39' Capitolo

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"Ne Felicia ne Ruthie dovranno mai sapere nulla, okay? Abbiamo promesso, e non mi interessa nulla se non puoi continuare a mentire a Jacky, nemmeno lei può sapere nulla, Cora, mi dispiace, sai bene che non abbiamo scelta." Arden tirò su con il naso.

"Io non dirò mai nulla a nessuno e lo sai benissimo. Solo credo che a nessuno nuocerebbe in nessun modo far sapere a tutti quale genere di verme viscido e schifoso sia Styles, tutto qui. Non voglio vederti stare male per una persona simile."

"Io non sto male, Cora, sto benissimo." continuò Arden imperterrita mentre si guardava allo specchio ed aspettava che l'amica uscisse dalla doccia. Il fatto che l'acqua scrosciante coprisse il suo continuo tirare su col naso o soffiarsi quest'ultimo le era di grande aiuto. Adesso doveva solo smettere di piangere prima che l'amica fosse fuori dalla doccia.

Si mise seduta sul water. "Guarda tu- continuò Cora- non stiamo parlando di una rapina da bambini in un supermercato del diavolo. Parliamo di un fottuto piromane! okay? Stiamo parlando di tre persone che ha tentato di uccidere! Porca miseria dovrebbe saperlo tutta Harvard in modo che non possa più mettere piede in questo posto. Quel tipo è pericoloso." e si fermò dal parlare. "Eppure, all'inizio, non l'avrei mai detto. Ma.. ehi, sono sempre le persone dalle quale meno ti aspetti cose cattive, nelle quali poni fiducia, a tradirti ed a smentirsi." probabilmente si era stretta nelle spalle all'interno della doccia.

"Parlare male di lui non mi farà stare meglio. Vorrei solo poter parlare d'altro, okay? magari cambiare argomento e fare finta di non aver mai letto quello che ho letto."

"Se tu dovessi fare finta di non aver mai letto quello che hai letto- Cora chiuse l'acqua e tirò fuori la mano dal box doccia facendo capire con quel semplice gesto ad Arden di porgerle l'accappatoio- tu non saresti qui, ma bensì con lui. Ammettilo, Ibsen, non sono più una bambina, certe cose so accettarle. Vieni dalla sottoscritta solo quando non hai Harry Styles al tuo fianco o quando questo si è rivelato essere una testa di cazzo, ma è normale. Faccio lo stesso quando le cose vanno male con Jacky." rise mentre si metteva l'accappatoio ed usciva dal box doccia.

Non guardò Arden e quest'ultima si sentì sollevata perché anche solo un piccolo sguardo alla sua faccia avrebbe fatto capire che aveva pianto. "Sai.. Una volta Jacky mi ha fatto una scenata di gelosia per colpa tua. E' stato mitico. Ma sai.. ti vedo davvero solo come un'amica. Insomma, può esistere l'amicizia tra uomo e donna, può esistere anche quella tra due donne di cui una lesbica." si strinse nelle spalle facendola ridacchiare. "Sul serio Arden. Smettila di pensare a lui. Non ti fa bene e ti prosciuga delle tue energie. Sai che devi fare, anzi, adesso che dobbiamo preparare le tesine dei nostri esami?" e l'indicò con una matita per gli occhi che aveva tirato fuori dall'apposito astuccio. "Semplicemente andarti a rilassare da tua madre. Ti farà bene starle accanto per un po', ne sono sicura. E poi per te sarà bello passare un po' di tempo, anche giusto tre giorni, in una casa nella quale hai solo ricordi felici. Dico bene?" e tornò a guardarsi allo specchio.

Arden ci rifletté su per pochi istanti mentre Cora canticchiava una canzone vecchia vecchia truccandosi davanti allo specchio. Andare nella casa al lago l'avrebbe davvero distratta da tutte le cose che le stavano succedendo in quel periodo. Dall'ennesima smentita e da tutti gli esami che avrebbe dovuto affrontare di lì a poco. L'unica cosa per cui ringraziava il cielo era che all'università le lezioni saltate potevano tutte essere recuperate in un secondo momento. Lei personalmente ne aveva saltate troppe in quel periodo per via di Harry, di quello che aveva comportato conoscerlo, per quello che poi aveva portato Pogar.. ma non poteva tralasciare gli studi. Andare a concentrarsi sulla scuola vicino a sua madre era davvero una grande idea.

"Sai che credo la tua mente abbia appena partorito un'altra geniale idea?!" sorrise guardando l'amica.

"Ti ringrazio. Puoi pagarmi a rate se ti va." la fece ridere. "Sono felice di esserti d'aiuto." e si strinse nelle spalle per l'ennesima volta.

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