15. Ritenta, sarai più fortunato

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«Wow, Sally, sei... sei...», prende a balbettare Lewis quando incrocia Sally nel corridoio, vestita di tutto punto per uscire. Questa volta ha avuto più tempo per pettinarsi i capelli elegantemente, e con il suo costume da ragazza per bene, così come lo chiama lei, devo ammettere che fa tutta la sua figura.

«Sei, cosa?» lo incita a continuare mentre tenta di mettersi l'orecchino.

«Sei... bella...», conclude con un gran sorriso.

È strano vedere Lewis che ci prova con una ragazza... a dire il vero, credo proprio di non aver mai visto Lewis e la sua timidezza provarci con nessun essere vivente.

A quel complimento, lei sbuffa mentre continua ad armeggiare con l'orecchino che, a quanto pare, non riesce a chiudere. «Mi sento una cretina vestita così... mi ci sento sempre quando mi vesto troppo elegante.»

«Non è vero», dice lui quasi arrossendo. «Sei molto elegante e professionale.»

Ma lei scrolla le spalle e finge di non averlo ascoltato. "I complimenti la infastidiscono sul serio", rifletto, "chissà poi perché..."

«Lewis, potresti aiutarmi, per favore? Non riesco a infilare questo maledettissimo orecchino nel buco.»

«Non credevo indossassi certe cose», commenta lui quando le si avvicina per aiutarla.

Io cerco di concentrarmi sulla tv, ma li vedo attraverso il riflesso della finestra e, devo essere sincero, non mi piace per niente vedere il mio amico così vicino al suo collo, così come ci sono stato anche io qualche giorno fa...

«Non li metto mai...sono scomodi e sono pure allergica, dopo mezz'ora devo già toglierli», spiega lei, e sento una nota vivace nella sua voce.

«Perché ridi?» chiede Lewis, usando un tono che non gli ho mai sentito prima. Poi capisco...

Cazzo, ci sta provando con lei!

«Perché mi stai facendo il solletico sul collo con le dita», si mette a tubare lei. «Mi fai venire i brividi...»

Grugnisco e mi giro verso i due. «Scusa... ma se sei allergica, perché ora li vuoi mettere?» chiedo dalla mia postazione.

Mi fa la linguaccia. «Devo andare a portare qualche curriculum in giro e devo sembrare una ragazza per bene... ahi!»

Lewis si ritrae di scatto. «Scusa, non volevo ma... non riesco a centrare il buco.»

Prendendo la palla al balzo, mi alzo di scatto e vado a controllare. «Lascia fare, occhi dolci», gli dico facendomi spazio e rubandogli l'orecchino dalle mani. «Non vorrai mica prendere il buco sbagliato.»

Sally scoppia a ridere mentre Lewis, con un'occhiataccia per la mia intrusione, se ne torna mestamente al tavolo. «E immagino che tu sia un esperto di buchi giusti, Harry?» domanda lei, con tutto quel mondo di doppi sensi che solo lei, insieme a Sam, sa usare.

Le scosto un ciuffo di capelli dal collo e le accarezzo intenzionalmente il lobo; come previsto, la sento rabbrividire. Vorrei spiegare a occhi dolci, che in questo momento ci sta fissando con sguardo truce, che è così che si fa così con una ragazza, che il vecchio Harry è in via di ritorno, ma è meglio lasciar perdere; dopotutto, sono venuto qui solo per aiutare Sally con gli orecchini... non per altro...

«Certo che lo sono. Da piccolo mia sorella mi costringeva ad aiutarla a vestirsi e metterle gli orecchini perché lei non era in grado», spiego infilando l'orecchino con facilità al primo colpo, «e ora, sono un mago dei buchi giusti.»

Lei mi fa un gran sorriso, sogghignando del doppio senso. «Buono a sapersi. Vorrà dire che lo terrò a mente.»

«Posso accompagnarti a portare i curriculum, Sally? Dove vorresti andare?» la voce di Lewis interrompe il nostro scambio di battute, e io grugnisco di nuovo.

Harry ti presento SallyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora