52. Sarò con lei

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Harry

Sto zitto e subisco, non posso fare altro. Vorrei urlare in faccia a tutti quanti che sono intervenuto giusto in tempo prima che quella feccia d'uomo riuscisse a toccare Sally di nuovo, mentre ora sembro solamente il pazzo tatuato che entra in casa della gente per malmenare degli sconosciuti.

Ho dovuto lasciare Sally sul letto e mi si strazia il cuore ad averla abbandonata durante uno dei suoi attacchi di panico; certo, c'è Ian al suo fianco, per lei ci sarà sempre d'altronde, ma avrei voluto essere io quello accanto a lei in questo momento.

Scendo le scale lentamente con la valigia in mano, ponderando ogni singolo passo, e non so proprio che cosa fare nell'immediato futuro. Non voglio lasciarla qui, non voglio stare senza di lei, ma Jason mi sta seguendo a breve distanza con i suoi occhi come fossero un fucile a canne mozze puntato tra le mie scapole. E pensare a quante risate ci siamo fatti in passato sul divano dell'appartamento con suo figlio, a tifare per i Lakers e a riempirci di birra e pizza.

Se solo sapesse...

Per lo meno, in tutto questo caos, resto con la profonda e incancellabile soddisfazione di essermi sfogato su quell'essere, anche se quel poco che gli ho riservato non copre nemmeno lontanamente il pagamento per il dolore che ha riversato sulla vita di Sally. Non ha ancora ricevuto un millesimo di quello che merita, ma sono certo che un giorno riscuoterà tutto con gli interessi.

Non riesco ancora a capacitarmi di come la sua famiglia non si sia mai accorta di nulla. Forse avrei dovuto fregarmene e dire chiaro e tondo a tutti quanti quello che quell'uomo ha fatto a Sally, di modo da dargli tutto ciò che merita; ma non avrei mai potuto tradire la fiducia di Sally così, in un lampo, e soprattutto nel momento di tremenda fragilità che sta attraversando. So che dovrà essere lei stessa a rivelarglielo quando si sentirà pronta, ed evidentemente non lo è ancora. Per me è ancora difficile cercare di comprendere cosa la blocchi a tal punto da proteggere suo zio dalla sua famiglia, quando invece potrebbe confessare ogni cosa e liberarsi del tremendo peso che la blocca.

Nel mio piccolo, non posso fare altro che andarmene via da qui, tornare all'appartamento da Sam e Lewis e aspettare; posso solo aggrapparmi alla consapevolezza che ormai Sally non è più minorenne da un bel pezzo e, conoscendola, anche se il padre le vietasse di vedermi o addirittura di uscire di casa, non aspetterebbe un minuto per scappare e venire da me.

O almeno, è quello che spero, anche se il piccolo tarlo del dubbio non mi lascia stare e mi ricorda che lei è già scappata una volta, che potrebbe farlo di nuovo, stavolta con una scusa più che adeguata.

Scrollo la testa e continuo a camminare verso il portone principale, diretto alle scale e poi alla mia macchina, mentre Jason che mi segue come un'ombra minacciosa.

Ho continuato a sbirciarlo oltre la mia spalla per tutto il tragitto, e ora lo vedo arrestarsi appena fuori della porta per controllarmi uscire e dirigermi mansueto verso la mia macchina, osservando attentamente ogni mio movimento fino a che non mi siedo sul sedile e sbatto la portiera, lasciando riecheggiare il rumore metallico fino a lui di modo da rassicurarlo che non tornerò tanto presto. Resta in piedi con le braccia incrociate e le gambe appena divaricate come un perfetto poliziotto di guardia e, nonostante mi verrebbe voglia di schiaffeggiarlo per la sua ottusità e la sua incapacità di vedere oltre il suo stupido naso, capisco anche il sentimento di protezione che prova per la figlia, nonostante vada pienamente a mio discapito.

Emetto un lungo sospiro e poso le mani sul volante, osservando distrattamente le nocche della mia mano destra arrossate per i pugni che ho dato all'essere innominabile. Ammetto che fanno male, non ero decisamente più abituato; non che fossi stato in passato un tipo eccessivamente rissoso e sempre pronto a darsele di santa ragione, ma con un amico come Sam che ci prova con qualsiasi cosa respiri, e che cinquanta su cento secondo le probabilità statistiche può avere un fidanzato nei paraggi, qualche breve incontro e scontro è inevitabile.

Harry ti presento SallyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora