74"Ask About Me"

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Scendo al piano di sotto, e Gabriel mi segue.

-Mamma. Papà. Dobbiamo parlare!- dice Austin prendendo il telecomando e interrompendo il film.
-Che succede?- chiedono.
-Io non dormo con quell' idiota!..-
-Grazie eh.. comunque. Io voglio dormire nel mio letto, e non con lui! - aggiunge Gabriel facendosi avanti.

Mi allontano e mia mamma mi raggiunge.
I ragazzi continuano a parlare con i genitori.

-Nat.. tutto bene?-
-Sei venuta qui per aggiustare le cose o cosa?- chiedo d'un tratto.
-Io? Che ho fatto?-
-Hai chiesto di dormire con me, e così Austin dormirá con suo fratello e..-
-Ma io non ho chiesto niente di tutto questo..-
-A no? E allora chi?-
-Okai..allora.. io ho solo chiesto di passare del tempo con mia figlia.
-Ecco vedi.. Ahh perché?!-
-Nat. Ascolta. Lascia perdere. Capisco.. tu vuoi continuare a dormire con Austin e a me sta bene.. ora.. vado a vedere il film..- dice abbassando la testa.

Bhe.. è tua mamma.. potresti anche dormire con lei per un po'..
Ah al diavolo.

-Austin.- Mi intrometto nel loro discorso.
Tutti si girano.
-Ne ho parlato con mamma e alla fine dormiremo insieme io e te, Gabriel nel suo letto e lei magari..-
-Io dormirò qui..- si intromette indicando il divano.
-Ma Caren.. è scomodo..-
-No tranquilla.. questa credo sia la cosa più comoda degli ultimi mesi...- Fa una piccola battuta e poi torna a guardare il divano in ecopelle nera.
-Va bene..allora.. io vado su..- dice Gabriel scappando al piano di sopra.
Io e Austin lo imitiamo.
I nostri genitori tornano a guardare il film.

-Potevamo accontentarla per qualche notte..- penso ad alta voce.
-Che hai detto?- chiede Austin prendendo un libro in mano.
-Niente..- dico per poi sdraiarmi sul letto e chiudere gli occhi.

In meno di pochi secondi mi addormento.

__

(Sono le due di notte.)

Il mio sonno si interrompe, forse per il senso di colpa o semplicemente per la sete improvvisa.

Mi giro, facendo attenzione a non svegliare Austin e guardo l'ora sul suo telefono.
Sollevo leggermente le lenzuola e sgattaiolo fuori dal letto.
Mi guardo e noto di essere vestita diversamente, molto probabilmente Austin mi ha tolto la maglietta e mi ha messo la canottiera da notte.
Un brivido mi prende dai piedi in su, per colpa del pavimento freddo.

Esco dalla camera e socchiudo la porta.
Mi avvicino alle scale e per colpa del buoio faccio attenzione ad appoggiare I piedi su ogni gradino.
Come immaginavo, scivolo ma riesco ad aggrapparmi al corrimano senza fare troppo rumore.

-Merda..-sussurro cercando di tirarmi su. Il dolore della caduta mi prende dal fondoschiena fino a pochi centimetri più in su, fino a farmi piegare in due per fare le scale.

Arrivo al piano di sotto e ormai i miei occhi sono sono abituati al buoio.
Giro per andare in cucina quando la luce si accende di colpo e mi irrita per qualche secondo gli occhi.

-Nat..che ci fai qui..- dice mia mamma con una tazza di qualche miscuglio in mano.
-Ehm.. niente ma..sono venuta a bere..-
-Ah.. va bene..- dice sbadigliando.

Entro in cucina e dopo aver bevuto dell'acqua, ritorno un salotto con gli occhi ancora stanchi.

-Siediti..- dice raddrizzandosi, picchiettando sul divano.

Annuisco e mi avvicino, per poi sedermi e appoggiare la testa sulla sua spalla.

-Vuoi?- chiede alzando leggermente la tazza.
-No.. grazie..- Faccio un piccola smorfia.

Mi mette la mano in torno alle spalle e con la coperta mi copre, riscaldandomi dal freddo di questa notte primaverile.

-Domani vado a prendere le valige..- dice d'un tratto per poi sorseggiare.
-Ah.. vuoi una mano?-
-No..tranquilla.. tu non devi sforzarti troppo.. e poi sono solo due km a piedi, chiederò al padre di Austin di accompagnarmi.-
-Ah.. okai..- Annuisco e Sorrido.
-Come va con lui?-
-Bene..- Sorrido.
-Però..?-
-Ehm.. non c'è un però.. diciamo che a volte è troppo lunatico, e non lo capisco. -
-Bhe allora siete fatti l'uno per l'altro.- dice per poi soffiare sulla tazza.
-Ah ah ah.. questa tua ironia sadica non mi è mancata per niente.-

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