The Fear

79' Capitolo

"Katarina, ti presento Arden Ibsen, la mia migliore amica nonché vice direttore del Harvard Crimson e una delle studentesse migliori di tutta l'università." Cora sorrise ampiamente indicando Arden che si era alzata dal divano per poter stringere la mano alla donna che era appena entrata nella stanza. "Arden, lei è Katarina Kowalski, una persona davvero speciale e decisamente non noiosa che aiuterà le nostre mere esistenze." disse la ragazza mentre Katarina ed Arden si stringevano la mano.

Quest'ultima si perse nell'osservare l'aspetto della donna che si trovava davanti. Aveva i capelli di un biondo molto chiaro, ma non erano tinti, era palese che fossero i suoi capelli naturali, gli occhi erano contornati da ombretti e matite nere, troppo tracciati, quasi soffocavano l'azzurro spento dell'iride, per il resto il viso aveva un non so che di maschile, forse la mascella troppo pronunciata, ma era bella, bella come può esserlo un amazzone. Il naso era delicato e  le labbra pallide ma piene, non truccate affatto (infatti quasi non si notavano sul volto a causa del troppo trucco agli occhi). Le sue mani erano fredde e le ricordarono un ragno, aveva troppi anelli e delle unghie colorate troppo lunghe per i suoi gusti. Vestiva un semplice abito a tubino nero, non troppo lungo non troppo corto, calze velate nere e tacchi dello stesso colore. Sulle spalle portava una pelliccia piccola e di un rosso intenso.. Nel complesso non era affatto male come prototipo di donna.

"Piacere di conoscerti." le disse. Non le sembrava il caso di darle del lei, insomma, sembrava più giovane di Canyon e magari si sarebbe addirittura offesa se una ragazza di poco più di vent'anni le dava del lei.

"Il piacere è tutto mio." rispose lei. Aveva un accento che Arden non seppe ben definire, sembrava francese (almeno questo le diceva la sua debole esperienza con Brigitte Dumont, a casa di sua madre), ma lei aveva un aspetto più.. esotico, ed il nome non era decisamente francese. Si sedettero entrambe un po' imbarazzate mentre Cora si muoveva sinuosa tra i divani per arrivare ad afferrare tre bicchieri di vino e una bottiglia per poi appoggiarli nel tavolo tra i divani. Così circondate da libri e cianfrusaglie sembravano uscire da una fotografia degli anni venti, e per tutta onestà, Katarina ne aveva anche l'aspetto.

"Oh forza, non siate così congelate. Anche se sono sicura che dopo un paio di bicchieri di vino le nostre lingue saranno molto più sciolte e noi molto più propense ad ascoltare e rivelare segreti."

"Cora.. sei così piena di vita che non capisco come mai tu abbia richiesto la mia presenza qui, pagandomi il doppio di quanto qualcuno mi pagherebbe di solito." disse Katarina con una lieve risata mentre sollevava il bicchiere e ne odorava il contenuto. Parve approvare, difatti bevve il primo sorso. Presto fu seguita dalle altre due.

"Ti ringrazio davvero di cuore. Ma non sono stata io a pagarti così tanto. Ma bensì un nostro amico.." fece un cenno della mano di noncuranza ".. e se ti dicessi che è anche il direttore del più importante giornale di tutta la scuola, temo non mi crederesti." scoppiò a ridere ed Arden spalancò gli occhi.

"Miles?" chiese senza parole. Cora annuì. "Proprio lui." disse infine.

Katarina le interruppe. "So parecchie cose di Cora Crane, lei stessa mi ha rivelato tutto di se stessa come un treno in corsa- questo commento fece un po' arrossire chi era stato tirato in causa- ma tu, Arden- le piacque il proprio nome pronunciato dalle labbra femminili e spente di quella donna un po' trascurata- non sembri una di molte parole."

Lei sorrise. "Non ci sono molte cose che potrei dire su me stessa ad un primo incontro con qualcuno. Forse è per questo che sono circondata da poche persone fidate." si strinse nelle spalle.

"Affascinante come teoria, ed alquanto veritiera." disse Katarina fissandola con occhi pieni di interesse. Arden lanciò un'occhiata a Cora e trovò ques'ultima a fissarla con un sorrisone che pareva volerle dire: adesso siamo qui, non pensare alle cose brutte, pensa solo a divertirti. "Dove sei nata?"