Alpha and Omega 29

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Esco dal portone del palazzo e mi proteggo dal freddo invernale, stringendomi maggiormente nel cappotto che ho indosso.
Dato che è inverno, le giornate si sono accorciate e non vedo l'ora che arrivi la primavera, mia stagione preferita, sia perchè le temperature diventano più calde ma anche perché lo giudico quel periodo dell'anno in cui c'è tanto amore nell'aria.
Tiro fuori il telefono dalla tasca dei pantaloni e, cercando di sciogliere i nodi che si sono formati nei fili delle cuffie, ascolto la mia amata musica classica. Opto per dei brani più "allegri" se si può dire così...vabbè insomma si capisce quello che voglio intendere, no?
Il mio umore, solitamente, va a giornate. Se il tempo è bello, come oggi ad esempio, sono felice. Invece se piove mi rinchiudo nei miei pensieri più oscuri, di conseguenza, non posso dire di essere triste, ma di sicuro non è che sia una delle mie giornate migliori.

Con passo lento e svogliato, arrivo fino all'entrata del parco.
Cerco una panchina libera, possibilmente non contaminata da qualche coppia che si sta per staccare la lingua o dal tipico gruppo di vecchietti che parla di quanto siano irrispettosi i giovani d'oggi.
In questo preciso istante ho bisogno di stare un pò da solo, godermi l'aria fresca che timidamente tocca le mie guance, sfuggite alla mia esagerata copertura. Non è colpa mia se sono un tipo freddoloso.

La mia pace interiore viene interrotta quando qualcosa si poggia sulla mia gamba destra. Per meglio dire, una mano si trova sul mio interno coscia.
Mi tolgo le cuffiette e con sguardo ghiacciante giro il mia faccia verso la persona, che ora si trova seduta vicino a me. Sfortunatamente non è Jeongguk, ma un perfetto sconosciuto.

《Potresti -prendo la sua mano e la tolgo dal mio corpo- non entrare nel mio spazio personale?》il tizio mi rivolge un'occhiata interrogativa.
《Scusa-》
《No muto, se non vuoi che chiami la polizia. Alzi il tuo bel culo e smammi da qui, grazie prego ciao》
《In realtà volevo sapere se fossi libero sta sera...》
《Ma mai nella vita》cerco di allontanarlo, ma lui si fa ancora più vicino e mi sto maledicendo per aver scelto una panchina nella parte nascosta del parco.
《Daii~ Concedimi un assaggio di questo bel corpocino e poi ti riporto da mamma...》
《Staccati da me》mi impongo serio, ma come se fosse sordo, continua a toccarmi.
Deve essere per forza un alpha, perchè nonostante stia combattendo per liberarmi dalla sua presa, con solo una mano riesce a tenere stretti i miei polsi e con l'altra passa dall'interno coscia, allo slacciare il giubotto e a far entrare in contatto la sua lurida mano con la mia pancia.
Anche se chiamo aiuto, le mie parole sono solo ascoltate dal vento e le lacrime ,dai miei occhi, sgorgano impetuose.

《Brutto bastardo, togli immediatamente le mani di dosso al mio ragazzo》

《𝓑𝓮𝓪𝓾𝓽𝓲𝓯𝓾𝓵 𝓥𝓴𝓸𝓸𝓴》Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora