38' Capitolo

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Quando Harry ed Arden raggiunsero di nuovo gli altri restarono a bocca aperta. Senza parole, letteralmente spiazzati. Ad Arden rischiò di scivolar di mano una delle bottiglie che portava tra le braccia mentre osservava la persona che si era aggiunta al loro già corposo gruppo. Non voleva cominciare a boccheggiare come un pesce e, superata la sorpresa, aveva solo voglia di prendere grandi boccate d'aria prima di cominciare a riempire di pungi la faccia della persona davanti a lei.

"Avanti ragazzi- intervenne Walsh- indicando il tavolo ai due perché potessero appoggiarci le bottiglie che avevano trasportato. Erano stati tirati fuori dei bicchieri e tutti stavano guardando muti la scena. Perfino chi non poteva immaginare le avversità che c'erano tra Harry, Arden ed Irbel Hart, che in quel momento era in piedi accanto a Canyon con addosso ancora il suo cappotto e la sua aria da schifoso snob- dobbiamo parlare." continuò il professore.

"Io ve lo avevo detto che non vi sarebbe piaciuto." ridacchiò Canyon. L'unico a potersi permettere delle risate in quel istante.

"Cos'è questo, Walsh? Uno scherzo?" la voce di Harry era troppo alterata.

"Mr. Styles, un po' di rispetto per favore.. resto comunque il vostro professore."

"Al diavolo!" fu la risposta. "Tu lo sai, sai tutto quello che è successo tra..  tra Irbel e tutti i presenti nella stanza che frequentano la scuola. Perché lo stai facendo? Perché lo porti qui? Non è già abbastanza difficile così?" tutti i presenti, compreso Canyon e Gabriel, non potevano che essere d'accordo con quello che stava dicendo Harry.

"Fatemi spiegare. E poi vorrei aggiungere che io non vi ho chiesto spiegazioni su chi avreste scelto come Protector." il professore sbuffò una risata mentre invitava tutti a mettersi a sedere attorno al tavolo della cucina. Stava già riempiendo i bicchieri.

"Protector sarebbe cosa? Un nuovo termine? Abbiamo già una Porta, una Dimensione, la Paura, gli Obliati e i pivelli laggiù- Canyon indicò Cora e Miles- hanno anche sentito la necessità di chiamarci Rimemori.. adesso Protector. Tra un po' comincerò a fare confusione." era serio. Prese un bicchiere di vino e ne prese un sorso troppo lungo.

"Ho parlato con Pogar, di nuovo." sussurrò Walsh quando tutti erano attorno al tavolo. "Le ho proposto l'idea di avere delle persone che controllassero che lei non manipolasse la Porta mentre noi stiamo affrontando la Paura. Mi ha riso in faccia ed ha detto che potevamo fare come ci pareva.. che non siamo i primi, anzi, a chiedere una cosa simile."

"Cosa?" chiesero in coro Arden e Canyon.

"Oh mio Dio.. non ce la faremo mai. Abbiamo condannato noi stessi a degli Obliati-" continuò Canyon prendendo un altro sorso e finendo così il suo bicchiere. Lo porse in seguito a Gabriel che glie lo riempì capendo come poteva sentirsi l'amico.

"Ascoltatemi." continuò Walsh lanciando uno sguardo verso tutti i presenti. "Chiunque stia sedendo a questo tavolo sa tutto quello che è necessario sapere su cosa abbiamo deciso di fare io, Mr. Styles, Mr. Philip e Miss. Ibsen. E chiunque sia qui adesso ha acconsentito ad essere coinvolto nella follia pazza di Pogar Winfrey e del suo sadico Gioco. Il quale, per inciso, ha già mietuto parecchie vittime- fece una pausa- parecchi Obliati in tutti il globo." precisò. "Il motivo di questa serata è quello di chiedere ai quattro che parteciperanno di esplicitare le loro paure in modo che gli altri possano essere preparati. Per presentare i nostri Protector ed istruire questi ultimi su quello che dovranno fare. Ed infine.." continuò "Per darvi un'altra informazione, l'ultima che Pogar ha detto mi avrebbe dato perché io ve la confidassi: la nostra permanenza nell'altra dimensione, nella dimensione della Paura, durerà dal tramonto all'alba. A chi gioca potrà sembrare che siano passati mesi, anni, o semplicemente giorni.. ma in realtà il gioco finirà in una notte sola. Questo è un vantaggio per i Protector, poiché a nessuno sarebbe convenuto che il gioco durasse davvero per settimane o peggio."

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