Capitolo tredici

1.2K 51 19
                                    

《Ognuno di noi deve chiedere
agli altri perdono per qualcosa
ma tutti, proprio tutti,
dobbiamo chiedere perdono
per non aver amato abbastanza.》
-Enzo Bianchi

Molto lontano dalla terra però accedeva qualcosa di molto importante, Peter Quill o come di faceva chiamare Star Lord aveva preso finalmente l'Orb e doveva venderlo.
Era solo per un motivo se aveva iniziato a fare quel lavoro da ladro per rivendere oggetti così rari : trovare sua sorella, l'unica persona che amasse in tutto l'universo. Non passava stella senza che gli ricordasse che non serve una legame di sangue per avere una famiglia.
Ma era stato catturato questa volta per aver rubato un oggetto simile e in più per aver combattuto in mezzo a civili, si trovava in una galera spaziale con un albero alto due metri che diceva solo la parola Groot, un assassino che si faceva chiamare Drax il Distruttore, Gamora la figlia adottata di un Titano, e una creatura di nome Rocket che non faceva altro che comandare il primo.
Erano appena evasi grazie all'ultimo che era molto intelligente, Gamora aveva detto che avrebbe dato a tutti la giusta percentuale della vendita perché aveva già ideato di tradire e uccidere Ronan, il suo nuovo padre adottivo, per questo erano ancora insieme ma solo il distruttore aveva interesse ad uccidere l'uomo che aveva tolto dalla sua vita la sua famiglia.
Nel suo cuore c'era solo vendetta.
Erano ormai in viaggio da tanti giorni a bordo della Milano, l'astronave di Peter, e finalmente riuscirono ad arrivare a Knowhere, una stazione spaziale costruita nella testa di un Celestiale morto. Ma prima di andare dovevano aspettare il compratore in una specie di locale, dove si facevano fare cose clandestine e si beveva chissà quale schifezza, intanto Gamora parlava con Peter  dove c'era sin piccolo balcone.

 Ma prima di andare dovevano aspettare il compratore in una specie di locale, dove si facevano fare cose clandestine e si beveva chissà quale schifezza, intanto Gamora parlava con Peter  dove c'era sin piccolo balcone

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<<Tu sei molto uccidi-uccidi>>le disse.<<È per tuo padre?>>

<<Thanos non è mio padre, ha conquistato il mio mondo, ucciso la mia famiglia e quando ha detto che non aveva finito di distruggere ho capito che non potevo più stare a guardare. Mi ha dato a Ronan. Perché hai rischiato la vita per questo?>>chiese prendendo l'apparecchio a videocassette.

<<Me l'ha regalato mia madre, voleva condividere le canzoni che amava con me, il giorno in cui ho lasciato la terra è stato il giorno in cui è morta>>non sapeva perché si stesse aprendo con lei ma gli mancava parlare con qualcuno.

<<È per questo che lo fai? È per questo che conduci una vita dove vuoi solo denaro?>>

<<No, ho bisogno di soldi per trovare mia sorella. Lei, non è proprio una sorella di sangue...È difficile da spiegare, ma è la parte migliore di me, è scomparsa. So che è viva da qualche parte nell'universo, devo solo scoprire dove e raggiungerla>>

<<Cosa fai con quel coso?>>

<<Non faccio niente, ascolto. Sono canzoni, si balla. Nel mio mondo esiste una storia che parla di persone come te, si chiama Footloose. Parla di un ragazzo che insegna a una città di persone con il manico di scopa nel culo che ballare è la cosa più bella che ci sia>>

𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora