Capitolo Cento

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La risposta è sempre stata li.

C'erano state tante battaglie nella storia dell'umanità, alcune erano state vinte dai giusti ideali, altre da coloro che avevano obbiettivi criminali ma non erano le battaglie a decretare la fine ma sarebbe stata la guerra.
Una guerra così importante da decidere il destino dell'intera galassia e finalmente, dopo anni di sacrifici ed eroi, erano arrivati alla fine dei giochi.
Lo scontro era iniziato con una corsa lunga, piena di onore, le grida di ogni coraggioso lottare.
Thanos non si sarebbe arreso ma il modo in cui osservava la mora era diverso, non la voleva uccidere, era come se avesse capito qualcosa e perciò ordinò ai suoi seguaci di prenderla ed ammazzare ogni altro essere vivente.
Hope correva con il suo vestito bianco, le punte dei capelli colorate, due fruste di un rosso dorato alle mani e che non aveva usato dallo schiocco. Colpì chiunque incontrasse con i suoi occhi bianchi, fece capriole e sentì un urlo, quando si voltò vide Tony essere salvato da Peter. Le sue iridi si spensero e in un istante volò dietro di loro, atterrò con gli occhi spalancati e il cuore che le batteva leggermente più forte.

<<Peter?>>

<<Hope?!>>urlò il ragazzo che si staccò dall'abbraccio forte di Stark, si voltò con la sua tuta, non era cambiato di una virgola a parte i suoi occhi pieni di lacrime per l'emozione. Il giovane corse ad abbracciarla, la strinse continuando a borbottare qualcosa sulla galassia ma lei non ascoltava, era solo grata che fosse vivo.

 Il giovane corse ad abbracciarla, la strinse continuando a borbottare qualcosa sulla galassia ma lei non ascoltava, era solo grata che fosse vivo

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<<Dobbiamo andare!>>urlò qualcuno all'auricolare, Sam.<<A dopo gli abbracci!>>

Hope rise e annuì, si spostò e si alzò da terra facendo un sorriso, scatenò un'onda energetica colpendo i giganti alieni. Poi si concentrò ad aiutare T'Challa, era felice, felice di combattere con la sua famiglia.

<<Sorellina?>>una voce apparve nel suo auricolare.

<<Pete?>>sussurrò.

Ella si guardò intorno dopo aver schivato un pegaso con Valkyria sopra e un tuono, vide suo fratello per terra davanti a due persone che conosceva bene. Atterrò di corsa e poi buttò sopra il corpo di Star Lord, gli baciò il viso, le guance, la fronte, i capelli mentre tratteneva le lacrime dalla contentezza.

<<Mi sei mancata anche tu>>sorrise alzandosi.

<<Ho trovato la tua lettera e il video. Grazie, non ce l'avrei fatta senza di te>>sorrise accarezzandogli il viso per poi girarsi verso le due.<<Nebula, cos'hai?>>

<<È una lunga storia>>

<<Gamora, sei tu?>>

<<Qui mi conoscono anche troppo persone>>sbuffò lei.

<<Viene dal passato, non è ancora la vera Gamora, quella innamorata di me. Aspetteremo per questo. Dimmi, Sorellina, che ne dici di fare come una volta e spaccare il culo a qualcuno?>>

𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora