58 "Imaginary Quarrels"

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Natalie.. ce la puoi fare, trattieni la calma. Respira e continua. Non puoi mollare. Sei qui per il tuo bene..

-No..ehm.. ce la posso fare..- dico cercando nelle tasche dei fazzoletti.
-Aspetta..- dice alzandosi

Lo guardo e lo seguo con lo sguardo.

-Tieni..- dice dandomi un pacchetto di fazzoletti.
-Grazie..- dico prendendone uno e pulendomi le guance e gli occhi.
-Ci sei ora?- chiede accarezzandomi la gamba.
-Ehm..si.- dico sorridendo.
-Vabbhe.. in pratica.. la mia vita ormai è condizionata dalla mia immaginazione. Tutto. Dall'arrivo di Austin alla morte di Holly fino ad arrivare a questo momento.-
-Quando hai avuto l'ultimo film mentale?- dice facendo le virgolette in aria tenendo in mano carta e penna.
-Bhe... prima di venire qui.. in macchina..-
-Cosa ti sei immaginata.?-
-Holly..- dico abbassando lo sguardo.
-Ah.. perfetto...- dice scrivendo.
-Io.. ho anche paura..- dico mettendomi le mani in faccia e successivamente sui capelli.
-Paura.. di cosa..- chiede incrociando le braccia e mettendo il tappo sul retro della biro, sulla punta delle labbra.
-Vedi.. dopo queste visite da te.. io molto probabilmente guarirò, quindi non vedrò più Holly è io non posso perderla un altra volta..- dico sospirando.
-Natalie.. ascolta.. lo so che ormai tu ti sei abituata, quindi per te sarebbe perderla per la seconda volta, ma tu devi capire che tu non l'hai mai avuta indietro. Lo so. È brutto da dire. Eh, si.. tutti ti diranno che lei è viva, che vivrà sempre nel tuo cuore e robe del genere na tu in questo momento devi capire che tutte le volte che hai parlato con lei, dopo la sua morte, bhe.. non è successo. Eh lo so che tu lo sai, ma so anche che tu non te ne convinci e che continui a farlo. Perché tu smetteresti di parlare con lei o comunque di immaginarerla quando sarai consapevole cento per cento che lei ormai non c'è più. Tu la vedi perché hai bisogno di lei e la tua immaginazione, sotto stress, ti porta a immaginare queste cose.-
-Sì ma. Io mi sono anche immaginata che mio figlio fosse morto, che Austin mi avesse tradito. Questa spiegazione ci può stare per Holly ma non per il resto.  Lo sapevo che sarebbe stata una perdita di tempo venire qui. E io che l'ho ascoltata!- dico alzandomi dalla poltrona.
-Hei. Non è colpa mia se tu ti inventi ste cose..- dice Holly con aria da scazzata comparendo dietro di me.
-Ah ecco. Proprio te cercavo..- dico incrociando le braccia.
-Natalie..perché stai parlando da sola e guardando il muro?- chiede Luke picchiettandomi sulla schiena.
-Non è colpa mia se riesci ad impazzire anche con uno dei più importanti psicologi della zona. Complimenti. Continua a dare la colpa a me. Che bella amica.-
-Ma che cazzo ti ho fatto. Guarda che ci metto trenta secondi a farti resuscitare e a prenderti a sberle per tutta la strada di casa!- grido allungando la mano verso l'altro a modi ceffone.
-Eh bhe. Non è colpa mia se ho un amica bugiarda. Se non ho capito male. È colpa tua se sono morta. O sbaglio?- dice avvicinandosi e gridando.
-Cosa..- dico guardandola storto.
-Bhe.. l'hai detto pure tu. Grazie per non avermi detto la verità prima. Sono stata qui tutto il tempo ad ascoltare.-
-Come fai a dirmi che stavi ascoltando se tu sei la mia immaginazione e dovresti saperlo già. Idiota.-
-Bhe svegliati. Ti stai dando dell'idiota da sola.- dice ridendo ironicamente.
-Senti Holly. Smettila. La mia vita fa già schifo. E sono venuta qui perché pensavo che seguendo il tuo aiuto da Amica, potessi guarire. Grazie ancora.- dico andando vicino alla sedia e prendendo la mia borsa.
-Natalie. Dove stai andando..- chiede Luke guardandomi.
-Lontano da qui.- dico aprendo e sbattendo subito dopo la porta alle mie spalle.

Corro verso l'uscita ma subito vengo bloccata dai richiami di May mentre parla al telefono.

-Natalie. aspetta..Scusi signora, c'è stato un problema. La richiamo subito. Salve.- dice buttando giù il telefono e alzandosi, venendomi in contro.
-Cosa è successo?- aggiunge.
-Niente.. Tò.. questi sono i soldi.. tieniti il resto..- dico prendendo dei soldi dalla borsa.
-Ma..- dice prendendoli in mano.

-Natalie..Aspetta..- dice Luke uscendo dalla stanza.
-Devo andare..- dico girandomi.
-Aspetta.. perché te ne sei andata? Hai fissato il muro per dieci minuti e poi sei scappata..- dice sistemandosi il colletto.
-No senti.. io..-
-Ne hai avuto uno..vero?- dice guardandomi negli occhi.
-Uno? Cosa?- dice May guardandomi.
-Sì...- Abbasso lo sguardo.
-Vabbhe dai.. facciamo una cosa.. vai a casa.. e..- dice prendendo i soldi dalla mano di May.
- questa visita.. te la offro io.. - dice rimettendomi in mano i soldi.
-Okai.. allora.. io vado. Buona giornata..- dico sorridendo e affrettandomi ad uscire.

Tiro fuori le chiavi della macchina.
Entro e tenendo aperta la portiera, provo a mettere moto.

-Cazzo.- urlo appoggiando la testa con forza sul sedile.

Macchina. Non mi puoi tradire ora. Ti prego fammi arrivare a casa.

-Qualche problema signorina?- sento dire da un ragazzo.
-Jack?- mi giro.
-Hei.. ciao Natalie...-
-Ciao Jack..- dico uscendo dalla macchina.
-Cosa ci fai qui..-
-Emm... niente sono andata a salutare May.. al lavoro..-
-Ah.. e come mai quella faccia..-
-Bhe, l'auto di Austin non ne vuole sapere di partire..- dico indicandola.
-Ah.. bhe.. posso provare?-
-Certo.. sei la mia unica salvezza..- dico per scherzare.
-Allora.. vediamo..- dice provando a mettere in moto.

Dopo circa 10 minuti di inutili prove.

-Ehm.. no.. non ci sono riuscito. Ci rinuncio..- dice uscendo dalla macchina, asciugandosi il sudore.
-Se vuoi.. ti posso accompagnare a casa e chiamiamo Austin che si intende di queste cose..- dice dacendosi scappare una risata.
-Gia..- Faccio un piccolo sorriso.

Mi avvicino alla macchina e tolgo le chiavi, sbatto la portiera e chiuso la macchina.

-Ti avviso.. c'è da camminare.-
-Lo so.. mi ricordo quando andavamo da casa fino al negozio di scarpe della mamma di Emily.-
-Andavamo? Tu e..-
-E Holly..- dico girandomi dall'altra parte.
-Ah.. ehi ma che hai?- dice abbracciandomi. -Mi ricordo di questa faccia. Tutte le volte che ci litigavi avevi questa faccia.. peccato che ora non sia più possibile..- dice girandomi il viso verso di lui.
-Eh.. già..-

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