48' Capitolo

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(A.n. Ciao a tutte voi magnifiche. Non è mio solito scrivere troppe note autore in questa storia, in effetti mi prendo pochi i santi della vostra lettura semplicemente per ringraziarvi di cuore per tutto quello che fare. Le letture, i voti e tutto il resto va aumentando di giorno in giorno, e per me personalmente è una soddisfazione enorme vedere che la storia è di vostro gradimento. Vi amo, vi ringrazio, vi invito a non smettere mai di darmi la vostra opinione, e vi mando un grandissimo bacio. Buona lettura, spero il capitolo sia di vostro gradimento xx)

Quando furono alla porta della casa di Walsh non bussarono. Entrarono semplicemente, silenziosi, con le loro cose per la testa. Ci sarebbero stati solo i Rimemori? Pareva che Walsh avesse richiesto solo la loro presenza.

Di fatti, però, quando si trovarono nel soggiorno, seduti ad accerchiare il tavolo rettangolare c'erano sia Walsh e Canyon, sia i Protector, tutti quanti.

"Vi stavamo aspettando." disse semplicemente il vecchio. Harry lanciò un'occhiata furibonda prima a Miles, che abbassò il capo, poi ad Irbel, che fece lo stesso.

"Non era una riunione solo per noi quattro?" chiese Arden mentre si metteva seduta indicando il professore, Canyon ed Harry seduto accanto a lei.

"Così doveva essere, in effetti, ma-"

"Ma noi facciamo parte di questa cosa quanto voi- intervenne Cora- e non vediamo nessuna ragione per cui voi dobbiate nasconderci qualcosa. Giusto Gabe?" chiese facendo un cenno a Gabriel, seduto di fronte a lei. Annuì e poi lanciò un'occhiata al fratello minore, un'occhiata di cui solo loro due potevano cogliere il significato.

"Hai altri fascicoli sul mio conto, Hart? O la mia vita ha smesso di sembrarti così interessante?" cheise Harry con un sorriso talmente malevolo che Canyon si lasciò uscire una risata vera, nonostante il clima teso.

"Finitela!" ruggì Walsh sbattendo una mano sul ripiano di legno. "Sono il vostro diavolo di professore dentro le mura di Harvard, ma fuori di lì pretendo che voi siate delle persone mature e piene di responsabilità che non litigano per ogni cosa." la voce era alta come nessuno di loro l'aveva mai sentita.

"Wow.. vecchio, ma che diavolo succede?" sussurrò Canyon davvero sorpreso.

Calò il silenzio. Walsh aveva il viso più che afflitto, sembrava una persona che non sa da che parte iniziare un discorso che può risultare talmente corrosivo da lasciarti senza più la voglia di parlare di niente.

"Professore, sta bene?" parlò poi Arden sinceramente preoccupata mentre tendeva la mano sul ripiano. Walsh a quel punto sollevò lo sguardo verso di lei e le fece un piccolo sorriso prendendole la mano e stringendola come a trovarci conforto.

"Si, scusatemi. Siamo tutti felici che tu sia tornata, comunque." e picchiettò sulla mano di Arden in modo paterno ed affettuoso. "Qualcuno più di altri, ovviamente." pareva essere tornato il vecchio Walsh, ma non lo era affatto.

"Già, cerca di informare dove stai andando la prossima volta!" partì una serie di cori contro Arden da parte di tutti quelli che l'aveva cercata. Arrossì imbarazzata.

"Scusatemi." cercò di sorridere. "Non pensavo vi sareste scomodati tutti. E poi.. credevo che avrei trovato Harry, ma a quanto pare non era così." ridacchiò.

"Spero per i vostri culi del diavolo che abbiate risolto perché altrimenti sarò costretto a rinchiudervi in una cella fin quando non sarete di nuovo Gatsby e Daisy." minacciò Canyon con un sorriso.

"Oh, hanno risolto eccome." parlò la voce di Miles. Stava sorridendo verso di due, senza cattiveria. "Parlavano un sacco quando li ho trovati." aggiunse. "Scusatemi per come mi sono comportato." aggiunse abbassando gli occhi. "Sapete che certe cose le dico ma non le penso."

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