Capitolo diciasette

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《Tutto ciò che facciamo in vita si basa sulla paura, specialmente quando si tratta dell'amore.》
-MEL BROOKS

Una casa sicura, lo era sempre stata.
Clint era contento di tornare finalmente nel posto che preferiva al mondo ma stava esponendo un segreto molto grande, così grande che Fury lo aveva nascosto per anni insieme a Romanoff e agli altri due, ma dopotutto si fidava dei suoi compagni dopo tutto quello che avevano affrontato ed era una situazione di emergenza.
La casa era circondata dal verde, era bella, bianca, a due piani, di legno, con un portico appena rifatto, le finestre erano pulite con degli adesivi attaccati sopra, dei giochi erano sparsi un po' ovunque, e non troppo distante c'era una specie di vecchio capanno dove due pick-up gli erano davanti.
Natasha andò al fianco di Clint tenendosi il bacino senza dire niente, per quanto era felice di essere lì quello che aveva visto era stato troppo da vedere.
Quando entrarono tutti rimasero zitti, una donna incinta apparve sorridente e appena vide i tre conoscenti allargò le braccia stringendoli.

<<Amore! Hope! Nat!>>

<<Sarà un agente speciale>>sussurrò Tony sorpreso vedendo Clint baciarla.

<<Signori, lei è Laura>>la presentò.

<<Vi conosco bene, Clint mi ha parlato di voi. E beh anche Hope, a parte Natasha ma sappiamo che non vuole mai parlare degli Avengers>>

<<Papà!>>urlarono delle voci apparendo dal nulla.

Tutti si girarono e due bambini, uno maschio e una femmina corsero in braccio a loro padre quasi piangendo dalla gioia, Steve li fissò sorridendo ma in certo senso geloso, non capiva cosa stesse succedendo.

<<Loro devono essere dei piccoli agenti>>continuò Tony con il suo sarcasmo.

<<Hai portato le zie?>>domandò il piccolo.

<<Eccoci!>>esclamarono le due prendendoli in braccio.

<<Zia Nat, hai capelli più corti! Zia Hope, sei più forte!>>

<<Ah beh, sapete come dice il lupo a Cappucietto Rosso.. è per stringervi meglio! O forse non era così? Non mi ricordo più>>disse facendoli ridere la seconda.

<<Mi dispiace, noi eravamo occupati a non sapere della vostra esistenza>>continuò Stark.

<<Fury ha nascosto tutto, vorrei che la mia famiglia fosse al sicuro.>>

<<Tu come hai fatto a saperlo?>>chiese Banner a Hope.

<<Oh, stavamo parlando e ad un tratto mi ha chiesto delle mia famiglia. Per via dei suoi poteri...non lo abbiamo mai capito>>rispose Clint per lei.

<<Come sta la piccola?>>domandò la Vedova Nera riferendosi al pancione.

<<A dire il vero non è una lei>>

<<Traditore>>sussurrò verso il feto.

Thor però nonostante la notizia era ancora pensieroso, con un cenno di saluto uscì dalla casa, Steve lo seguì e Hope non poté  non andare a vedere cosa avesse, era molto legata a quel dio.
Il biondino guardò il cielo, doveva capire il significato di quelle visioni.

<<Thor! Fermati!>>urlò lei.

<<Devo andare, ho bisogno di risposte e non le posso ottenere qui>>

<<Cosa?! Stai scherzando?>>aggiunse avvicinandosi sempre di più.

<<Lasciami andare, tornerò>>

𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora