74' Capitolo

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"Spero voi abbiate fatto un buon sonno, Madre." disse la figura del Mai Avuto. La sua presenza aveva destato l'attenzione dei tre fuori dal Cerchio delle Statue e di Arden, che si era messa seduta sul letto dritta e pronta a scattare. Aveva il panico negli occhi, vedere quella piccola figura la agitava come era stato agitato Canyon a fissare il precipizio e come lo era stato Walsh a fissare in faccia il pazzo Clown.
C'era qualcosa di sbagliato nel fissare una figura così piccola, di un bambino, ed invece che provare tenerezza provare terrore. La faceva sentire come ci fosse qualcosa di sbagliato in lei e non in quello che la circondava.

"Non proprio." disse con un fil di voce. "Non dormo molto bene dopo aver sanguinato l'Anima." per qualche strana ragione usava un tono inespressivo, quello che useresti per parlare ad un adulto cocciuto e non ad un bambino apparentemente indifeso. "Sei qui per farlo accadere di nuovo, così che io possa impazzire, non è così?" gli chiese con gli occhi che diventavano lucidi al solo pensiero.

Il Mai Avuto era immobile e pareva fissarla. Parve prendere un grosso respiro, cosa che fece pensare ad Arden che lo stesse facendo solo per scena visto e considerato che era di vetro e che dell'ossigeno nei polmoni se ne faceva poco. Sempre se i polmoni ce li aveva..

"Sarebbe impossibile, credo, non state aspettando un bambino." le disse in tono glaciale. Arden corrugò le sopracciglia.

"Nemmeno prima ero incinta." gli disse con tono impassibile.

"Ne siete proprio convinta, Madre. Il Male che dite di amare tanto.. credo che durante il vostro amplesso qualcosa sia andato storto."

Arden spalancò gli occhi, i quali andarono subito ad Harry, lucidi e grandi. Lui, per tutta risposta appoggiò una mano sul muro invisibile che lo seprava da lei e con un'espressione corrucciata in volto le pareva chiedere cosa non andasse. Se solo avesse saputo.. se solo avesse saputo. "Non è possibile." disse con un fil di voce mentre continuava a guardare gli occhi verdi così simili ai suoi.

"Oh si che può esserlo, Madre, lo è. Ma guardate il lato positivo per voi, adesso non posso più riprodurre i vostri incubi peggiori."

"Non è vero!" urlò con quanto più fiato aveva in gola. Harry e gli altri la sentirono anche se il Mai Avuto era nel Cerchio. Questo perché il suo non era parlare, il suo era un urlo tremendo di dolore ed impotenza. "Non è vero!" ripetè di nuovo. Le mani sul ventre, come solo una madre può appoggiarle, con ferocia, precisione, e determinazione. Ma al tempo stesso con estrema delicatezza ed amore.

Non sapeva perché, ma era consapevole che non era vero, che quello che il Mai Avuto, il suo unico bambino andato perduto, le stava dicendo era una menzogna.

"E' una bugia. Io non possò più avere bambini da quando ho perso te."disse con gli occhi che erano un agglomerato di lacrime. Era sicura di questo, sicura che da quando aveva perso il suo primo bambino non avrebbe avuto la possibilità di concepirne altri. Lo avevano detto i medici, lo avevano detto psicologi e psichiatri, lo aveva sentito lei dentro di se che qualcosa si era rotto. Non per nulla si sentiva vuota, non per nulla da quella notte non riusciva più a vivere come una persona normale dovrebbe. Perché per lei era troppo sopportare l'idea di non poter più portare in ventre una creatura.

Giurò di vedere un sorriso sotto il velo che copriva il volto del Mai Avuto. "Dimentico la vostra istruzione Madre, la vostra maturità nonostante la giovane età.. Spesso mi capita di dimentircarvi. Perdonatemi, ho cercato di trarvi in inganno." non c'era dispiacere nella sua voce, solo divertimento, palese divertimento per quello che aveva cercato di farle credere. "Vi porrò di fronte ad un questio." annunciò poi prendendo a camminare avanti ed indietro nel cerchio. "Io sarò l'unico figlio che voi potrete mai avere, o non avere. Per natura non avrete più la possibilità di concepire, il vostro ventre sarà freddo ed inospitale per qualsiasi altra creatura. Ma se voi mi vorrete, se voi vorrete me, allora non dovrete più essere sola. Forse sarò l'unica vostra creatura, ma almeno sarò."

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