Marian Wright Edelman diceva "Non hai avuto modo di scegliere i genitori che ti sei trovato, ma hai modo di poter scegliere quale genitore potrai essere."
Thor se lo ripeteva in continuazione dopo che Bruce glielo disse, temeva sempre di sbagliare.
Prendere la decisione di avere un figlio è importante e loro non l'avevano fatta, era accaduto.
E' come decidere di avere per sempre il tuo cuore in giro al di fuori del corpo, esposto e non al sicuro.
La cosa più importante che poteva insegnargli era come andare avanti senza di lui e senza Hope, ma temeva di non volersi separare.
Non gli era mai capitato di amare qualcuno in modo così protettivo da essere terrorizzato dal fare un passo senza di lui.
Vedere il piccolo Tony tra le braccia della madre gli aveva fatto sentire una pace che non aveva mai conosciuto, Hope lo teneva sulla sua sedia a dondolo collandolo e cantandogli canzoni, il suo sorriso e i baci superavano qualsiasi felicità.
La loro intimità non era scomparsa come pensavano, le notti di passione c'erano ancora grazie a Loki che teneva il bambino con gli altri.
Tony crescendo gattonava per tutta la navicella, aveva una risata capace di far finire una guerra, Bruce diventava pazzo dalla gioia nel sentirlo.
E quando fece il suo primo passo Hope pianse, Pete l'abbracciò mentre tutti gridavano entusiasti.
Allenarono il bimbo avanti indietro, come dei pazzi ridevano e gli correvano dietro, finché lui stesso sembra di essere più veloce. Quei capelli castani erano cresciuti, simili alla madre, e quegli occhi nocciola dai pieni colori come il verde si muovevano sempre dappertutto, curiosi del mondo che però erano solo delle mura di acciaio.
Ogni tanto quando arrivano in nuovi mondi per fare il rifornimenro o nelle stazioni galattiche per prendere le cose che servivano alle famiglie o al bambino, non solo la gente si inchinava al cospetto del re di Asgard e di quella ragazza con gli occhi dalla forma dell'universo ma nel vedere il bambino nessuno riusciva a smettere di sorridere, sembrava la creatura più bella mai esistita, pura e semplice.
Thor non aveva più paura di sollevarlo, anzi, lo sistemata sempre sopra le sue spalle tenendolo per le mani, non aveva timore di cambiargli il pannolino o di avere del vomito addosso.
In poco tempo si accorsero che mentre cercavano di insegnare a figlio tutto della vita, lui stesso gli insegnava che cosa conta davvero nella vita. L'amore, la speranza.
Hope aveva ripetuto a Gamora che avrebbe voluto essere anche lei un genitore diverso, aveva avuto solo Youndu come esempio, era quel topo genitore che al posto di dire: "Impara, aiuta tuo padre, non urlare, non fare quello o questo" diceva "Non dimenticarti di sorridere oggi".
Quando imparò a dire le prime parole, la prima fu mamma ovviamente, non smise più di parlare, Bruce diceva che assomigliava a Stark in questo.
I suoi primi due complennai furono pieni di gioia, i Guardiani della Galassia ci furono sempre.
Quando si diventa mamma e papà, accade un fatto malaugurato. Si comincia ad assumere un ruolo, a recitare una parte, dimenticando di essere una persona.
Non era così per loro, era naturale.
Una volta entrati nel ruolo genitoriale, in buona fede si assumono certi comportamenti perché si crede che i genitori debbano comportarsi così. Hope spesso di chiedeva se fosse una brava mamma ma amava suo figlio moltissimo, quanto amava gli Avengers.
Non aveva mai pensato di dirlo ma era così, quel bambino la rendeva la persona che desiderava essere.
A 2 e mezzo iniziò a fare dei dispetti, lanciava le cose, si faceva addosso i propri bisogni e poi correva per tutto la nave con il pannolino sporco, Thor gli correva dietro e solo alla vista della madre si fermava.
A tre anni qualsiasi adulto della nave faceva ciò che il bambino desiderava da quanto i suoi occhi ingannassero, sapeva pronunciare frasi complete, dormiva ancora con il ciuccio e un orsacchiotto.
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𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬
Fanfiction[DA REVISIONARE] Essere eroi non è sempre facile, soprattutto sopravvivere in un universo che sembra estraneo alla speranza. Hope, insieme alla sua squadra, gli Avengers, avevano il compito di salvare la loro casa e i loro principi da minacce catast...