Poggiai la guancia sulla sua spalle per osservare le rocciose spiagge della California, quelle onde azzurre e turchesi che si formavano sulla riva e i ragazzi che andavano a surfare ogni mattina per il solo motivo che gli piaceva.
Ogni volta che avrei pensato a quelle onde avrei pensato a Jason... veramente a qualsiasi cosa avessi pensato mi sarei ricordata sempre di lui e del suo sorriso.
Di come mi aveva salvata dalla mia trappola e come mi aveva aperto gli occhi, rivelando chi io fossi veramente e cosa io volessi veramente. Lui.
Quando lo sentii frenare mi scostai dalla sua schiena e scesi in un salto dalla moto, ero sorprendentemente di buon umore. Incuriosita mi guardai intorno, riconoscendo con stupore la collina sulla quale eravamoandati quella volta... in una delle nostre solite litigate.
Quella sulla quale avevamo osservato le sfumature del tramonto.
Sentii Jason raggiungermi allo stipite della collina. Davanti a noi si cadeva giù nel mare.
«Lo sapevo che alla fine vuoi ammazzarmi», ridacchiai, prima di scrutare il suo sorriso mentre si avvicinava.
Lo sentii abbracciarmi da dietro e affondare il viso nell'incavo del mio collo, lasciandomi un'umido bacio sulla pelle. Sorrisi a quel gesto, il suo respiro e i suoi ciuffi mi facevano il solletico ad ogni suo minimo movimento.
«Mi mancherai da morire», mi sussurrò all'orecchio per poi risprofondare nell'incavo del mio collo, sbuffando rumorosamente e facendomi ridere.
Presi la sua mano che mi stringeva a sé per poi lasciare un umido bacio: «Anche tu mi mancherai.»
Dio, quanto odiavo il modo in cui mi faceva sorridere anche se non volevo. Sapevo che nutrivo solo il suo stupido ego quando lo facevo.
«Non è che mi rimpiazzerai con un duca o qualcuno della famiglia reale in quella università?», domandò sarcastico, facendomi ridere.
«Non so, potrei pensarci...», risposi, prima di ricevere una spinta da parte sua.
Sbuffò. «Come se potessi trovare di meglio di me...»
«Ed ecco il solito Jason Filston.»
Mi aggrappai alle sue braccia intorno alle mie, stringendomi forte a lui, mentre continuava a darmi dei leggeri baci a stampo sul viso, poi sul collo... insomma ovunque.
«Cosa fai?», gli domandai, mentre risi da quei suoi gesti infantili, ma lui non sembrava voler smettere.
«Ti-amo -ti-amo», borbottava tra un bacio e l'altro, prendendo adesso a mordermi la pelle del collo. Sentii il battito del mio cuore accelerare ad ogni suo bacio.
«Ti amo anche io Jason...», mormorai, godendomi di lui. «Devo confessare una cosa però.»
Jason sorrise confuso: «Cosa?»
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Thunders
FanfictionCharlotte e Jason si odiano, da sempre. Insomma... nemici per la pelle. Entrambi sono sicuri di conoscere l'altro. Lei ha sempre visto lui come un ragazzo instabile, interessato soltanto a ragazze, droghe e casini. Lui ha sempre visto lei come una...