Capitolo Novantacinque

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Che cosa ci porta a fare l'amore?
Si dice che quando ami una persona si possono compiere le cose più assurde, più sbagliate, pazze e che penseresti che siano parte di te. Io non so esattamente se sia vero, dopotutto l'amore è una cosa che nessuno può definire ma subito ci viene in mente una cosa, un nome o un idee di ciò che potrebbe essere, ma non parlo solo dell'amore romantico perché l'amore è ampio, infinito e può raggiungere chiunque in tutte le sue forme. 
E' ciò che aveva spinto gli Avengers a fare ciò che avevano fatto, nel bene e nel male. 

NEW YORK 2012

Hope, Scott, Steve e Tony si trovavano nella Stark Tower. In realtà Iron man era appoggiato al palazzo davanti e con i suoi scanner guardava all'interno dell'abitazione, vedeva esattamente gli Avengers giovani arrestare Loki, pensò che erano bei tempi e che avrebbe voluto ritornare ad essere quell'uomo. 

<<Cap, entro. Tu e Hope dove siete?>>

Dall'auricolare Steve rispose subito<<Ricevuto, noi ci dirigiamo in ascensore>>

Tony non ci mise molto ad entrare di nascosto tra le sue vetrate, l'armatura sparì con la micro tecnologia e dopodiché guardò da più vicino i suoi compagni. Guardò il sorriso di Hope mentre guardava Thor e l'espressione del dio dell'inganno mentre si accorgeva di quel sorriso. Poi altro catturò la sua attenzione e ovviamente, senza peli sulla lingua, lo sussurrò nel suo auricolare.

<<Oh, Rogers. Mi ero dimenticato di come quella tuta ti facesse delle belle chiappe>>

<<Non sei obbligato a guardare>>disse l'altro mentre saliva le scale mano nella mano con la moglie, ella tratteneva delle risate.

Sulla spalla di Tony c'era il piccolo Ant-Man<<Ti sta una favola, Cap. A mio parere quelle sono le chiappe più belle d'America>>

Degli uomini entrarono dall'ascensore, Tony si nascose di fretta ed essi presero dalle mani di Natasha lo scettro.
Fu li che Stark notò il modo in cui Hope fissava la gemma, era come incantata e attratta, poi il vecchio Steve le si avvicinò toccandole la guancia sporca di sangue e sembrò risvegliarsi.

<<Anche nel 2012 eravate terribilmente cotti>>rise.

<<Chi sono quelli?>>chiese Scott distraendolo.

<<Dello SHIELD, in realtà  dell'Hydra ma ancora non lo sapevamo>>spiegò il miliardario.

<<Ma dai, si vede che sono cattivi>>

<<Sei piccolo ma parli forte>>

<<L'ho sempre detto anch'io>>rispose dall'altra parte Hope.

Nello stesso momento il Capitano del passato annunciava che doveva andare giù per parlare con le squadre di salvataggio e Loki con i suoi poteri si trasformò in lui, la mora si mise a ridere e poi abbracciò Natasha. 

<<Bene, tocca a te, piccoletto. Prendi la nostra gemma>>sentenziò Tony guardando il Tesseract.

<<Va bene, lanciami>>si piegò il piccolo eroe, le chiappe all'esterno e con le dita lo spinse in un volo alto e lungo. Finì per arrivare sulla mano del vecchio Stark che, senza accorgersene, teneva in mano la valigetta.

Iron man volò via dal palazzo, doveva andare a cambiarsi per andare al piano 0, era l'unico modo per prendere la gemma. Hulk ringhiò per non poter salire sull'ascensore, per via del peso, così dovette fare le scale dove Hope e Steve erano, essi corsero al piano più vicino e si ritrovarono in salotto, c'erano tanti ricordi a richiamarli e corsero alla giusta fermata di un altro ascensore.

𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora