2.28 Fidarti di me

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Sam

«Te l'ho detto che non sono bravo con le parole», sussurro mentre le mie labbra le accarezzano delicatamente il lobo dell'orecchio, spostandomi infine sul collo e non risparmiando ogni tanto con i denti. «Vado di certo meglio con i fatti.»

La sento sospirare in mezzo a un sorriso come risposta, così continuo a torturarla un poco fino a che non arriva l'ora di tornare dagli altri. Se devo essere sincero, invece di rimettere piede in uno stupido Luna Park, preferirei di gran lunga chiudermi in macchina con lei, trovare un posto buio e riservato e fare ben altro... ma so com'è fatta Julie e non voglio di certo spaventarla accelerando i tempi.

Sto quindi per lasciarla libera, ma lei mi trattiene ancora per un attimo, tenendomi ben saldo il colletto della giacca in pelle tra le dita. «Che c'è?»

Contrae appena le labbra, ma non mi guarda negli occhi. «Solo... non farmi soffrire, Sam.»

«Perché dici così?»

I suoi occhi restano titubanti per poco, poi scrolla la testa e mi libera dalla sua presa. «Niente... lascia perdere, torniamo dagli altri.»

Vorrei in parte insistere, ma mi racconto che forse è meglio aspettare e lasciarla in pace per un po'; per stasera abbiamo parlato di troppe cose ed è meglio far calmare le acque per evitare nuove discussioni.

Dobbiamo girovagare parecchio prima di ritrovare dove si sono cacciati gli altri due, e alla fine li individuiamo seminascosti dietro al tiro a segno mentre... beh, meglio lasciar perdere e interromperli prima di vedere ancora la bocca di Harry che tenta in tutti i modi di fagocitare la piccola Sally.

«Ehm... ragazzi?» mi intrometto. «Non è per interrompere, ma Julie ha fame e vorrebbe andare a mangiare. Se volete, noi iniziamo ad avviarci...»

Tengo Julie per mano mentre i due ragazzi si sganciano lentamente prima di mettersi a ridacchiare. Non so bene se è per Julie al mio fianco, o perché il tempo passa e io sto imparando a farmene una ragione, ma devo ammettere che questa volta vederli insieme non mi ha fatto così male come al solito. Il fastidio è ancora presente, ma è decisamente più limitato.

Qualsiasi sia il motivo di questo cambiamento, spero solo che funzioni a lungo.

Una volta arrivati al locale, aspettiamo il ritorno di Julie dal bagno prima di ordinare la cena, così ne approfitto per parlare con Sally nell'orecchio. «Senti, piccola stalker... tu sai per caso di qualche ex fidanzato bastardo di Julie?»

Lei si sposta subito con la sedia vicino a me per parlarmi con aria cospiratrice. L'argomento sembra interessarla parecchio. «Sì, dunque», si guarda intorno e intromette anche Harry nella conversazione con un gesto impaziente della mano. «Ho scoperto che si chiamava Daniel... credo sia stato il suo primo ragazzo. Era più grande di lei e, da quel poco che ho capito, lei ha scoperto dopo qualche mese che la tradiva con una ragazza... e non una ragazza a caso!»

«Chi?» domando curioso.

Il suo sguardo attento saetta ancora intorno per assicurarsi che Julie non sia in vista. «Con la sua ex fidanzata! È stato con Julie per dei mesi e nel frattempo si scopava quell'altra. Quando Julie lo ha scoperto, lo ha subito lasciato e lui è tornato dalla ex. Alla fine, credo si siano anche sposati.»

Harry stringe i denti. «Ahia... brutta batosta, eh.»

«Già», commenta lei rimettendosi comoda. «A quei tipi bisognerebbe passare una grattugia sullo scroto e poi spruzzarci sopra lo spray al peperoncino.»

I volti di me e di Harry arrivano a formare la stessa identica espressione di disgusto mista a intenso dolore.

«Ma Stefan ti dice tutte queste cose?» mi informo, ma il mio tono è scettico. «Cioè, non credevo aveste tutta questa confidenza voi due.»

Harry ti presento SallyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora