52' Capitolo

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Entrarono nella casa seguiti dalle Anime che illuminavano tutto quasi alla perfezione. La maggior parte di loro seguiva Harry come se fosse la cosa più importante e di valore lì dentro. Aveva così tanti batuffoli di luce tra i capelli che pareva un'aureola.

"Dovrà pur esserci qualcosa all'interno di questo posto che possa aiutarci." Sussurrò Walsh mentre aiutava Canyon a sedersi in un angolo della casetta, esattamente sotto le mensole.

"Ci sono delle pellicce." Parlò Arden mentre le staccava dall'attaccapanni e le lanciava ad ognuno di loro sollevando della gran polvere. Erano quasi tutte uguali di pelliccia nero-grigia così morbida che non sapeva spiegarsi a quale animale potesse appartenere. Ce n'erano due in più. Si infilò la sua sentendo subito una scossa di piacevole calore per la spina dorsale. Il freddo le aveva fatto perdere parte della sensibilità alle dita delle mani. Sospirò mentre vedeva Harry abbassarsi accanto ad ho dei bauli ed aprilo.

"Quelle fatine di gireranno intorno per sempre?" Chiese mentre appoggiava le mani sui fianchi. Un'ondata di batuffoli di luce le si buttarono contro, come ad inveire per il modo in cui le aveva chiamate. Sbuffò ancora.

"Sono irresistibile, che vuoi farci?" Sorrise in modo accattivante guardandola con la coda dell'occhio. I batuffoli di luce sulla sua testa proverò sospirare come innamorate, all'unisono. Walsh sorrise.

Harry fischiò guardando il contenuto del baule. "Beh, almeno siamo riforniti." E tirò fuori delle armi, armi vere: come coltelli a lama doppia seghettata o liscia, cerbottane con quelli che sembravano dardi letali come quelli dei ninja, pugnali, quelle che sembravano lame in miniatura..

Arden si abbassò per controllare il contenuto del secondo baule. Spalancò gli occhi, nessuno le stava prestando molta attenzione mentre Harry pensava a riempirsi la cinta di coltelli di vario genere e altre armi di quel tipo.

Il secondo baule, quello che Arden aveva davanti agli occhi era pieno di armi da sparo. Le risaltarono agli occhi due pistole di medio calibro, di un colore nero come la pece. Non aveva mai tenuto un'arma in mano, non aveva nemmeno mai pensato a tenere un'arma in mano, figuriamoci, perciò fu sbalordita dal loro effettivo peso. I poliziotti in TV le fanno sempre apparire così leggere e facili da maneggiare. Tra le altre varie armi dello stesso tipo c'erano delle cinture piene di proiettili sistemati in file ordinate doppie o triple. Arden ne prese due e le sistemo ai fianchi a modo di cintura, incrociandole in modo che potessero stare su senza cadere.

"Io dico che, così riforniti, possiamo andare là fuori anche adesso." Parlò Harry con un non so che si altezzoso. Era pieno di se in quel istante. Forse le adulazioni delle Anime gli stavano dando alla testa.

"Stai scherzando spero!" Urlò Canyon sdegnato. "Io non scendo. Te lo puoi scordare. È da pazzi. Là fuori e così buio che inciamperemmo sui nostri stessi piedi."

"Rischiando di cadere nel brutto cattivo precipizio?" Lo canzonò Harry.

"Styles!" Lo rimproverò Walsh guardandolo di traverso.

"Non ti permettere-" Canyon stava per mettergli le mani al collo, gli occhi da folle e la pelliccia così grande che quasi lo seppelliva sotto il suo peso.

Si sentì solo il suono metallico delle pistole che Arden stringeva in mano, puntava quella nella mano destra su Canyon e quella nella mano sinistra su Harry. "State zitti o giuro che spappolo contro la parete i vostri cervelli infinitesimali, ammesso che ce ne siano." Sussurrò tra i denti.

Canyon, nonostante fosse terrorizzato rise. Così lei premette il cane che fece un suono metallico lento da ghiacciare il sangue, mostrando all'uomo che aveva riso di lei che le armi che aveva in mano erano cariche e funzionanti. "Credo che sia quel periodo del mese per me nella Dimensione Terrestre, quindi non scherzerei se fossi in te." Lo riprese.

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