Canzone per il capitolo:
You are my sunshine - Johnny Cash
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The other night dear, as I lay sleeping
I dreamed I held you in my arms
But when I awoke, dear, I was mistaken
So I bowed my head and I cried.
You are my sunshine, my only sunshine
You make me happy when skies are gray
You'll never know dear, how much I love you
Please don't take my sunshine away...
Resto nascosto dalla porta socchiusa, ad ascoltarla. È un'immagine così delicata, e così inaspettata, che non posso fare altro che restare in silenzio e seguire le sue parole... parole sentite, parole sussurrate... il suono si fonde con i miei ricordi, con quella canzone che mia madre mi cantava per farmi addormentare, e che mia sorella cinguettava in giro per casa quando voleva farmi felice.
E ora, che la guardo seduta sulla sedia, così rapita a osservare il bambino improvvisamente calmato, così serena e a suo agio... non vedo nient'altro che Sally. La Sally che soltanto io ho potuto conoscere, quella vera; non la Sally pestifera, confusionaria, sboccata e poco femminile; quella persona c'è, è una parte innegabile di lei, ma ora riesco a vedere oltre a tutta la sua armatura. Vedo la sua dolcezza e, soprattutto, la sua fragilità.
E io, senza trovare parole per descrivere quello che sento, riesco a vedere soltanto me stesso: rapito e completamente perso.
Mi sto innamorando, non posso più negarlo a me stesso... non pensavo che sarebbe potuto succedere di nuovo dopo Dakota, che sarebbe potuto succedere di nuovo dopo il dolore che ho appena superato. E, di certo, non avrei mai pensato che sarebbe potuto succedere proprio con lei, con Sally: la stessa ragazza che all'inizio mi faceva ammattire come nessun altro mai.
«Se stai pensando di chiedermi di avere una famiglia con te, con tanti piccoli mocciosi urlanti compresi nel prezzo, vedi di rivolgerti a qualcun altro», commenta lei divertita prima di alzare lo sguardo.
Esco allo scoperto con il sorriso. «Beccato.»
Mi avvicino a vado a vedere la minuscola scimmia urlatrice a riposo. «Non provare a svegliarlo... ci ho messo un'ora per riuscire ad addormentarlo.»
«E che sonnifero gli hai dato? Non credo che la mamma sia poi così entusiasta di sapere che somministri sostanze stupefacenti al figlio.»
Finalmente riesco a vedere un vero sorriso che le illumina lo sguardo. «Solo una botta in testa, niente di grave», scherza facendomi l'occhiolino.
«Sei bellissima.»
Le parole mi escono dalla bocca senza aver avuto il tempo di bloccarle, ma l'espressione che ritrovo in lei al sentirle non me ne fa pentire: abbassa lo sguardo, imbarazzata, e accenna un sorriso dolce, fingendo di aggiustare la copertina fin sotto il mento del bambino. Le sue guance si sono colorate di un tenue rosa.
«Allora non è vero che i complimenti non ti piacciono», osservo, sfiorandole il dorso della mano.
«Dipende da chi è a farli.»
«Buono a sapersi...», aggiungo.
Un sospiro fuoriesce dalle labbra di Sally. «E Dakota? È già andata via?»
«Sì... da un bel po' a dire il vero. Ora dovremmo svegliare Frank: direi che possiamo andare a casa.»
«Ok... lo sveglio io. Mi aspetti in macchina?» dice alzandosi delicatamente in piedi per non disturbare il bambino.
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Harry ti presento Sally
ChickLitCOMPLETA «E poi, quando ti accorgi che vuoi passare il resto della vita con qualcuno, vuoi che il resto della vita cominci il più in fretta possibile.» «È un film?» mi informo, visto che quella frase mi sembra di averla già sentita da qualche parte...