato che per un po' non ci siano viste, ho pensato che questa cosa abbia funzionato, quindi tu dovresti tornarci da quello psicologo..-
-Luke.. e mia sorella hanno litigato..-
-E quindi? È sempre il tuo psicologo.. okai.. ti dispiace.. ma tu ci devi andare..-
-Lo so.. ma.. lo sai come sono..-
-Lo so troppo bene.. dai.. fai un piccolo sforzo..-
-Va bhe.. comunque.. dovevi dirmi solo questo?-
-Ehm no.. ascolta.. lo sai che..- le parole di Holly si fermano di scatto.

Il cigolio della porta ci fa girare.
Vedo entrare Stephanie e mi guardo intorno facendo finta di niente.
Holly rimane a guardarla con aria buffa, ma seria. Come scocciata.

-Nat.. stai bene.. la professoressa mi ha detto di guardare se stessi bene.. e .. perché stavi parlando con il muro?- chiede indicando, senza saperlo, Holly.
-Oh ma ti sembro un muro.?- chiede Holly indicandosi.
-Non ti vede idiota..- sussurro cercando di non farmi vedere.
-Vabbhe.. comunque.. stai bene?-chiede avvicinandosi.
-Sì.. di alla prof che sto bene..tra un attimo arrivo..-
-Va bene..- dice facendo un sorriso, che ha comportato un leggero sollevamento di quegli occhiali color blu elettrico.
-Gne gne..- dice Holly imitando la sua bocca con le mani, dopo che Stephanie fu uscita.
-Ma dai Holly. A me sembra cambiata davvero..-
-Io continuo a non fidarmi...non più..- dice alzando gli occhi al cielo.
-Ma dai.. adesso è diventata pure la rappresentante.. ha battuto Emily e mi ha chiesto personalmente scusa.. e..- Mi giro per guardarla.
-E..Holly? Dove sei? - dico guardandomi intorno.

Dopo aver capito che, per il fastidio di sentir parlare di Stephanie, era scappata via, uscii dalla porta per tornare in classe.
Nello stesso momento vidi Austin tornare al suo posto con un sorriso sulle labbra.

-Quindi? Come è andata?- chiedo sedendomi al mio posto.
-Ma si.. bene..-
-Quanto?- chiedo a voce bassa.
-A+..- la voce della professoressa ci costringe a girarci per poi tornare a guardarci.
-Bravo..- dico abbassando lo sguardo.
-Qualcosa non va?-
-Ah lascia stare..-
-No dai.. dimmelo..-
-Holly.- dico iniziando a giocare con le unghie sul banco.
-Che è successo.. ah aspetta.. era con lei che stavi parlando..prima..- dice quasi preoccupato.
-esattamente.-
-E..-
-E niente.. mi ha detto che per lei la cura sta funzionando anche perché era da un po' che non ci vedevamo e io le ho raccontato che Luke e Ginger avevano avuto una discussione.. lei mi ha detto di fregarmene e niente.. poi è entrata Stephanie .. lei era infastidita ma mi aveva detto che doveva dirmi ancora qualcosa.. ma è scappata..-
-Ah.. bhe.. mi dispiace ma perché non fate pace? Intendo tu e Steph..- dice incrociando le braccia sul banco per poi appoggiarci la testa.
-Ah di sicuro Holly non ci farà più pace.. io non so.. non ti ricordi a Capodanno? Tutto quello che mi ha detto?!- dico iniziando ad alzare leggermente la voce per poi girarmi e guardarla mentre, alzando gli occhiali con l'indice, legge sull'agenda degli appunti.
-Sì lo so.. e mi ricordo anche che tu eri ubriaca..- dice facendo un piccolo sorriso. -Troppo ubriaca..- aggiunge ritratto gli occhi.
-Ah sta zitto.. comunque.. ubriaca o meno.. me lo ricordo e me lo sono legata al dito questa cosa.. però bho.. magari è cambiata..-
-Ah voi donne.. chi vi capisce..- dice sospirando.
-Tu no di sicuro..pff..-

Guardo verso la direzione di Jack e noto la sua faccia, che come tutte le altre mattine, è appisolata.

-E Jack tanto meno..- dico ridendo vedendolo sbattere la testa contro il muro per la stanchezza.

--

Le ore tra un ora e l'altra, passano stranamente velocemente e ci ritroviamo fuori da scuola, in mezzo a una folla di gente, ammassata per uscire dal giardino.

-Jack? Ci sei?- chiede Austin guardandolo.
-Eh. Si si.-
-Ma che ha?- chiede Austin abbassando lo sguardo verso di me.
-Aspe.. -
-Oh guarda! Il capitano dei Lakers, è proprio lì! Oddio. Jack non volevi l'autografo?..- dico cercando di essere il più credibile possibile.
-Eh? Ah.. si..me lo farò fare prima o poi..-
-Oddio. Okai. Natalie. Qui é una cosa seria.- dice Austin guardando Jack giocare con la cerniera della felpa.
-Cazzo. Qui si tratta di amore..- dico spalancando gli occhi.
-Okai allora. Voglio nome, cognome, indirizzo e se riesci il codice fiscale..-dico puntualizzato tutto con il dito sulla mia mano.

Jack, senza degnarmi di uno sguardo, continua a camminare fino alle strisce pedonali, per poi attraversare senza preoccuparsi più di molto di noi due.

-Ma che cazzo..- dice Austin.
-Bha.. secondo me. Quella tipa gli ha dato buca.. vedrai che domani sarà a posto..come nuovo..- dico guardandolo camminare e allontanarsi sempre di più.

D'un tratto la mia mano, viene stretta da qualcosa di caldo.
Una fitta di tenerezza mi riscalda dal freddo di questo pomeriggio e, con passi lenti, io e Austin ci avviamo verso casa.

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