70 "It Is A Matter Of Dreams And Nightmares"

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Mi faccio avanti e dopo aver chiuso la porta mi avvicino alla poltrona, dove l'ultima volta, Luke mi aveva fatto sedere per fare conversazione.

-Bene.. il dottor Hanson mi ha parlato di questo tuo "problema" ad immaginare le cose e..-

Come immaginavo. Un tram di parole mi assalgono e non riesco più a riprendere il filo. Cerco invano, di tornare con i piedi per terra cercando di smettere di fissare quegli occhi e il movimento delle labbra di quell'uomo.

-Quindi.. cominciamo subito..-dice alzandosi di scatto e andando nella stanza dove entrai pochi minuti prima.
-Ehm.. aspettate.. non devo parlare?- chiedo guardando Luke alzarsi.
-Non ora... adesso devi.. rilassarti e chiudere gli occhi..- dice alzando leggermente le spalle.
-Vieni..-dice prendendomi la mano e facendomi sedere sul piccolo ma comodo divanetto dietro di lui.
-Ora.. sdraiati e rilassati..- dice accarezzandomi le tempie fino a farmi chiudere gli occhi.

Okai.
Lasituazione si fa alquanto imbarazzante.

-Ora Natalie.. Dimmi come ti senti..- -Bene.. ma cosa..-
-Perfetto..-

Apro leggermente l'occhio e noto i due dottori parlare, uno girato verso l'altro, scrivendo nello stesso momento su dei fogli.

-Nat. Ci sapresti dire da quanto va avanti questa storia?- chiedono osservandomi.
-Ehm.. io veramente tel'avevo già detto e comunque non saprei dirti di preciso il giorno ma più o meno da ottobre..-
-Ah.. bhe si hai ragione..-
-Scusate ma a cosa serve stare qui? Fatemi parlare o altro ma non fatemi stare zitta.. mi sento sottopressione e oddio.. mi sembra una messa in scena..- dico alzandomi.
-Nat..aspetta.. dobbiamo ancora iniziare..- dice Luke guardandomi negli occhi.
-Ma..- cerco si protestare.
-Devo stare qui..fallo per te..- dice subito dopo.

Dopo un ora..

-Okai..credo che per oggi possa bastare..- dice Andrew sorridendo.
-Nat..tranquilla..- dice Luke accarezzandomi la spalla.

Mi rendo conto solo dopo di avere la faccia tutta bagnata e gli occhi lucidi.
Mi hanno fatto sfogare e adesso mi sento più leggera.

-la seduta è durata più dell'ultima volta..-dice sorridendo.
-Bhe.. si..-rispondo accettando i fazzoletti offerti da Andrew.
-Ora se vuoi.. puoi andare..-
-Non mi volete dire di cosa soffro?- chiedo asciugandomi le lacrime senza rovinarmi il trucco.

Che per trucco intendo un filo di mascara.

-Bhe se proprio lo vuoi sapere non abbiamo una vera e propria cura o robe del genere.. tu hai un immaginazione tale da farti annebbiare la vista. Adesso te lo spiegherò cosicché tu mi segua senza incantati. .- dice sospirando un lieve sorriso per poi ridere per qualche secondo.
-Ma.. io? Come ha fatto?..- chiedo cercando di non cambiare colore della pelle. Trasformandomi in un pomodoro talmente provo imbarazzo.
-Si leggeva dai tuoi occhi.. comunque.. la tua immaginazione è anche dovuta a cose che tu desideri o meno. È una cosa dovuta a sogni e incubi. Alcune cose, come immaginare la morte di Austin, erano incubi, tu sogni ad occhi aperti. E lo so che anche molte ragazze lo fanno. Si fanno questi filmini ma loro per qualche minuto, tu invece, queste cose le vivi. Non c'è una cura. Devi solo gestirle. Ora devi solo riposare. Non ti darò pastiglie per colpa della tua gravidanza. Da come ci hai raccontato.. svuotarti ti rilassa e infatti per un po' di tempo non ne hai più avuti o per lo meno, hai avuto un piccolo inconvegnente dovuto a qualche problema tra te e il protagonista del sogno..Ora se sei soddisfatta, puoi anche andare..-
Mi spiega con calma il dottore cercando di non farmi perdere la concentrazione.

