The Fear

23' Capitolo

"E' sempre così quando fate le vostre riunioni del cavolo?" chiese Cora mentre affiancava Arden ad uno dei tre tavoli che i componenti del Crimson avevano occupato in biblioteca per sistemare le ultime cose del giornale prima che venisse pubblicato il giorno a seguire.

Arden la guardò con la cosa dell'occhio sorridendole appena, con le mani piene di fogli. Mancavano solo le ultime pagine, e gli stagisti se ne stavano occupando, lei e Miles dovevano decidere come impostare la prima pagina invece. Il resto era fatto. Arden stessa aveva partecipato a poche riunioni simili al giornale, ma si, tutte erano così rumorose. La biblioteca era già stata chiusa da un paio d'ore ma il giornale aveva il permesso scritto dei 'piani alti' (come avrebbe detto Miles) per stare a sistemare le ultime cose.

"In realtà, credo proprio di si-" sorrise guardando l'amica che aveva il compito di.. Cora non aveva nessun compito a dire il vero. Ma aveva litigato con Felicia per qualcosa, e con Ruthie non ci sarebbe stata nemmeno morta, quindi..

"Figo. Dovrei fare domanda anche io per cominciare a lavorare qui, sai? Certo, credo che non mi prenderebbero mai con la facilità con cui hanno perso te, ma è pur sempre un tentativo, no?"

"Certo Cora. Mi fai passare adesso?" Arden si concesse una risata. Doveva raggiungere il tavolo di Miles. Lì avrebbero sistemato gli ultimi ritocchi, gli stagisti avrebbero finito le ultime pagine e finalmente se ne sarebbero potuti tornare tutti nelle rispettive stanze/case/confraternite per farsi una bella cena e poi una dormita.

"Miles, ho stampato l'ultima parte che mi avevi chiesto, che dici? Quale dei due tipi di scrittura vuoi?" e sollevò due fogli in aria mentre guardava il capo del Crimson sudare su quella decisione.

"Quella a destra, decisamente. Voglio qualcosa di pulito, niente fronzoli." e l'indicò con una penna mentre lei annuiva e si dirigeva verso la stampante per poter fare altre fotocopie di quello che aveva chiesto Miles.

"Come sta Harry?" Cora si mise seduta sulla scrivania che era dedicata ai volantini di ogni genere, non è quindi difficile dedurre che ne fece cadere a terra più di uno.

"Perché non lo chiedi a lui?" sbuffò Arden.

Cora rise di gusto.. "Ritengo che l'odiare i maschi sia un onorevole e vitale atto politico.." e la guardò di sbieco con il sorriso di chi la sa lunga. "Sai chi lo disse?"

"Robin Morgan, ed aggiunse anche: gli oppressi hanno il diritto di odiare l'intera classe che li sta opprimendo." e guardò l'amica con un'occhiata davvero annoiata. "Ma io non sono una femminista come te, Cora, mi dispiace, ed Harry non lo odio perché non mi ha mai oppresso, va bene?"

"E allora perché rispondi come se.. che ne so? Come se ti avesse fatto un torto e non ti importasse di lui?"

"Cosa?"

"Si, insomma. Non vi si vede nemmeno più in giro insieme dopo quella festa nel locale in cui ci ha portato, eppure.."

"Eppure cosa?" la voce di Arden stava salendo troppo. Sentiva l'angoscia assalirla. Si era accorta di come Harry la trattava con estrema sufficienza, ma sperava che così non fosse per gli altri.

"Eppure siete andati via insieme. Sei tornata il mattino seguente che avevi un profumo maschile che è suo, Arden, inutile negarlo che non ce ne siamo accorte tutte."

"Sta zitta, Cora." accorse a coprirsi il viso coi capelli mentre aspettava che la dannata stampante finisse il suo lavoro.

"Cora, smettila di distrarre la mia vice e vai ad aiutare gli stagisti oppure porta il tuo culo fuori di qui." La voce di Miles non aveva mai detto nulla di più bello durate tutta la giornata, ed Arden si sentì rinvigorire a quelle parole.