Capitolo venti

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《Il dolore peggiore che un uomo
può soffrire: avere comprensione su
molte cose e potere su nessuna.》
-Erodoto

Hope non era più quella che ricordate, non più dalla battaglia di Sokovia.
Aveva deciso di non stare per un po' nella nuova base degli Avengers, era partita per la Stark Tower e ora era tutta sua.
Era lì da una settimana e mezza.
Ma non sola, con il fantasma di Pietro.
Tecnicamente non lo chiamava fantasma, perché i fantasmi sono anime e non si possono toccare mentre invece poteva persino abbracciarlo, cosa che aveva fatto spesso. Ballavano, ridevano.
Era ubriaca di continuo, aveva incubi tutte le notti e per questo aveva smesso di dormire da due giorni, Thor non era ancora tornato.
Detestava pensare, Tony continuava a chiamarla per dirle di tornare da Steve e dagli altri perché Jarvis sapeva che non era lucida ma rispondeva sempre che stava bene e riattaccava.

<<Non credi che dovremmo tornare da Wanda?>>

<<Cosa? Perché dovremmo?>>

<<Smettila di bere! Dovresti incontrare Coulson, glielo avevi promesso>>le urlò contro.

<<Per fargli vedere cosa? Che non sono un eroina? Che non sono chi dovevo essere? Che sono sola? Pietro, io non ho niente! >>

<<Per fargli vedere cosa? Che non sono un eroina? Che non sono chi dovevo essere? Che sono sola? Pietro, io non ho niente! >>

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<<Ora sei solo ubriaca e non sola, devi tornare sobria, ora!>>

<<Sei morto, non puoi obbligati a fare un bel niente>>

<<Lo sono, sono morto per davvero>>

<<Perché sei un idiota! Qualcuno ti ha detto di andare a salvare Clint? Potevo farlo io ma tu non ascolti mai>>

<<Se fosse morto Barton tu staresti anche peggio>>

<<Non lo sai.>>

<<Hope, non è colpa tua, te lo metti in testa? È successo perché doveva succedere e per questo non sono arrabbiato ma tu sei arrabbiata con te stessa per niente>>

<<Sai una cosa? Sparisci! Sei solo un allucinazione! Vai via!>>gridò disperata chiudendo gli occhi pieni di lacrime.

<<Hope?>>disse una voce dietro di lei.

Lei si girò di scatto e lo vide, il suo Phil.
Non poteva essere lì, perché Jarvis non le aveva detto niente?
Le sorrise e dietro di lui c'erano altre persone, Skye,May, Fitz, Simmons, e i nuovi componenti della squadra che non conosceva.
La fissavano e vedendo i loro occhi si sentì importante per la prima volta dopo tanto tempo, usò i suoi poteri tornando lucida e cambiò i propri abiti all'istante vedendo nei loro occhi della sorpresa, ricacciò indietro le lacrime.

𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora