《𝓑𝓮𝓪𝓾𝓽𝓲𝓯𝓾𝓵 𝓥𝓴𝓸𝓸𝓴》

Alpha and Omega 19

Quando suona al citofono il fattorino della pizza, Jungkook prende il suo portafoglio e scende al piano terra alla velocità della luce, tornando da me in pochissimo tempo con i cartoni di queste in mano, che poggia sulla penisola.

Ci sediamo entrambi sugli sgabelli in cucina, rispettivamente uno di fronte all'altro, e iniziamo a mangiare.

Nessuno dei due proferisce parola, ma si gusta la sua pizza, fino a quando non richiamo l'attenzione dell'alpha

《Kookie》aspetto che alzi lo sguardo dal suo pranzo per incatenare i nostri sguardi.
《Devo trovarmi un lavoro che mi paghi abbastanza bene per permettermi di stare qui》finisco, e poi do un'altro morso alla fetta che ho in mano e lo continuo a guardare con la bocca piena.

《Ti piace la musica?》mi chiede, prendendo un sorso della sua coca-cola.
《Ovvio, a tutti piace!》rispondo, che razza di domanda fa certe volte sto coniglio!?

《Intendo -fa un sospiro- se ti piace cantare, suonare, comporre...nel senso è la tua passione la musica?》

Sinceramente non so che rispondergli, se dirgli la verità oppure mentire.

Ci penso un pò su, e poi mi decido a dirglielo.
Ha detto lui stesso che vuole sapere più su di me, quindi perchè non dirglielo?

《Anche se non l'ho mai detto a nessuno, sento che di te posso fidarmi.
Ho sempre voluto studiare canto e poter avere una mia band...ma sai, beh, i miei genitori non ne volevano sapere di cose che avrei voluto fare, o anche solo provare》spiego con amarezza e cercando di non ritornare con la memoria a quei brutti ricordi... che mi riportano alla mia camera, nella quale ero chiuso a chiave, ed era proprio lì dove mi sfogavo. Attraverso il mio canto, mischiato al pianto, che bagnava quasi tutti i giorni le mie guance oltre ai miei spartiti e fogli che strappavo dalle pagine di quaderni per descrivere quello che provavo con delle poesie o semplici brevi strofe.

Ma dentro la mia stanza, non mi sfogavo solo. Facevo un pò di tutto.

Certe volte la sera mi mettevo vicino alla mia finestra, che lasciava una vista mozzafiato al cielo stellato, e componevo qualcosa, suonando anche con il mio pianoforte. Oppure facevo dei disegni sulle pareti della mia stanza, per dare sfogo, anche, alla mia immaginazione.

《TaeTae, finisci di mangiare, che ti porto ad avverare i tuoi sogni》

Sono queste le parole che ti lasciano a bocca aperta, e come un bambino che a Natale, vuole scartare subito i regali, io mi affretto a finire la mia pizza e corro a prendere dei vestiti per cambiarmi.