49' Capitolo

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Non appena furono di fronte al giardino verde, al muro rotto che alcuni di loro aveva già visto, tutti quanti si sentirono pervasi da un brivido. Erano di fronte a quello che di peggio avrebbero affrontato nella vita, che fossero Protector o Rimemori.

Non dovettero nemmeno attendere troppo sulla soglia. Tutti infondo sapevano quanto La Guardiana della Paura fosse impaziente di far incontrare loro quest'ultima.
Pogar sorrideva.

Quando la videro Harry, Arden, Walsh e Canyon si lanciarono un'occhiata circospetta. Erano gli unici ad averla vista prima è solo loro potevano accorgersi quindi del cambiamento che aveva subito. Sembrava estremamente più giovane. Non era più una vecchia ma una donna sulla cinquantina o meno, ed era qualcosa di raccapricciante guardare come la sua pelle presentava meno rughe, come i suoi occhi fossero più vivaci, le sue labbra più carnose e rosee.. Non era come se si fosse rifatta, era letteralmente come se qualcuno avesse girato la sua manopola del tempo riportandola a un vecchio (o giovane) splendore.

"Oh, i miei Giocatori.." Sorrise mentre camminava con il suo scialle nero all'aria verso Walsh. Questo, con Dio sa quale forza, le prese le mani che lei gli porse e glie le baciò. Poteva anche essere in pericolo la sua anima e poteva aver già preso quella di sua sorella, ma non avrebbe mai smesso di essere un gentleman. Canyon sbuffò una risata così come Miles e Cora.

"Salve giovani Protector." Sorrise poi la donna verso i quattro che erano lì col compito di proteggere. Il suo sguardo si poggiò su Gabriel Styles per un tempo più lungo degli altri.

Poi scattò verso il fratello minore. Sorrise mentre inclinava di poco la testa e guardava Arden accanto ad Harry. "Felice di rivedervi." Sorrise ai due in modo malvagio. "Vogliamo cominciare a prendere poso? Ci sono un paio di cose da spiegare prima che il gioco abbia inizio." E si diresse verso il salottino improvvisato in mezzo a tutti gli ombrelli e gli oggetti di vecchio valore.

"Volenti o nolenti." Sussurrò Arden in modo che solo i Rimemori accanto a lei potessero sentirla.

"Prego, i Giocatori sono pregati a prendere posto. Ragazzi- si volse ai Protector- non ve la prendete vero se sono schietta con voi e vi dico che non ho nemmeno pensato a farvi accomodare?!" Sorrise in quel suo modo orrendo ma magnetico. "Non credo di voler sapere i vostri nomi, voi però non ignorate il mio, credo." E guardò Cora con disprezzo.

"A dire il vero non vedo l'ora-" Miles diede una gomitata a Cora per farla zittire. Questa morse l'interno della guancia con forza per fermarsi dal dire cose che avrebbero potuto rovinare tutto quello che avevano da fare.

"Scusi?" Chiese Pogar voltandole le spalle mentre indicava ai Rimemori dove sedersi. "Oh prego ragazzi. Walsh la poltrona nera, Canyon la poltrona a fiori e Arden ed Harry il divano.. Presto tra poco comincerà il tramonto." Ed, ingorgando tutti gli altri presenti, cominciò a spostare alcune cose per fare più posto.

I quattro sedettero ammaliati dalla brillantezza del servizio da tè, della Porta. Splendeva così tanto che sembrava irreale. Come se stesse aspettando con gioia di divorare le loro anime. Arden lanciò uno guardò veloce ad Harry. Il cuore le batteva nel petto come un tamburo colpito ripetutamente da un pazzo senza senso del ritmo. Stava ripensando a tutto. Aveva odiato farlo ma aveva anche passato circa un'ora al telefono con suo padre per cercare una specie di conforto o addio.

Canyon sembrava abbastanza tranquillo, così come Walsh. Harry era una lastra di marmo. Nascondeva i suoi sentimenti così bene che nemmeno il migliore incantatore sarebbe stato in grado di smuoverlo.

Davanti a ciascuno di loro era sistemata una tazza argentata, brillante quasi quanto la teiera, il piattino, il cucchiaio da tè.. Tutto sembrava una presa in giro per tutto quello che dovevano fare. Arden serrò i pugni e chiuse in essi il tessuto di velluto rosso del divano alla romana sul quale sedeva con Harry.

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