Alpha and Omega 114

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Traccio dei cerchi immaginari sul petto del maggiore.
Questo si alza e abbassa ritmicamente, lasciando trapelare tutta la tranquillità con la quale sta dormendo.

Un suo braccio mi cinge in vita e sono parzialmente sdraiato sul suo corpo.
Ci troviamo nella sua camera da letto e siamo proprio sopra quest'ultimo, dopo aver passato una nottata di fuoco.

Ha fatto sentire la sua mancanza nei miei confronti in tutti i modi. Passando da baci dolci a diventare bagnati. Dall'essere amorevole, al farsi trasportare dal sentimento della passione più sfrenata.

La leggera barba, che non ha ancora raso, mi solletica la guancia.

Rispetto a un mesetto fa, i suoi muscoli sono diventati più tonici.
Sull'addome risaltano maggiormente le linee degli addominali e sono ben definiti in ogni loro parte.
Alcune vene si appendono al braccio allenato e il quale mi fa da poggiatesta.

La luce filtra dalle tende nere e illumina sia me che l'alpha, quindi si sveglia ed emette uno sbadiglio.

《Buongiorno》gli schiocco un bacio sulle labbra e lui, ancora intriso di sonno, si stropiccia gli occhi e stiracchia la schiena.

《Piccolo》dice quasi sollevato.
《Si?》incrocio le braccia sul suo petto e lo guardo dal basso, dondolando la testa da un lato all'altro.

《Da quanto eri sveglio?》chiede passando una sua mano tra le mie ciocche castane e con le punte verdi.

Miagolo a quel gesto e spingo di più verso questo, volendo ancora le sue attenzioni.

Lui capisce la mia tacita richiesta e distrattamente sorride.

《Non lo so, perchè?》
《Mi stavi bruciando col tuo sguardo》ride e mi contagia.

Gli salgo sulle gambe a cavalcioni e lui non perde tempo ad accarezzarmi le cosce.

Passa le sue mani ruvide su e giù, lasciando ad ogni suo passaggio un scia calda.
Dei brividi nascono dalla mia spina dorsale e si propagano in tutto il corpo.

Sembra così strano.
Essere qui, con lui.
Ma non capisco una cosa.

《Perchè mi hai fatto "rapire" da Jimin e Jin?》

《E perchè tu hai tutti questi tagli e lividi?》li sfiora con le dita ed io trasalisco.

Mi mordo il labbro inferiore.
Non posso di certo dirgli che sono stato a casa dei miei genitori, mi darebbe del pazzo e io sarei pienamente d'accordo con lui.

Schiocca la lingua contro al palato ed aumenta la pressione sui miei fianchi.

《Dovresti dirmi dove sei stato in questi giorni》

Leggo il dispiacere nei suoi occhi e mi ostino a mentirgli.

《Sono solo caduto. Stavo arrivando tardi ad un'uscita con mio cugino》parlo velocemente e non riesco a mantenere il suo sguardo, perciò lo abbasso sul sulle sue clavicole, delle quali traccio l'osso sporgente.

Il lenzuolo ci copre parzialmente.
Ho il busto nudo e gli unici punti in cui sono coperto, sono quelli che non sfuggono al corvino.

A proposito di capelli.
I suoi sono lunghi sul collo e il colore scuro non è lo stesso.
Si stanno schiarendo, grazie all'arrivo della bella stagione.

《Non ti credo》mi fissa con le sue iridi, che sotto il lieve sole, prendono un tono caramellato.

Rimango in silenzio e lo osservo a mia volta. In faccia avrò chiaramente scritto la parola "bugia".

《Prima rispondi alla mia domanda e ti dirò la verità, forse》gli tocco le spalle.

《Forse?》ripete storgendo la bocca.
《Sì, esatto》

Facciamo una gara di sguardi, prima che lui sputi tutto quello che ha da dire riguardo il mio, turbolento, risveglio alle tre del mattino.
Vinco io e si massaggia l'origine del naso, poi parla.

《Ho voluto coinvolgere i tuoi due amici in questa "missione" -fa le virgolette con le dita- per il semplice motivo che ero sicuro avrebbero seguito alla lettera ogni cosa che avessi detto》
《Ma-》
《Shh, non ho ancora finito》mette il suo indice sulle mie labbra, per zittirmi. Così apro la bocca e lo mordicchio, facendo passare la lingua sulla punta ed inglobarlo di nuovo.

《Non ne hai avuto abbastanza da ieri sera》mi scruta con sguardo famelico.

Improvvisamente tolgo il suo arto dalla bocca ed arrosisco.

《S-su continua》avvampo e sento il viso farsi rosso.
《Va bene piccolo micetto》si sporge verso di me, per stamparmi un bacio sulla fronte.

《Inizialmente avevo pensato solo di farti uscire di casa per un'escursione con Jimin e Jin, che poi, ti avrebbero portato qui.
Ma mi hanno detto che se volevo mi aiutassero, dovevo fare come volevano loro, così feci》
《Hanno usato il taser e delle manette, ti rendi conto?》dico imputandomi sulla cosa e forse iniziando ad alzare troppo la voce.

《Lo so, hanno detto che volevano farlo sembrare il più realistico possibile, però mettiti nei miei panni: non avevo altra scelta, se non quei due...ma guarda il risultato, ora sei con me》cerca di smorzare la situazione, aggiungendo a fine frase pure un sorriso, che mi frega completamente.

Volevo essere per una volta serio e prenderlo anche a schiaffi se lo dovevo fare.
Ma l'utilizzo di quell'aggeggio scarica corrente elettrica, mi ha proprio infastidito.
Di sicuro appena li vedo gli farà una ramanzina, degna di questa nome.

Un sussurro di Jungkook mi riporta alla realtà chiedendomi 《Ora sta a te raccontarmi piccoletto》








■Durante le vacanze di Pasqua non so quanto potrò essere attiva, perchè sono in vacanza all'estero e sono fortunata solo se trovo un wifi.
E che dirvi, stare in aereo con un quaderno porta a ciò :3.
Ah ancora una cosa, dato che c'è il fuso aggiornerò quando da voi sarà tardo pomeriggio circa.
_WTTP04 💜👾■

《𝓑𝓮𝓪𝓾𝓽𝓲𝓯𝓾𝓵 𝓥𝓴𝓸𝓸𝓴》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora