Harry
Le ore di viaggio sono sembrate moltiplicarsi a ogni metro percorso; nonostante la determinazione con la quale sono uscito di casa per inseguirla, per tutto il viaggio non ho fatto altro che cercare di scacciare i dubbi e le remore che tentavano di farmi cambiare idea; il tutto fondamentalmente dettato dal mio orgoglio, che mi ricordava le bugie che lei mi ha raccontato, l'affronto che ha messo in atto sparendo dalla mia vita senza nemmeno avvisarmi, l'umiliazione alla quale stavo per andare incontro quando volevo persino portarle la colazione in una camera deserta.
E forse, se devo essere davvero giusto e sincero con me stesso, se non avessi trovato quell'album da disegno, se non avessi trovato i suoi video di me su quella chiavetta usb, ora non so se sarei qui, a osservare l'imponente cancellata lasciata aperta che dà su un lungo viale alberato che si inerpica in una dolce pendenza fino alla villa della famiglia Scott.
Dopo aver percorso quasi due minuti di strada sterrata ma perfettamente pulita, immersa in un tenue boschetto circondato da un'infinita recinzione che si nascondeva alla vista, arrivo di fronte all'enorme abitazione e noto la macchina di Ian parcheggiata di fronte alla scala d'accesso.
Questa casa è tanto imponente quanto intimidatoria.
La casa, o meglio la villa, con i suoi alti muri color ocra, la scala d'entrata in marmo bianco con lunghe colonne laterali a dare il benvenuto agli ospiti, le enormi finestre che danno sul bosco, una terrazza che deve essere grande quanto l'appartamento in cui io vivo con gli altri... tutto sembra voler calamitare l'attenzione dei poveri e umili forestieri di passaggio verso la propria pomposità; ma ora, la mia attenzione viene momentaneamente attirata per intero dalla piccola figura di Ian, gambe divaricate e mani sui fianchi, pronto a sbarrarmi il passaggio davanti al portone d'entrata.
Fingo di non guardarlo e, dopo aver chiuso la portiera della mia macchina, afferro la mia valigia dal bagagliaio.
"Determinazione", mi ripeto mentre cammino verso di lui con lo sguardo convinto e sicuro. Questa situazione mi sembra così strana che non riesco proprio a capire come comportarmi, visto che io e Ian non abbiamo mai litigato per nulla al mondo. Evidentemente, il discorso sorella è l'unico che riesce a provocarlo.
«Quale parte del "lasciala stare" non ti è entrata in testa?» si mette a redarguirmi, ma senza alzare il tono di voce, come se non volesse farsi sentire da qualcuno. Incrocia le braccia al petto e inizia a battere il piede sul marmo delle scale con energia nervosa.
Salgo il primo scalino e inizio ad avvicinarmi con cautela. «Ascolta, Ian, ho capito che sei arrabbiato con me perché non ti ho detto per tempo di me e Sally, e capisco anche che ti ho mancato di rispetto e tutte quelle stronzate lì, e ti prometto che ti spiegherò ogni cosa e mi farò perdonare, ma ora ho un assoluto bisogno di parlare con Sally, soltanto per un momento», spiego ricercando il mio miglior tono diplomatico.
Ian fa schioccare la lingua sul palato con un gesto di sufficienza. «Tu non parli proprio con nessuno. Ti ho aperto il cancello solo perché in teoria sei mio amico.
E poi, perché hai con te quella valigia? Crederai per caso di restare qui?
Tu adesso prendi la tua stramaledetta macchina, giri i tacchi, le ruote o quello che ti pare e te ne torni all'appartamento. Lascia in pace Sally, se è ridotta così è soltanto merito tuo e non ti farò parlare ancora con lei, peggiorando la situazione.»
Sgrano gli occhi e lascio la valigia accanto ai miei piedi. «Si può sapere cosa pensi che io le abbia fatto? Guarda che è stata lei a lasciarmi senza nemmeno una cazzo di spiegazione, e ora voglio delle risposte», rispondo con energia.
Ian volta appena la testa di lato. «Sally mi ha spiegato tutto, della promessa che le avevi fatto, del fatto che hai lasciato Dakota per lei... ma non mi importa se lei prova per te le stesse cose o tutte quelle puttanate melodrammatiche che vi siete detti ieri notte. Sally è cambiata da quando ti ha conosciuto, l'ho visto immediatamente, e non mi importa un bel niente di quale sia il motivo: mi basta sapere che c'entri tu. Prima lei era tornata ad essere felice dopo aver passato anni d'inferno, e adesso non lo è più: prima bene, ora male. Semplice, fine della questione; non mi basta sapere altro. Non so cosa sia successo tra di voi per renderla così. So che probabilmente mi nasconde qualcosa, ma lo scoprirò e, nel frattempo, tu dovrai lasciarla in pace.»
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Harry ti presento Sally
ChickLitCOMPLETA «E poi, quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più in fretta possibile.» «È un film?» mi informo, visto che quella frase mi sembra di averla già sentita da qualche parte...