101-Epilogo

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Non avevo voglia di vestirmi o comunque di alzarmi dal comodo letto in cui ero sdraiata ma la voce ancora assonnata di mia madre mi obbligò ad andare in bagno a prepararmi.

-Ma che diavolo..- sentivo come se qualcuno mi stesse premendo con forza la pancia ma non ci do troppa importanza. Vado vicino alla vasca e iniziò a regolare l'acqua per farmi un bagno per rinfrescarmi.
Guardai il telefono nel frattempo. Iniziai a messaggiare con Jack e Stephanie per poi andare a mettere un po' di musica e iniziare a spogliarmi per poi infine entrare nella vasca.

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-Ma ti vuoi muovere?- sento bussare pesantemente sulla porta del bagno. È la voce di Lou, ancora assonnata che diventa sempre più rauca.
-un attimo..- avevo chiuso gli occhi per qualche minuto, cercavo di rilassarmi il più possibile, la pancia mi faceva sempre più male e il caldo era insopportabile.

Uscii dalla vasca con qualche difficoltà, per poi mettermi l'accappatoio, prendere un paio di mutande e un reggiseno dal cassetto dell'armadio affianco al lavandino e con i capelli arricciati, uscii anche dalla stanza. Stringo forte l'accappatoio cercando di non scivolare nella strada tra il bagno e camera mia. Lou mi salutò a bassa voce per poi sbattere la porta alle sue spalle.

Mi preparai velocemente e con uno chignon non troppo alto, mi sistemai i capelli senza asciugarli neanche. Misi una t-shirt bianca sbracciata e dei pantaloncini da calcio di un blu acceso e ai piedi delle semplici infradito.

-buongiorno..- dissi salutando con uno sbadiglio mamma e Daniel. Quest'ultimo è seduto a capotavola, con il quotidiano in mano e gli occhiali stile professore di matematica addosso. Mi avvicino per dargli un bacio sulla guancia per poi sedermi e realizzare che giorno fosse guardando il cellulare
-Ho preparato i pancake- sento nello stesso momento la mamma esclamare dalla cucina.
-Oh, finalmente.- aggiunse Daniel.

Esce dalla cucina è un buon profumo si espande piano piano per la sala. Appoggia il piatto sul tavolo e facendosi i complimenti da sola, torna in cucina a prendere l'aranciata per lei stessa.
Faccio un piccolo sorriso per poi vedere scendere dalle scale mia sorella, ancora in pigiama e con un nido di uccelli in testa al posto dei capelli.

-Ma che ore sono? Oh, pancake!?- dice sbadigliando per poi affrettarsi a sedersi di fianco a me.
-Buongiorno anche a te, Loura..- dice suo padre ritirando il giornale.
-Ah ehm, ciao a tutti.- dice per poi addentarne una forchettata. E con ancora la bocca piena, inizia a bere del succo di pompelmo.
-Ma tu davvero ti bevi quella roba?- chiedo schifata.
-Si, e dovresti anche tu, brucia i grassi..-
-Ah bhe, ne riparliamo poi eh..- dissi per poi guardarmi la pancia e mettermi a ridere insieme a lei.
-Mangiate e sparate meno stronzate voi due va.- si aggiunge mia mamma alla conversazione per poi sedersi e cominciare a mangiare con noi.

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-Nat, io vado a farmi un giro. Dammi i soldi che ti vado a fare la ricarica che tanto devo andare anche per me..-
-Chiedili alla mamma. Comunque, grazie.- dico con lo sguardo fisso il cellulare.
-Mh, tu non esci? Sono le tre del pomeriggio..-
-Non ho voglia...-
-Bha.. fai tu.. a dopo- disse uscendo dalla camera.

Mi alzai dopo circa mezz'ora. Andai in sala da pranzo e con delle fragole feci merenda.

-Natalie, ti va di farmi un favore?-
-mh..dimmi.- risposi svogliata a Daniel.
-Prendi la mia macchina e vai da Rose, la sarta e ritirami i vestiti..-
-mmmmh.- feci un verso per poi morsicare l'ennesima fragola.
-dai almeno esci un po'..-
-Va bene..- alzai gli occhi al cielo e ritirai le fragole in frigo. Mi controllai nel riflesso del forno di avere i cappelli a posto e misi le scarpe.
-Ma esci così?- chiese Daniele stupito.
-Si, tanto chi vuoi che incontri..- sorrisi sgarbatamente.
-Va bene..- sorrise lui per poi tornare nella sua camera da ufficio.

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