《Amare ciò che non puoi
spiegare non è un crimine》I compleanni dovrebbero essere giorni di gioia, giorni che non si vogliono dimenticare perché niente è andato storto. E' la data per cui gli altri ti fanno capire che sono grati della tua esistenza, i regali sono il contorno del significato che si da, si festeggia e si è felici. Come se fosse un sogno e il giorno dopo torni la realtà, ma forse non è così per tutti.
Certamente non per Hope, aveva finalmente trovato il suo abito ma nonostante ciò non voleva festeggiare il numero sbagliato dei suo anni in circolazione. Tony invece era l'entusiasmo in persona, non vedeva l'ora e aveva invitato moltissime persone, preferiva concentrarsi su quello piuttosto che ricordare delle lettere, era un pensiero troppo pesante.<<Ci vediamo alla torre fra venti minuti>>disse Stark davanti alla porta della camera della ragazza <<Ti aspettiamo là, sai come e dove>>
<<Va bene, Tony>>
<<A dopo tesoro>>
Hope era ancora davanti allo specchio in intimo, il miliardario le aveva detto che avrebbe dovuto cercare un vestito lungo e gonfio, ma a lei di vestirsi come una principessa non interessava, così scelse una via di mezzo, lungo ma non troppo gonfio e non di un colore chiaro come l'azzurro, lei non era certo Cenerentola.
I capelli lisci con dei boccoli alla fine e il trucco erano pronti, le veniva da piangere ma non avrebbe pianto, un anno prima con lei c'erano anche gli altri, si sentiva cosi sola. Mise l'abito lentamente, era di un marrone d'orato, con una giacca copri spalla dello stesso colore, il corpetto era stretto e la scollatura a forma di cuore, mise dei guanti e delle scarpe con il tacco, si guardò e fece un respiro lungo, sarebbe andato tutto bene, non ci sarebbe stato sicuramente Bucky questa volta ; Tony, Peter, Visione e Rudy erano a darle il loro sostegno, guardò il soffitto e le pareti strapiene di scritte e immagini per la ricerca del resto degli Avengers, poi si costrinse a sorridere, dopotutto Stark le aveva detto che alla fine della festa avrebbero visto se c'era qualche prova di dove fossero andati, era sicura che non erano stati cosi meticolosi. Usci dalla stanza e la chiuse a chiave, prese il cellulare e andò nel corridoio, guardò la sua vecchia stanza e realizzò nuovamente che era da più di un mese che non ci entrava. Poi aprì un portale davanti alla foto di Thor su quella parte beige, gli accarezzò il volto con tristezza ed entrò lentamente.Si ritrovò nella Stark Tower, nell'anticamera prima del salone dove si teneva l'evento, le fece male il cuore, l'ultima volta che ci era stata Lincoln era vivo, ma ora aveva perso anche lui, come poteva essere così egoista ed essere felice? Fece qualche passo e due uomini in divisa suonarono una specie di campanello per poi aprire la porta che portava alle scale, si sentì subito al centro dell'attenzione, era così bella.
Le persone la guardarono mentre uno dei due apri porte le toglieva la giacca mostrando le spalle nude, c'era molta gente elegante, molti militari, il segretario di stato che lei odiava la fissava con sua moglie, ricconi di tutto il mondo, hacker bravi quasi quanto Tony, imprenditori, politici, sportivi, una piccola orchestra che suonava con una cantante, cercò stupidamente i suoi amici, Steve e gli altri non c'erano, scese le scale ignorando gli sguardi e il silenzio, vide Peter e per questo andò subito ad abbracciarlo, un viso amico, lui la strinse e quando si staccarono si guardarono dritti negli occhi. Il ragazzo indossava timidamente uno smoking regalato da Iron-man, sembrava molto imbarazzato mentre al suo fianco arrivava sua zia May che le sorrise.
STAI LEGGENDO
𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬
Fanfic[DA REVISIONARE] Essere eroi non è sempre facile, soprattutto sopravvivere in un universo che sembra estraneo alla speranza. Hope, insieme alla sua squadra, gli Avengers, avevano il compito di salvare la loro casa e i loro principi da minacce catast...