Capitolo quarantotto

727 28 8
                                    

Non è mai
un addio.

I festeggiamenti sono una cosa complessa, ci sono persone che le organizzano, persone che ci vanno divertendosi e persone festeggiate che ne stanno alla larga come T'Challa e Hope. Il loro dovere era stare alla festa, ballare, ascoltare i desideri degli altri davanti ad un fuoco, vedere i combattimenti ed accettare le offerte delle altre tribù.
Ma avevano deciso di fare qualcos'altro, di andare nella grotta di Zuri, dove vi erano le foglie viola, ora che riaveva i poteri della pantera nera il re voleva vedere suo padre. Avrebbe dovuto farlo in modo diverso ma Hope lo aveva già visto fare e lo avrebbe accompagnato. 
Le grotte erano deserte, le donne avevano già coltivato e ora il re era sdraiato nella terra rossa, le ferite gli dolevano ancora un po', le braccia erano strette in una X, tremava dal freddo senza abiti se non con dei pantaloni leggere. Erano anche in Africa ma era una sensazione agghiacciante, Hope aveva preparato l'intruglio con le foglie e lo bevvero entrambi.

<<Che il potere della Pantera ci porti da re T'Chaka, noi ti invochiamo nel piano ancestrale.>>citò lui.

Entrambi chiusero gli occhi vedendo i momenti passati con l'ex re del Wakanda, la sua morte, il padre premuroso e un amico speciale per la ragazza, il primo abito che le fece indossare o la prima volta che prese suo figlio in braccio, le risate, le arrabbiature e le lezioni.

<<Gloria agli antenati>>mormorò lei, poi mosse una mano leggermente incosciente e spostò la terra sopra di loro, erano letteralmente sotterrati. Entrambi si addormentarono.

Non erano più in quella grotta, bensì in una riserva naturale con un cielo sfumato di viola. C'era una pianta bellissima con delle pantere nere sopra.
Entrambi erano sdraiati e quando si alzarono scoprirono di indossare abiti diversi dalla realtà, T'Challa indossava una veste bianca e oro, sembrava riposato, non c'erano ferite e solo un sorriso triste solcava il suo viso. Strinse la mano di Hope osservandola, vestiva con abito sempre bianco ed oro ma di seta, che lasciava molto poco alla fantasia, con uno strascico e un taglio in mezzo ai seni e la schiena nuda ma con del tessuto a forma di W.
I capelli erano mossi, le labbra rosse, non si sentiva tanto in pace e bella da anni. Si avvicinarono alla pianta ed una creatura scese dall'albero diventando poi umana, era lui. T'Chaka.
Il figlio lasciò la mano all'amico e strinse il padre più forte che poté, lui rise dolcemente, un telo pieno di colori lo vestiva, era identico all'ultima volta che lo aveva visto.

<<Papà!>>

<<Oh, figlio  mio.>>

<<T'Chaka>>sussurrò Hope, lui strinse la mano al nuovo re e poi l'abbracciò, sapeva di buono

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

<<T'Chaka>>sussurrò Hope, lui strinse la mano al nuovo re e poi l'abbracciò, sapeva di buono.

<<Perdonami>>disse T'Challa con la voce spezzata.

<<Avremmo potuto salvarti>>continuò l'altra.<<Avrei potuto usare i miei poteri, siamo sopravvissuti, tu no>>

<<Non è colpa vostra, mi mancate tutti. Mia moglie, mio figlio, la mia bambina, tu Hope, la mia famiglia. Ma sto bene qui>>Commentò<<Allora, cosa succede?>>

𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora