"La riaccompagno io." La voce di Harry portò il silenzio tra gli altri ragazzi mentre faceva un cenno verso Arden. Miles e Cora discutevano su quanto sarebbe stato scomodo il viaggio nella minuscola macchina di Ruthie. Invece che portare sollievo le parole di Harry pietrificarono un po' tutti. Lo guardarono, poi guardarono Arden.
Cora aveva uno sguardo preoccupato in volto, sembrava sinceramente in pena per la sua amica anche se non sapeva (perché non poteva) che Arden non era poi così dispiaciuta di ritornare al campus in compagnia di Harry. Certo la serata non era stata proprio delle migliori visto lo stato di imbarazzo che avevano vissuto dopo quel 'quasi bacio' che c'era stato vicino alla macchina.
Ma questo era l'effetto che Harry le faceva. Nonostante non fosse proprio a suo agio non poteva fare a meno di essere attratta dal suo fascino e dalla calma che seguiva quel ragazzo ogni volta che stavano insieme.Non poteva fare a meno di pensare alla proposta di dormire nella stessa stanza. Non era sicura di volerla rifiutare, ma non sapeva nemmeno se Harry aveva ancora intenzione di invitarla a stare da lui. Era sicura che non era una proposta maliziosa. Non sapeva perché, ma ne era sicura. Sapeva che Harry non avrebbe fatto nulla di sbagliato con lei. Era un sesto senso.
Lo stesso sesto senso che le metteva un'agitazione strana nello stomaco ad averlo vicino seduto al tavolo, così vicino che a tratti i loro gomiti si scontravano.
"Si, torno con Harry. Così starete più comodi." disse senza guardare nessuno negli occhi, evitando di aggiungere altro. Si sentiva troppo osservata e questo la metteva in imbarazzo.
"Pensavo che non scorresse buon sangue tra voi due." disse Ruthie dando forma al primo pensiero che le si era formato in testa.
Nessuno le rispose. Harry ed Arden erano impegnati ad osservare i loro piatti vuoti, così tutti gli altri. Necessitavano di cambiare argomento, ed in fretta anche. "Come vanno le cose al giornale?" chiese Cora con un sospiro guardando Miles.
"Oh, benone. Siamo un po' troppo impegnati, ma va bene. Non so se ne eravate a conoscenza, ma Harvard era lì lì per prendersi una pausa a causa della morte di Osborn, per fortuna la direttrice Stone è riuscita a calmare le acque abbastanza in fretta da evitare questa tragedia. Come si può pretendere che un campus come quello di Harvard chiuda? Insomma, siamo realisti, non è possibile contare con precisione quanti undergraduate si laureano ogni anno ad Harvard. Per non parlare delle varie specializzazioni. Fermare questo processo sarebbe da pazzi e un problema."
"Come un enorme Sciopero." concluse Arden guardandolo.
"Esattamente, esattamente Arden. Come un enorme sciopero." e l'indicò con l'indice mentre annuiva in modo connivente. "Per fortuna è stato tutto sistemato."
"Io non sapevo tutto questo." continuò Ruthie.
"In realtà ne hanno parlato parecchi siti internet, ma hanno fatto di tutto per tenere a bada la notizia." rispose Arden. "Comunque sia- e guardò Miles- sulla morte di Umbert? Ancora nulla?"
"Nulla." sussurrò in tono cupo Miles mentre si guadava attorno. "La famiglia comincia a perdere le speranze, e non solo quella.." lasciò cadere l'argomento sul vago.
"Prima o poi troveranno il colpevole, ne sono certo." aggiunse Harry. Essendo diventato abbastanza amico di Miles sapeva come andavano le cose che agli altri studenti venivano celati. E sapeva quindi che in molti consideravano la morte di Umbert non casuale, ma un omicidio.
Altro silenzio. Harry guardò Arden con la coda dell'occhio, non voleva dare a vedere che la stava fissando, ma non poteva nemmeno fare a meno di farlo. Era stanca, aveva il viso pallido e gli occhi erano più stanchi del solito. Qualcosa non andava, ma c'era una differenza, ed Harry comprendendone l'esistenza si sentì pervadere da un calore piacevole: c'era stato un periodo, quando appena si erano conosciuti, dove lui non sapeva spiegarsi il perché dei suoi stati d'animo, adesso invece sapeva più di chiunque altro su di lei.
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The Fear
FanfictionLa Paura non è solo una cosa astratta. La Paura non è il mostro nell'armadio, ne il fantasma sotto al letto e tanto meno quella sensazione spiacevole dell'essere osservati da qualcuno. La Paura è qualcosa di vivo e concreto. Qualcosa che si svela a...