《Sogna come se dovessi vivere per sempre. Vivi come se dovessi morire oggi.》
-James Dean
Per tutta la notte Steve e Hope stettero svegli ad allenarsi, lei doveva dormire ma era terrorizzata dal fare incubi e la stanchezza non era così tanta come doveva essere, mangiarono e poi scoprirono le proprie capacità.
Il ragazzo vide che era bravissima a usare le armi bianche, persino con l'arco non era per niente male, sapeva sparare molto meglio di lui. Ma il suo modo di combattere corpo a corpo era semplicemente eccezionale, usava delle tecniche che non aveva mai visto e intercettava le mosse degli altri prima di chiunque altro. All'inizio quando lui l'attaccò si difese senza pensarci buttandolo a terra, gli chiese scusa mille volte e alla fine riuscì a bilanciare la forza. Aveva messo a K.O. in meno di un minuto il grande Captain America, Fury aveva visto gli allenamenti dalle telecamere ed era molto curioso, e chiese a Maria di andare a chiamarli verso le sette per poter riunire tutti.<<Non sei così bravo come dicono>>
<<Anche tu non sei male come dicono>>
In quel momento Steve era a terra ridendo senza fiato, lei invece di colpirlo o di aiutarlo ad alzarsi si buttò al suo fianco. Lui mise il braccio intorno alle sue spalle mentre la testa della mora era sopra il suo petto muscoloso, sembravano non più due persone tormentate ma quasi in pace.
L'agente Hill entrò e con poco imbarazzo tossì rumorosamente facendo scattare le due persone sedute.<<Mi dispiace darvi fastidio, ma Fury richiede la vostra presenza>>
<<Prima possiamo fare una doccia?>> domandò Hope.
<<Si, magari se riuscite fatelo più veloce possibile>>
<<Grazie>>rispose Steve.
La donna se ne andò e loro scoppiarono a ridere, poi il gentiluomo l'aiutò ad alzarsi sistemando le armi a terra. Lei rise di nuovo mentre Steve le diceva che sarebbe andato a prenderla davanti alla sua cabina.
Andarono insieme verso le piccole stanze e poi si separarono esausti senza dire una parola.
Hope chiuse la porta con uno scatto e corse velocemente sotto la doccia, voleva essere pronta per quando sarebbe arrivato il Capitano. Mentre l'acqua bollente percorreva sul suo corpo ebbe un mancamento, le girò estremamente la testa e quando uscì dovette attaccarsi al lavandino bianco, c'era qualcosa che non andava.
Prese un asciugamano e si avvolse dentro asciugandosi velocemente, prese la tuta e la indossò appoggiandosi al muro del bagnetto. Voleva chiedere aiuto a Banner, continuava a imprecare odiandosi, non riuscì a mettersi le scarpe perchè tremava e quando chiuse gli occhi davanti a lei vide una serie di immagini e svenì a terra.La ragazza si guardò intorno e vide sé stessa con un giovane, si avvicinò e scoprì che era Loki.
La giovane Hope del passato allungò le mani e trovò il suo braccio, era di spalle mentre guardava il panorama di Asgard. Entrambi erano di un età inferiore a quella che avevano ora, lei aveva i capelli più lunghi e molto mossi, dentro erano presenti dei diamanti con delle incisioni del medesimo colori. Indossava un vestito oro che metteva in risalto i suoi occhi e lo strascico, non troppo lungo, percorreva ogni passo con lei. Era scalza e sentiva il suo abito volare per via del vento, all'epoca nel mondo terrestre Captain America non era ancora nato a Brooklyn e lei non si era ancora innamorata di nessun umano.
Il ragazzo dai capelli neri era continuamente solo in quel mondo colorato, gli occhi verdi smeraldo erano solo tristi e di mostruoso non c'era niente. Indossava una veste nera e osservava la galassia colorata da quella prospettiva. Lei appoggiò una mano sulla sua spalla e lo fece sedere, si sedettero su quel ponte colorato e lasciarono le gambe in sospeso nell'abisso dell'universo.
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𝐔𝐍𝐈𝐕𝐄𝐑𝐒𝐄 - 𝐓𝐡𝐞 𝐀𝐯𝐞𝐧𝐠𝐞𝐫𝐬
Fanfiction[DA REVISIONARE] Essere eroi non è sempre facile, soprattutto sopravvivere in un universo che sembra estraneo alla speranza. Hope, insieme alla sua squadra, gli Avengers, avevano il compito di salvare la loro casa e i loro principi da minacce catast...