All'interno della casa era tutto estremamente silenzioso. Arden era seduta sul pianerottolo della casa, le gambe penzoloni oltre il bordo, un coltello nella mano sinistra e un pezzo di legno nell'altra mentre giocava a farne una punta acuminata. Aveva sulle spalle la pesante pelliccia della quale non aveva infilato le braccia e di volta in volta sollevava lo sguardo per trovare delle Anime a volteggiarle intorno nel buio che andava diradandosi. Segno, almeno per loro, che si stesse avvicinando il giorno. La nebbia era scomparsa dopo due ore che aveva fatto la sua comparsa, ma il freddo continuava a bloccarli nella loro morsa.
Era sicura che tutti gli altri stessero dormendo all'interno della casa, anche lei ci aveva provato, tra le braccia di Harry, ma non ci era riuscita, così era uscita a prende dell'aria fresca, o meglio: fredda.
Lo stomaco le brontolava: avevano trovato solo l'acqua nel buio pesto della notte, avevano fatto dei caffè con delle vecchie bustine rudimentali.. Si aspettava che il caffè fosse orribile ed invece non ne aveva mai bevuto uno migliore: era intenso e profumato.
'Almeno questo' aveva pensato.. 'almeno il caffè è buono."
Sentì dei passi alle sue spalle. "Harry?" Sussurrò.
"No.. Sono io." Canyon si era fermato sulla porta, dietro la tenda chiusa.
"Hey, quale buon vento." Sorrise Arden riportando l'attenzione sul suo pezzo di legno e sul suo coltello affilato.
"Non hai dormito molto."
"Mi piace l'idea di lasciare a voi primedonne il vostro riposo di bellezza." Continuava a sorridere. Qualcosa della sera prima le aveva messo il buonumore..
"Sai.." Sussurrò Canyon, dai rumori lei prevedeva che si fosse messo a sedere dietro la tenda. ".. credo che se tra tutti noi dovessimo scegliere un capo, un capo vero.. quello saresti tu. E non lo dico solo per il fatto che tu sia stata sveglia tutta la notte."
"Mi lusinghi. Ma di solito sto sveglia anche quando non dovrei, quindi credo che come capo-branco vi deluderei parecchio." Rise di gusto mentre rischiava che il coltello le scivolasse di mano.
"Harry mi ha detto come ti sei accorta del lago prima ancora di arrivarci, come sei arrivata alla conclusione che gli alberi più vicini all'acqua fossero quelli più caldi.. e della destrezza con cui ti muovevi." Sussurrò oltre la tenda.
"Harry esagera." Rispose lei, aveva smesso di sorridere e anche di trafficare con il coltello.
"Sarà inutile tutto quello che dico, vero Daisy?" Questo la fece sorridere di nuovo, e riprese ad affilare il pezzo di legno.
"Speravo mi chiamassi così, sai? Non avrei mai detto." Lasciò uscire una risata vera. "Sai, Canyon, se mi raggiungi qui fuori prometto solennemente sulla mia vita che mi comporterò come un Protector.. Ti difenderò da tutto." Lo pensava davvero ma non credeva che sarebbe stato troppo efficace quello he gli aveva proposto.
"Avevo una tata da piccolo sai?" Le chiese all'improvviso Canyon, come se non avesse sentito quello che aveva detto. "Tutti la chiamavano Miss. Olive, anche io a dire il vero la chiamavo così, ma quando non c'era la denominavo: Miss. Dio-Tanto-Punisce-Tutti, poi, quando ho smesso di credere in Dio per me è diventata: Miss Satana." Ridacchiò. Arden aveva drizzato le orecchie e aveva smesso di usare il coltello. "I miei genitori erano delle persone fantastiche, non ricordo una cosa brutta che mi abbiano fatto. Ma spesso avevano da fare, varie questioni di lavoro che un bambino non può certo capire. Così mi toccava Miss. Olive. Nel caso non te ne fossi accorta- cominciò con la voce divertita in modo amaro- sono una persona alquanto indisciplinata, alla quale non piacciono gli ordini, quindi non è difficile dedurre il mio passato da piccolo ribelle. A lei non andava a genio." E tirò un sospiro.
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The Fear
FanficLa Paura non è solo una cosa astratta. La Paura non è il mostro nell'armadio, ne il fantasma sotto al letto e tanto meno quella sensazione spiacevole dell'essere osservati da qualcuno. La Paura è qualcosa di vivo e concreto. Qualcosa che si svela a...