29"I Will Never Forget You."

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La vita senza di lei non è più la stessa. Non chiedo molto, solo un suo abbraccio, voglio un abbraccio al gusto di "Qui, sola, non ti lascio".

Sono le 6.00.
Mi sveglio, e cercando di non svegliare Austin, vado a farmi una doccia. L'istinto mi dice di prendere il telefono e mandare un messaggio a Holly. Cerco di non pensare a lei, anche se, a malincuore, non ci riesco.

Esco dal bagno, con la faccia tutta bagnata. Un po' per colpa della doccia, e un po' per le lacrime.

Mi avvicino al letto e vado a svegliare Austin.

-Hei..dormiglione- gli accarezzo il viso.
-Mmm... ti prego..fammi dormire..- sento farfugliare.
-Oh su dai, muoviti.- dico tirandolo per un braccio.
-uh va bene, mammina.- dice muovendo le mani a modi bocca.

Mi metto a ridere.

Preparo la cartella. Mi asciugo quei pochi capelli che erano rimasti umidi e vado in cucina.

-Buongiorno..- sento dire dalla madre di Austin.
-Giorno...- Mi siedo sul divano e osservo i genitori di Austin mangiare.
-Tutto bene?- mi chiede il padre.
-Sì si, lei?-
-Oh ma andiamo Natalie. Dammi del tu...ci conosciamo da un sacco.-

E beh, se per un sacco intendi i giorni in cui sono venuta a vivere a casa tua...cioè...5 è davvero tanto..si si..

Mi limito ad annuire.

-Allora...come va..la..- finisce la frase indicando la pancia con lo sguardo.
-Oh em.. oggi, finita la scuola vado all'ospedale per una visita...-
-Ah.. perfetto...-

Sento Austin scendere le scale con la sua solita finezza e gli vado incontro.

-Ciao ma. Ciao pa'. Noi andiamo...-
-Ciao..- dicono in coro.

Arriviamo davanti a scuola.

Mi sembra tutto troppo tranquillo. Si sente proprio che Holly non c'è.

-Wei.- sentiamo Jack da lontano.
-Hei..Jack...- Mi da un bacio sulla guancia e poi saluta Austin.

Le cose tra noi non si sono ancora ristabilite come lo erano prima.
Ma dal funerale si comporta in maniera diversa.

Iniziamo a parlare del più e del meno quando, la campanella inizia a suonare, e noi, con la nostra solita lentezza, entriamo in classe.

Le lezioni cominciano come se niente fosse. Nessun professore che abbia detto qualcosa a proposito di Holly. Fanno solo battute del cazzo sul loro misero stipendio e si comportano da single depressi.

È l'ultima ora prima dell'intervallo.

-Oh ma andiamo. State scherzando spero. Questo è il colmo.- Mi alzo in piedi e tutta la classe rimane a bocca aperta.
-Scusi Signorina Handerson. Cosa sta facendo?- chiede la professoressa di Inglese leggermente alterata.
-Sta scherzando spero. Una nostra compagna non c'è più e non uno di voi prof che si sia interessato alla questione. State scherzando spero.-
Giro la faccia verso Austin e Jack che mi fanno un sorriso di approvazione nonostante lo stupore.

-Signorina Handerson, non mi sembra siano cavoli suoi.
Se permette, io continuerei la lezione.- dice battendo la mano sulla cattedra.
-No, certo che sono cavoli miei. Stiamo parlando della mia migliore amica. Ditemi che state scherzando. Non vi interessa. Ma che cazzo di persone siete. Non avete un minimo di compassione. Niente.- dico sbattendo il banco in avanti.
-Non mi sembra il caso di comportarsi. Handerson. Chiedi scusa. Subito.-
-Oh ma andiamo. Sta scherzando spero.- dico guardandola male.
-Handerson. Cosa ti passa per la testa. Sono un tuo professore e mi devi portare rispetto.-
-Rispetto? Io? Per persone che se ne fregano per gli altri? Sta scherzando. Ma andiamo.-
-Non accetto un tono del genere. Non nella mia classe, e neanche a me! Ora si sieda o sarò costretta a farle la nota.

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