Capitolo quarantasette

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《Una scelta è pur
sempre una scelta》

Milioni di anni fa un meteorite composto di vibranio, la sostanza più forte nell'universo, colpì il continente africano, influenzando la vita naturale circostante e quando arrivò l'era dell'uomo, molti secoli dopo, cinque tribù si insediarono lì chiamando quella terra Wakanda. Le tribù vivevano in costante guerra, finché un guerriero non incontrò una donna chiamandola Dea Pantera e da lei ebbe una visione che lo condusse ad un erba viola a forma di cuore, una pianta che gli diede forza, velocità e istinti sovrumani, e lui divenne il primo re e la prima pantera nera che è la protettrice del Wakanda. E le quattro tribù accettarono di vivere sotto il dominio del re a parte una.
Il vibranio diventò una forma di sviluppo, creando tecnologie avanzate che superavano qualsiasi nazione. Mentre il Wakanda prosperava il mondo circostante era in guerra, c'era morte e sprofondava nel caos. Per tenere al sicuro il vibranio i wakandiani giurarono di nascondersi in piena vista, celando la verità al mondo intero.


Hope conosceva il segreto, conosceva tutto del Wakanda, ci aveva vissuto per moltissimo ma ora aveva cambiato rotta, sarebbe andati lì ma prima ad aiutare T'Challa in una spedizione, ovviamente lui non sapeva che sarebbe andata da lui. Visto il cambio di programma aveva indossato qualcosa di più appropriato, non poteva mettere la tuta degli Avengers o dello SHIELD, quindi aveva indosso un abito stretto sui fianchi con due tagli profondi che partiva da lì per allungarsi tra le gambe nude nascondo ben poco, i capelli raccolti e le braccia ornate da bracciali d'orati, non era il massimo ma era abbastanza. Il telegiornale parlava ancora del lutto del re di Wakanda, e di come T'Challa sarebbe diventato il prossimo re, spense tutto e si preparò per atterrare in Nigeria. La schermatura era attiva, nessuna la vedeva, aprì il portellone pensando a quanto le era mancato sentirsi così libera. Per un secondo pensò a Steve, molti anni prima si era lanciato senza guardarla ma ora era sola, il pilota non c'era più visto che se ne era liberata dopo la partenza da New York, non voleva essere trovata da nessuno.
Chiuse gli occhi e si buttò, T'Challa si stava già divertendo visto le urla dei nemici. Atterrò perfettamente e quando alzò lo sguardo gli occhi bianchi fecero da sfondo, ora sapeva come usare i suoi poteri, e davanti a degli uomini morti c'era la pantera nera, la fissava fermo ma i nemici non si erano fermati, lo sorpassò tirando un calcio rotante ad un uno, prese il suo mitra sparando ad un altro e poi sradicò un albero lanciandolo su altri tre soldati, infine un ragazzo continuava sparare contro T'Challa, Hope lo stava per uccidere fino a quando una ragazza con un burka verde la fermò, essa si inginocchiò.

<<Lui è solo un ragazzo, è stato preso come me ma obbligato a fare da guerriero>>

<<Perché sei inginocchiata?>>

<<Sei la mia Regina>>rispose.<<Mi chiamo Nakia>>

<<Alzati, Nakia. Non inginocchiarti per me>>

Ad un tratto una donna apparve al loro fianco facendo un inchino, una guerriera wakandiana, bellissima, pelata, vestita di rosso con una bella lancia di vibranio.

<<Mia Regina, sono il generale Okoye>>

<<Hope, il mio nome è Hope>>si voltò<<T'Challa? Cosa c'è? Non sei contento che ti ho salvato il culo?>>

Lui sia avvicinò con la sua tuta fissandola togliendo il casco.

<<Hope, ti aspettavo a palazzo, io.. io..>>

𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora