"No! Harry! No!" urlò una voce. Era quella di Miles, e, benché sapesse della sua presenza, si accorse di lui sono in quel momento. "Non puoi farlo.. ma ti rendi conto di come sarà orribile per voi due?" Era nel panico.
"McMiller, ma sei serio?" chiese Cora con gli occhi fuori dalle orbite.
"Ovvio che lo sono!" gridò lui. "Ma lo vedete?- indicò Harry- Arden ti odierà con tutta se stessa quando saprà che hai preso una decisione simile. Non puoi farlo. Questo è punire entrambi." indicò Harry.
"E allora che cosa dovrebbe fare?- urlò Irbel- lasciarla un'Obliata? Svegliati! La nostra migliore amica rischia davvero di non essere più la stessa e tu ti preoccupi di.. di certe cose?!"
"Mi preoccupo di certe cose perché per molti di noi non è solo una migliore amica. Per te, ad esempio. Ma forse ti gioverebbe solamente se lei non potesse più stare con Harry, dico bene?"
"Non osare nemmeno farmi passare per un villano!" urlò Irbel facendo dei passi verso Miles.
"Oh, chiudete il becco, tutti e due." disse Gabriel senza prestare loro la minima attenzione. Caddero di nuovo nel silenzio tombale di quando Harry aveva avvertito di accettare. Guardò il fratello minore con il volto privo di colori. "Sei sicuro, Harry? Di voler fare una cosa simile?"
Harry annuì solamente.
"Bene, non mi piacciono molto i drammi. Vediamo di spiegarti le regole prima di procedere. Lei ricorderà fino alla sua paura e non saprà nulla di quello che è accaduto qui dentro. Non saprà la ragione per cui tu la respingi e probabilmente sarà un po' fredda nei tuoi confronti. Questa è una concessione della paura del nostro Walsh, alla quale, tra parentesi, non sei piaciuto affatto." e Pogar sorrise in modo tagliente ad Harry. "Ma tutto sommato- disse appoggiando di nuovo le mani sulle spalle di Arden- ottima scelta signor Styles. Come ben sappiamo: il gioco a volte vale la candela." sussurrò abbassando gli occhi sulla testa della ragazza che sedeva immobile ad occhi chiusi.
Loro tutti videro Pogar cominciare a sussurrare delle parole in una lingua a loro totalmente sconosciuta, serrò gli occhi e le mani sulle spalle di Arden, poi videro il suo viso diventare rugoso per un attimo solamente, mutare forma come un'orribile mostro, aprì gli occhi ed erano bianchi, nessuna pupilla, un po' in contrario di come erano gli occhi del pagliaccio di Walsh. Prese a sussurrare le parole più in fretta e gli orologi appesi alle pareti o appoggiati sui tavoli e sulle credenze presero a girare all'impazzata segnando tutte le ore e nessuna di loro in particolare. D'un tratto poi, tutto si fermò. Potevano sentire i loro respiri, ma nient'altro. Pogar aveva smesso di parlare e aveva richiuso gli occhi, era tornato il suo 'normale' volto e adesso le sue mani allentavano la presa sulle spalle di Arden.
Fu quest'ultima a spezzare il silenzio. Quello che fece, il modo in cui reagì esattamente cinque secondi dopo quello strano rito che aveva fatto Pogar, ricordò a ciascuno di loro quando qualcuno emerge dal fondale di un mare profondo, e prende ossigeno a pieni polmoni spalancando la bocca, serrando gli occhi, e cercando disperatamente di mantenere il controllo di se stessi. Ecco, Arden prese un grosso respiro rumoroso allo stesso modo. Poi spalancò gli occhi.
Harry, che pensava di averla vista per l'ultima volta in vita sua morirgli tra le braccia, sentì uno strano movimento all'interno del suo stomaco, come di piacere e di sollievo. Era viva, non importava cosa avrebbe dovuto patire (non in quel momento per lo meno) Arden era viva, ed era tutto quello che contava nella sua mente. Miles gli aveva detto di non prendere quella decisione troppo alla leggera lasciando intendere che Arden avrebbe preferito essere un'Obliata piuttosto che non poter avere Harry nella vita 'vera'.. Ma lui, Harry, era sicuro di quello che aveva scelto, perché mai avrebbe messo i suoi interessi prima di quelli di Arden. Ma aveva dimenticato un piccolo particolare: non esistevano più 'suoi' o 'miei' interessi.. erano legati, e se una cosa avrebbe fatto sentire male Arden lui ci avrebbe sofferto tre volte tanto.

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The Fear
Fiksi PenggemarLa Paura non è solo una cosa astratta. La Paura non è il mostro nell'armadio, ne il fantasma sotto al letto e tanto meno quella sensazione spiacevole dell'essere osservati da qualcuno. La Paura è qualcosa di vivo e concreto. Qualcosa che si svela a...