Capitolo 5

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Il primo sapone fu fatto con le ceneri di eroi, come le prime scimmie mandate nello spazio. Senza dolore, senza sacrificio, non avremmo niente.》
-Dal film Fight Club

Hope era abbracciata alle spalle dell'armatura di Tony Stark, il vento le scompigliava i capelli e il cuore le batteva all'impazzata. Avrebbe visto Loki e non sapeva come si sarebbe comportata dopo la morte di un uomo buono come Phil Coulson.
Arrivarono sul tetto della Stark Tower e la prima cosa che videro fu il dottor Selvig gli occhi colorati da un azzurro elettrico, simile al colore del Tesseract. Sembrava che non si facesse la barba da almeno tre settimane, era totalmente impazzito.

<<Lo fermi subito, dottore>>

<<È troppo tardi, non può fermarsi ora. Vuole farci vedere qualcosa, un nuovo universo!>>

<<Non è mai troppo tardi, possiamo aiutarti>>aggiunse la mora.

<<Non potete fermarlo>>

<<Va bene!>>esclamò Iron-man spazientito, mettendo i propulsori energetici verso la macchina <<Tieniti forte, Bellezza>>

Ma fu inutile sentire le grida di Hope che gli diceva di non farlo, il cubo blu respinse il suo colpo e buttò fuori un'energia sinistra facendo cadere i presenti. La ragazza perse la presa dalle spalle dell'uomo di metallo e cadde giù nel cielo gridando, Tony appena riuscì a mettersi in sesto si buttò a prenderla, lei si aggrappò al suo collo mentre la prendeva al braccio e imprecò cosi forte che le persone in strada videro ogni cosa.
Intorno al Tesseract c'era una barriera di energia pura, talvolta inviolabile.
Videro entrambi Loki sull'attico del miliardario e nonostante fossero appiccicati capirono che dovevano usare il piano B.
Appena appoggiarono i piedi a terra lui si tolse l'armatura con il sistema di Jarvis mentre l'altra riprendeva il controllo di sè stessa, visto la sua voglia di buttare il dio giù da quel palazzo.
Quando entrarono nella struttura si tennero vicini passando dal bancone degli alcolici guardando il nemico.

<<Ti prego, mia preziosa Hope, dimmi che farai appello alla mia umanità>>

<<In realtà intendiamo minacciarti>>rispose il filantropo.

<<Avresti dovuto indossare l'armatura>>commentò l'altro ridendo.

<<Si, ha fatto qualche km di troppo. E tu hai la bacchetta del destino. Ti va un drink?>>

<<Prendere tempo non cambierà niente>>rispose sorridendo e guardando di sottecchi la ragazza.

<<Ma io non lo stavo chiedendo a te, ma se lo vuoi posso farne un altro. Sai, è stata un giornata lunga e non è ancora finita>>ironizzò facendo un occhiolino alla donna, che accettò prendo il bicchiere di whisky e mandandolo giù con eleganza <<e poi minaccio ovviamente.>>

<<I chitauri stanno arrivando. Nulla può cambiare, cosa dovrei temere?>>

 Nulla può cambiare, cosa dovrei temere?>>

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𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora