Capitolo Sessantasette

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Dicono che i bambini abbiano l'immaginazione migliore di tutte, meglio degli adulti. Perché non sognano solo di notte ma sognano anche di giorno e gli sfuggono molte meno cose. La fantasia è qualcosa che resta a pochi dopo essere cresciuti, qualcosa che resta a chi è davvero speciale. Perché coloro che vedono ciò che gli altri non vedono possono compiere l'impossibile.
La fantasia rende liberi dalla prigione dei automatismi culturali, forse essa non ha senso ma è l'unico posto esistente che dona all'uomo della vera felicità.
La realtà è così dolorosa, non puoi evitarla, non puoi sopravvivere e combattere contro qualcosa che Dio ha deciso ma nella fantasia no, puoi trovare un modo e scegliere chi essere.
E il piccolo, ormai di otto anni, principe aveva scelto chi essere. Un Avenger.

<<Perché non lo fermi?>>chiese una voce a Hope mentre guardava suo figlio combattere con il padre, era snello e veloce, avrebbe quasi potuto vincere.

Hope si voltò e la risata di Gamora dietro di loro si fece sentire mentre il resto dei Guardiani andavano dal bambino.

Hope si voltò e la risata di Gamora dietro di loro si fece sentire mentre il resto dei Guardiani andavano dal bambino

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<<Che ci fai qui? Credevo venissi domani>>

<<Mi mancava troppo mio nipote e mia sorella. Per quanto riguarda mio cognato non credo>>

<<Sono anni che vi conoscete, si può sapere perché non ti va a genio?>>

<<Pensa di essere migliore di me, tutti dicono che è migliore di me. E tu ci hai fatto un figlio, quindi implica che lo sia davvero>>

<<Ti sbagli, non è migliore di te>>

<<Lo era Steve Rogers>>

<<Pete>>mormorò il suo nome con fredezza.

<<Scusa, so che ultimamente sei nervosa e che non vuoi parlare di lui. Sempre più vicina alla metà, seguirti mi sta facendo invecchiare nonostante il tuo potere di farmi più bello>>

<<Non ti rende più bello, ti fa rimare come sei>>commentò Drax arrivando<<Non puoi migliorare brutto come sei>>

<<Hope! Digli qualcosa!>>

<<Oh, giusto, ha bisogno della mamma. Pete è bello com'è>>rise lei.

<<Tuo figlio è più forte di ieri, è davvero bravo>>mormorò Gamora<<Thor si sta facendo battere da un bambino di otto anni>>

<<Perché non lo fermi?>>ripeté Quill.

Si sedettero su dei divani e la donna continuò a guardare il bambino, la fantasia di quel ragazzino era troppa, si aspettava un mondo straordinario, si aspettava che la Terra fosse il posto migliore, si aspettava soprattutto che gli Avengers lo avrebbero arruolato.

<<Non fa altro che parlare dei suoi eroi>>aggiunse Gamora.

<<Sento tanta ammirazione, desiderio in lui>>disse Mantis sedendosi.

𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora