13. Mi devi una sigaretta

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Tra me e Sally si è ormai instaurato un particolare tipo di rapporto che cambia in base alla luce del sole: di giorno la sopporto a malapena, quando lei ci mette tutto il suo impegno per infastidirci e tormentarci, mettendo in disordine le nostre cose, scambiando gli spazzolini, spuntando dappertutto con quella sua dannata videocamera a filmarci nei momenti più imbarazzanti, o rubando il cibo e le birre dal frigo senza andarle poi a ricomprare dopo. La sera invece, il nostro modo di rapportarci cambia notevolmente. Più che il nostro rapporto, è Sally che sembra cambiare, come se si trasformasse in un'altra persona nella notte: una persona diversa e più tranquilla, pacata e gentile; vedo una Sally che, però, sembra non voler mostrare a nessuno. A nessuno oltre a me.

Non mi sono più chiesto il motivo del suo rifiuto nei miei confronti quel venerdì sera, e io l'ho infine semplicemente additato come conseguenza della lunga e pesante giornata che aveva passato. Non mi sono mai considerato un latin lover, ma sono conscio dell'effetto che posso avere sulle ragazze, e mi rendo conto dell'effetto che ho su di lei: sono certo che lei si senta attratta da me, è abbastanza palese da come arrossisce quando la guardo troppo intensamente; e allo stesso modo, immagino che lei si sia accorta che io provo interesse nei suoi confronti, eppure nessuno dei due ha più mostrato di ricordarsene, o di approfondire la questione. Tutto è rimasto in sospeso da quella notte, esattamente come io sono rimasto in sospeso negli ultimi tempi, da quando Dakota mi ha lasciato. Non ho più conosciuto nessuno, non sono più uscito nemmeno con una ragazza, e forse vedo in Sally semplicemente un modo per guarire? Mi chiedo se sia solo questo il motivo per cui mi sento attratto da lei, o se forse c'è dell'altro.

Questa sera tutti i miei amici sono venuti tutti al Lounge, così com'è accaduto molte altre volte. Visto che io non posso partecipare quasi mai alle loro continue uscite serali a causa del mio lavoro notturno, generalmente il gruppo dei miei amici passa il tempo qui, occupando tutti i sedili al bancone e tenendomi stoicamente compagnia anche nelle serate più piatte e noiose. Oggi il posto lasciato vuoto è quello di Jessica, e il sarcastico che sfortuna che mi sono impedito di sbuffare quando li ho visti arrivare, ha trovato invece la sua liberazione nella bocca di Sally: «Stasera non c'è scopa-in-culo? Che grandissimo peccato, fratello. Mi mancherà un sacco. Vorrà dire che berrò anche in suo onore.»

Jessica e Ian sembra che abbiano litigato per via del lavoro: essendo che lui ha iniziato a lavorare nell'azienda dei genitori, che ha sede nella vicina Los Angeles, è fuori città tutto il giorno e la sera è troppo stanco per andare da lei e riverirla come al solito. Così, la povera Jessica, dice di sentirsi sola e trascurata.

«Attento, biondo, che le donne trascurate tendono ad andare a cercarsi qualche altro pesce nel mare», lo avverte Sam mentre sorseggia il suo Cuba Libre.

Sally si schiarisce la voce e mi lancia un'occhiata divertita. «E ne abbiamo la prova vivente qui di fronte a noi.»

«Vaffanculo, nana», le rispondo prontamente.

Lei alza il suo bicchiere di Jack Daniel's e lo beve alla mia salute.

«L'hai sentita quella di ieri?» chiede Sally a Sam.

Lui si illumina in volto: non aspettava altro che parlare della sua ultima conquista. «Oh, sì... grazie per avermela presentata, Sally; ci rivediamo domani per il secondo round.

Ehi, Ian, non mi avevi detto che tua sorella è una spalla eccellente!»

Sam deve richiamare Ian un paio di volte dai suoi lontani e trascurati pensieri. «Beh, sì che lo è; forse è il suo unico pregio... al liceo mi ha aiutato un sacco a rimorchiare.»

Lei si alza dal suo posto e corre ad abbracciarlo, probabilmente anche per spaventarlo e scrollarlo un po' dalla sua apatia. «Ti voglio bene, fratellone», dice iniziando a sbaciucchiarlo sulla guancia e sulla tempia.

Harry ti presento SallyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora