2.13 Di nuovo con me

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Canzone per il capitolo:

Pillowtalk – Zayn

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Lascio Sally da sola solamente per pochi minuti, giusto il tempo di fendere il gruppo di persone più affollato e andare a prendere da bere per entrambi. Più cammino tra la gente, e più mi rendo conto di conoscere davvero poche persone oramai, quando prima passavo la metà del tempo a salutare vecchi amici, gente che insisteva di avermi conosciuto a qualche festa, e soprattutto donne che... beh, per la maggior parte insistevano loro stesse per conoscermi. Una volta finita l'università, è proprio vero che tutto cambia inesorabilmente, facendoti sentire tagliato fuori dal resto.

In ricordo dei vecchi tempi, quando io e Sally restavamo per gran parte della notte a parlare seduti sul divano, e soprattutto a bere e fumare di nascosto da tutti, pago un'intera bottiglia di vodka e torno indietro da lei, ignorando la musica, il chiacchiericcio generale e, soprattutto, gli sguardi più che eloquenti di certe ragazze che mi seguono per tutta la mia camminata di ritorno da lei. Per un attimo, finisco per chiedermi se Julie possa essere venuta qui alla festa, e mi guardo persino intorno per trovare i suoi capelli biondi e i suoi occhi azzurri un po' spaesati in mezzo ai ragazzi che ballano... ma mi rendo subito conto che lei non è di certo il tipo di ragazza che partecipa a questi agglomerati di mezzi ubriachi in cerca tutti quanti di una sola cosa in comune.

Al mio ritorno, ritrovo Sally nello stesso posto, seduta sul cofano della mia macchina e con i piedi appoggiati al paraurti, dato che la sua scarsa altezza non le permette di toccare il terreno dalla sua posizione nemmeno con la punta dei piedi. Indossa ancora la mia giacca di pelle nera, visto che questa serata di metà marzo non è ancora così calda e lei continua a rabbrividire, e noto subito che sta giocherellando con qualcosa che tiene tra le mani, ma non riesco a capire di che cosa si tratti.

«Avevi paura di restare senza?» adocchia la bottiglia piena che tengo tra le mani con un mezzo sorriso.

«Non ho di certo voglia di fare avanti e indietro mille volte. Visto che sia io che te reggiamo le sbronze, non ho alcuna intenzione di fare la maratona per portarti da bere. Dovremmo impegnarci parecchio stasera se vogliamo concludere qualcosa.»

«Oh, tranquillo che ho trovato un aiutino alla nostra missione annulliamo-ogni-facoltà-cerebrale», cantilena mostrandomi quello che tiene sul palmo della mano. «Non credevo che alla tua età le fumassi ancora.»

Osservo la sua mano e poi lei, confuso ma con una mezza risata che non so trattenere. «Innanzitutto, io non sono un vecchio... però, in effetti, io non fumo quella roba da un bel po' di tempo. Dove diemine l'hai trovata?»

«Era nella tasca interna della tua giacca, che presumo non controlli da all'incirca un milione di anni. Qui dentro, oltre alla tua sigaretta speciale, ho trovato un biglietto da un dollaro tutto stropicciato - che diventerà automaticamente mio -, e un tovagliolo di carta con il numero di telefono e il nome di una ragazza... una certa Scarlett, che immagino facesse la cameriera in qualche pub che bazzicavi tempo fa...»

Prendo il vecchio tovagliolo e mi siedo accanto a lei. «Non ricordo assolutamente chi sia questa Scarlett e da dove sbuchi fuori questo pezzo di carta», ammetto in completa sincerità.

«Spero almeno che tu l'abbia richiamata... altrimenti, hai perso un'occasione.»

Accartoccio il tovagliolo e lo getto a terra poco lontano per potermi occupare della bottiglia sigillata. «Non ne ho la più pallida idea... e con quella, cosa vorresti farci?» punto la sua mano e quello che contiene, e che la piccola Sally continua a portarsi al naso per inspirarne l'odore.

«Mmm... è già girata. La fumiamo a metà in onore dei vecchi tempi?» propone. «Sarebbe uno spreco imperdonabile altrimenti...»

«Te lo ricordi ancora, allora», la guardo in tralice, sinceramente felice di vederla più allegra e spensierata, anche se solo per pochi minuti.

Harry ti presento SallyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora