[DA REVISIONARE]
Essere eroi non è sempre facile, soprattutto sopravvivere in un universo che sembra estraneo alla speranza.
Hope, insieme alla sua squadra, gli Avengers, avevano il compito di salvare la loro casa e i loro principi da minacce catast...
Il Wakanda era tornato quello di una volta, T'Challa al potere e Hope al suo fianco, essa indossava un tubino nero che arriva alle ginocchia con le spalle scoperte e tacchi a punta. Sembrava in pace e come al solito bellissima ma nel suo viso c'era una traccia di tristezza che però nascondeva con un sorriso smagliante.
<<Come stai?>>le chiese il re vestito del suo stesso colore, erano sempre abbinati come al solito.
<<Sono passati due giorni, sto bene. Grazie>>rispose mentre si fermavano dalla loro camminata, uno davanti all'altro.
Hope pensò che se c'era una cosa che amava degli umani era la forza con cui mostravano di essere forti anche quando non erano altro che deboli circondati da dolore puro, per loro dire "Sto bene, grazie" era come un arma. Per alieni come Loki, come Gamora, Thor e altri era inconcepibile mentire così perfettamente, essi preferivano non dire una parola piuttosto che mostrare la debolezza che avevano.
<<No, grazie a te per la nostra nazione>> la risvegliò dai suoi pensieri T'Challa.
<<Non c'è bisogno che mi ringrazi, è il nostro dovere. È il mio dovere combattere per ciò che amo>>
T'Challa si avvicinò e mise le mani sui suoi fianchi, le guardie compresa Okaye sorrisero per il fatto che ci fosse complicità nei due che ormai si erano perdonati. La Dea mise le mani intorno al suo collo immergendosi nei suoi occhi neri.
<<Qualcuno ha fatto la spia>>sussurrò sollevando le spalle.
<<Su cosa?>>
<<Quando sono caduto giù dalla cascata hai detto delle cose ad Erik.>>
Quel nome fu una pugnalata ma rimase vigila comunque.
<<Shuri. Tua sorella è stata>>
<<Forse ma si dice il peccato non il peccatore>>
<<Mi sembra scorretto!>>esclamò spingendolo via ma lui tornò ad abbracciarla.
<<Da quando le nostre vite sono corrette?>>
<<Bella osservazione>>continuò mentre tornavano a camminare, il braccio di T'Challa intorno alle sue spalle mentre lei gli stringeva la mano.
<<Pensi ancora a lui?>>
<<No>>
<<Si, invece. Sennò mi avresti chiesto chi. Pensi di rivolere Rogers?>>
<<Mi ha fatto male, T'Challa.>>
<<Ma non lo sogni più>>
<<Forse perché ora ho capito cosa voglio, il Wakanda e non lui>>mentì.<<Sono felice>>
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