Annuisco e rimango a bocca aperta.

Se l'avessi saputo prima..

- Chi devo ringraziare?- mi alzo in piedi e prendo il telefono mettendolo in tasca.
-Ehm.. credo che il dottor Luke si debba prendere il merito di tutto..- dice Andrew accompagnandomi all'uscita.
-Va be.. grazie di tutto..- dico uscendo e chiudendomi la porta alle spalle.

Subito dopo aver salutato May, esco e chiamo Austin per farmi venire a prendere.

-Dimmi..-
-Austin. Ho finito.. vieni a prendermi?-
-Eh..piccola.. non posso.. adesso.- dice interrompendomi, facendo un respiro profondo.
-Ah.. allora.. verrò a piedi..- Annuisco e chiudo la chiamata.

Prevedo già mezz'ora di camminata prima di arrivare a casa.
La porta dietro di me si chiude.

-Hei.. Nat. Ti serve un passaggio?- chiede May tirando fuori le chiavi dalla borsa.
-Eh magari. Te ne sarei grata.- dico ridendo.
-Dai sali..- dice aprendo la macchina.

Saliamo su una piccola decappottabile. Color grigio scuro.
Con il tettuccio e gli specchietti di un bianco sporco.

Mette in moto, e dopo esser uscita dal parcheggio, ci dirigiamo verso la strada di casa mia.

-Scrivimi la via.. qui. - dice indicando il navigatore touche della macchina.
Annuisco e dopo averlo scritto mi lascio andare sul sedile accanto al suo.

Durante il viaggio si fece per poco tempo un silenzio di tomba.

-Avete già deciso i nomi?- chiede tutto d'un tratto, prima di imboccare una via, vicino a casa di Jack.
-Ehm.. no. Sinceramente non ho ancora parlato con Austin di questa cosa. Credo di avere qualche idea..- -Ma sai già? Maschio o femmina..?-
-Avevo già detto a Gin.. ehm.. alla ginecologa di non rivelarmi il sesso. Voglio una sorpresa..- dico guardando fuori dal finestrino.
-Ah.. bhe non so come fai.. io vorrei saperlo subito.- ride per poi guardarmi.

-Ecco. È questa la casa di Austin..- dico indicando d'un tratto una piccola villetta.
-Ah.. perfetto..- dice avvicinandosi per poi parcheggiare.

Esco dalla macchina e lascio che la porta, con una leggera spinta, si chiuda da sola.

-Vuoi entrare?- chiedo aprendo il cancelletto con le chiavi.
-No.. ehm.. preferirei lasciarti stare. È poi devo andare a casa.. a guardare Armony..-
-Ah.. okai. Allora. Ci vediamo..- dico aprendo il cancelletto per poi scappare dentro casa.

Lei annuisce e rimette in moto.
Apri la porta e la chiudo subito dopo.
Mi avvicino al tavolo della cucina e mi siedo appoggiando la testa sulle braccia per la stanchezza.

-Sei gia tornata!?-sento Gabriel alle mie spalle.
-Ah si ciao..- dico girandomi leggermente per poi tornare alla posizione di prima sbadigliando.
-Oddio. Non ti sforzare a mostrare tutto questo entusiasmo..- dice ironicamente facendosi scappare una risata.
-Scusami. Solo che sono stanca e vorrei solo dormire..- dico alzandomi per poi abbracciarlo.
-Non ti preoccupare..- dice stringendomi forte.

Ma da quando abbraccio Gabriel? bha la stanchezza mi da alla testa.

-Nat.. vuoi che ti accompagni nel letto?- sento dire prima di chiudere gli occhi e cadere in un sonno pesante.
-Nat?- sento sussurrare prima ancora.

Un qualcosa di caldo mi tiene stretta per un certo periodo di tempo fino a farmi distendere su qualcosa di morbido.

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